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Primavere e autunni

“La storia di mio nonno Wu – come le storie dei pionieri – ha contribuito ad aprire la via dell’integrazione cinese nell’Europa contemporanea”. Una graphic novel di Ciaj Rocchi e Matteo Demonte racconta le radici della comunità cinese a Milano: una storia d'integrazione riuscita. 

di Redazione GiuntiScuola12 ottobre 20151 minuto di lettura
Primavere e autunni | Giunti Scuola

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  • Video

    La presentazione del volume alla Triennale di Milano

  • Nato in un villaggio della Cina orientale, Wu Li Shan arriva a Milano nel 1931, è un giovane venditore di cravatte e non conosce una parola di italiano. Sceglie di fermarsi e vivere in questa città, di intrecciare la propria storia con quella della gente che vi incontra. Diventa titolare di un'azienda, sposa Giulia, immigrata anche lei (ma dal cremonese), continua a seguire con apprensione le vicende del suo paese, la Cina, e ha tre figli. L'ultima figlia, Luciana, è la mamma di Matteo Demonte, che insieme con la compagna Ciaj Rocchi racconta ora la storia del nonno in una graphic novel pubblicata da Becco Giallo .

    Parole e immagini testimoniano le vicende di un' integrazione riuscita , narrata sul filo dell'affetto e della documentazione familiare. E il libro è anche una storia agrodolce che sfata tanti miti sull'immigrazione nella città di Milano, i suoi mutamenti, le origini della comunità cinese nel quartiere di Porta Volta.

    Mettiamo a disposizione il video con la presentazione del libro che si è tenuta il 28 settembre, al bookstore della Triennale (ore 19.00), davanti a tanti italiani di origine cinese .

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