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“Il coding come gioco di ruolo” | A Scuola con CodyRoby
Attività “unplugged”: disegniamo una grande scacchiera in terra e seguiamo le istruzioni del “programmatore”

Charles Babbage, Ada Lovelace, Alan Turing, John Von Neumann e Gordon Moore sono protagonisti indiscussi della storia dell’informatica e del calcolo automatico. Ci affidiamo a loro per avventurarci nel mondo del coding unplugged, comprendendone le radici, il significato, il valore pedagogico e il profondo legame con i principi di funzionamento dei sistemi digitali.
A Charles dobbiamo l’idea di macchina programmabile, ad Ada la capacità di programmare un esecutore ideale, ad Alan l’idea stessa di computazione, a John l’architettura generale di un calcolatore programmabile, a Gordon la legge esponenziale che da decenni caratterizza l’evoluzione dei sistemi di calcolo.
Ma dopo esserci fatti accompagnare per un po’, scenderemo dalle spalle di questi giganti per iniziare il gioco di ruolo che è alla base di ogni attività di coding unplugged: il programmatore scrive il programma e l’esecutore lo esegue.
In questo secondo incontro di A Scuola con CodyRoby abbiamo tre obiettivi:
- risolvere un paradosso
- assegnare i ruoli
- scegliere il terreno di gioco.
Il paradosso è quello di un mobile componibile che nella confezione ha il libretto di montaggio: seguendo le indicazioni del libretto qualsiasi esecutore riuscirebbe a montarlo, se solo ci fosse qualcuno che gli dice di leggere il libretto.
Per i ruoli non avremo scelta: durante le lezioni sarò io a fare la parte del programmatore e sarete voi a fare gli esecutori.
Il terreno di gioco sarà una scacchiera, che vi inviterò a disegnare a terra facendo scacchi tanto grandi da riuscire a starci dentro.