14 Maggio 2015
Argomento:
Sesamo didattica interculturale
, autore:
Graziella Favaro
,
Graziella Favaro è direttore di “Sesamo. Didattica interculturale” fin dai suoi esordi: per alcuni anni nella sua versione cartacea e ora in versione online.
Da vari anni si occupa dei temi legati alla trasformazione della scuola italiana in senso multiculturale e plurilingue e dei processi educativi nella migrazione. In particolare, approfondisce gli aspetti pedagogici e didattici connessi all'insegnamento/apprendimento dell'italiano come seconda lingua, dell'inclusione dei bambini e dei ragazzi che hanno un percorso, diretto o famigliare, di migrazione, dell'educazione interculturale per tutti. Su questi temi svolge un lavoro di ricerca, formazione dei docenti e degli operatori, elaborazione di progetti, materiali e proproste di lavoro.
Ha insegnato per anni l'italiano come seconda lingua agli immigrati e coordinato i corsi di formazione lingusitica per gli apprendenti stranieri. È stata referente scientifica della sezione "Educazione interculturale " dell'Indire. Fa parte dell'osservatorio nazionale e del comitato scientifico sull'integrazione degli alunni stranieri del MIUR.
Al fine di accompagnare la scuola, i docenti e gli operatori che lavorano in contesti multiculturali ha fondato il Centro COME (Milano),di cui è responsabile scientifica. È referente nazionale della Rete dei Centri Interculturali e responsabile scientifica del convegno annuale che i Centri interculturali promuovono, ogni anno in una diversa città.
Scrive i testi e cura la collana "Storie sconfinate", edita da Carthusia, che propone fiabe bilingui diffuse in Paesi e contesti diversi. La collana ha ricevuto nel 1998 il prestigioso premio Andersen. È autrice di testi e di materiali didattici multimediali per l'insegnamento dell'italiano L2 ad adulti e a bambini.
Dirige la collana "La melagrana. Idee e pratiche di educazione interculturale", edita da Franco Angeli.
Cura la rubrica mensile "Nella mia classe il mondo" su "La Vita Scolastica".
Fra i suoi testi più recenti:
Didattica interculturale. Nuovi sguardi, competenze, percorsi (Franco Angeli);
Bambini stranieri a scuola (La Nuova Italia);
Ragazze e ragazzi nella migrazione (Guerini);
L'intercultura dalla A alla Zeta (Franco Angeli);
Come un pesce fuor d'acqua. Il disagio nascosto dei bambini e dei ragazzi immigrati (Guerini)
Insegnare l'italiano agli alunni stranieri (La Nuova Italia- RCS);
Il tempo dell'integrazione (Franco Angeli);
Non uno di meno (Franco Angeli);
Dare parole al mondo. L'italiano dei bambini stranieri (Junior);
A scuola nessuno è straniero (Giunti)
Chi capita a Torino in questi giorni o andrà alla fiera del libro vedrà in giro per la città o nello stand del Comune di Torino dei coloratissimi manifesti con i disegni dei bambini della scuola dell’infanzia torinese Chagall.
Fanno riferimento al
progetto "Io parlo tante lingue"
che ha coinvolto negli ultimi tre anni insegnanti di scuola dell’infanzia, educatori di nido e responsabili di circoli didattici.
Si tratta di
un percorso di ricerca-azione, condotto da Graziella Favaro
, che, a partire dal tema dell’importanza della lingua madre, ha attivato riflessioni ed esperienze con i bambini relative alla diversità linguistica e all’apprendimento dell’italiano come seconda lingua.
Oltre ai manifesti, il Comune di Torino ha realizzato anche delle bellissime cartoline con i disegni e le parole dei bambini
.
Ve ne proponiamo 4:
-
GABRIELE
- Io parlo romeno e anche l’italiano. Quando penso alle parole romene, penso che sono nella mia testa a sinistra mentre l’italiano sta a destra.
-
RAYAN
- Le mie lingue, arabo e italiano, sono come la mia sciarpa. Insieme girano intorno al mio collo poi si dividono in due parti: una è la parte araba e l’altra è la parte italiana.
-
KAIFA -
Io parlo bangla e italiano. Le lingue sono nella mia testa e escono come fumo. Il bangla è forte e rosso; l’italiano è leggero e di colore verde.
-
AMAL. - Io ho imparato prima l’arabo. L’italiano l’ho imparato a scuola. Per me è più facile l’arabo ed è nel mio cuore. L’italiano invece è nella mia pancia.
Sul tema della diversità linguistica vi proponiamo due letture: