Pinocchio in prima visione – Intervista a Silvia Alessandri
La Biblioteca Nazionale di Firenze festeggia i 131 anni di Pinocchio con una mostra, dedicata alle tavole degli illustratori di Pinocchio tratte dall’archivio storico Giunti e alle prime edizioni del testo di Collodi.
Pinocchio compie 131 anni: tanti ne sono passati dall'uscita di Storia di un burattino sul “Giornale dei bambini”, che del testo di Collodi diede pubblicazione il 7 luglio 1881.
Per ricordare questo evento, il 7 luglio scorso è stata inaugurata alla Biblioteca Nazionale di Firenze una mostra gratuita che propone, nelle sale della biblioteca, le tavole originali dei più celebri e importanti illustratori di Pinocchio .
Le tavole, di proprietà dell’Archivio storico Giunti, sono accompagnate dalle edizioni italiane del testo conservate presso la Biblioteca Nazionale. Abbiamo intervistato Silvia Alessandri, curatore della mostra insieme con Roberto Maini e Francesca Socci, per saperne di più.
Perché questa mostra?
Come è noto, la BNCF possiede il manoscritto autografo degli ultimi due capitoli di Pinocchio, insieme a tutte le edizioni dell'opera di Collodi pervenute negli anni grazie al deposito obbligatorio dei libri pubblicati in Italia che ne fanno l' Archivio nazionale del libro. Ci è sembrato dunque naturale proseguire la tradizione, iniziata già l'anno scorso, di festeggiare il compleanno di Pinocchio insieme all'Associazione Pinocchio di Carlo Lorenzini e, quest'anno, alla casa editrice Giunti, erede delle storiche Paggi, Bemporad e Marzocco, editori originali di Carlo Lorenzini.
In che modo avete lavorato alla scelta di edizioni e tavole da mostrare?
Con Roberto Maini, grande esperto dell'opera di Collodi, e la collega Francesca Socci, abbiamo deciso di dedicare una delle Sale monumentali della Biblioteca, la Sala Galileo, alle figure del Gatto e della Volpe nelle diverse interpretazione degli storici illustratori di Pinocchio, Chiostri, Cassinelli, Mussino, Futiqua ecc. e abbiamo esposto le tavole relative agli episodi che li vedevano protagonisti. La Sala Dante ospita invece le splendide tavole iniziali dei capitoli della celebre edizione del 1911 illustrata da Attilio Mussino. Ad aiutarci nella selezione, la grande competenza del dottor Aldo Cecconi, responsabile dell'Archivio storico della Giunti.
Con quale criterio avete scelto l’allestimento?
L'allestimento è semplice: ci siamo limitati a proporre, nelle storiche bacheche della Biblioteca, le tavole e le edizioni dell'opera, accompagnate dagli oggetti provenienti dalla collezione privata di Gianni Greco, fra cui mi piace segnalare una lanterna magica con le lastre originali con le immagini di Pinocchio , ma anche carte da gioco, pupazzi e giocattoli d'ogni genere, ispirati al burattino di Collodi.
Ci potrebbe segnalare qualche tavola e qualche testo particolarmente interessanti o curiosi?
La Mostra non è grande e penso che l'interesse possa nascere dall'accostamento dei diversi modi di vedere il Gatto e la Volpe. Personalmente trovo di grandissima modernità la tavola di Mussino che illustra il capitolo XIV, in cui Pinocchio è alle prese con gli assassini, e di grande suggestione la tavola, sempre di Mussino, in cui il povero Pinocchio sporge mortificato la testa fra i mantelli neri e rossi di due giganteschi carabinieri.
In che modo gli insegnanti potrebbero vedere e far vedere ai propri alunni i lavori esposti? Ci suggerirebbe un percorso?
Il percorso della mostra è molto lineare e pensato proprio per essere facilmente seguito dai ragazzi, stimolando la loro attenzione nell'osservare le diverse interpretazioni artistiche dei personaggi e contestualizzandole al periodo storico in cui è vissuto l'illustratore: dalla semplice povertà originale del burattino di Chiostri, alle più recenti figure geometriche di Cassinelli, create per il centenario del 1981 proprio per la casa editrice Giunti.