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Nel giorno del ricordo

Il 2 novembre tradizionalmente si ricordano le persone che non ci sono più. A bambini e ragazzi, specie quelli che hanno già vissuto dolorosi addii, forse non servono frasi di circostanza o ricette per dimenticare. Diamo invece spazio alle loro parole, e aiutiamoli a costruire ali robuste per il ricordo, attraverso la poesia.

di Redazione GiuntiScuola30 ottobre 20153 minuti di lettura
Nel giorno del ricordo | Giunti Scuola

È difficile trovare le parole per parlare ai bambini di perdita e di lutto. Lo è ancora di più quando i bambini hanno conosciuto il dolore dell’esilio e delle separazioni, gli addii senza arrivederci, la lontananza e l’assenza.

Nel giorno del ricordo di chi non è più con noi, lasciamo spazio alle parole dei bambini che diventano poesia. Le poesie sono tratte da: Ma dove sono le parole? , a cura di Chandra Livia Candiani e Andrea Cirolla.

L’addio è un fiore
senza radici e petali.

Omnia, 10 anni, sudamericana

La mia mamma moriva,
le chiedevo aspetta
sta arrivando il mio compleanno.
Lei sorrideva e diceva:
avrai un compleanno bellissimo!

Nashua, 9 anni, marocchina

Nel mio paese resta ancora la guerra
resta la morte e la paura.
Quando lascio i miei amici
mi resta la loro delicatezza.
Quello che resta del mondo nel mio cuore
è felicità e tristezza.

Baraa, 10 anni, siriana

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