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Mensa scolastica, un diritto non garantito

In 8 Regioni italiane, più di 1 bambino su 2 non ha accesso al servizio di refezione scolastica. È quanto emerge dal nuovo Rapporto “(Non) Tutti a Mensa! 2016” presentato da  Save the Children. 

di Redazione GiuntiScuola08 novembre 20163 minuti di lettura
Mensa scolastica, un diritto non garantito | Giunti Scuola

In Italia il 40% degli istituti scolastici principali non è provvisto di una mensa , oppure offre un servizio di refezione scolastica con gravi carenze sia riguardo i criteri di accesso che per le modalità di erogazione.
È quanto emerge dal nuovo Rapporto “(Non) Tutti a Mensa! 2016” , realizzato da Save the Children, l’Organizzazione internazionale che opera per salvare in bambini in pericolo e promuoverne i diritti.
La situazione delle mense scolastiche su tutto il territorio italiano è disomogenea e priva di regole condivise. Il rapporto di Save the Children esamina tariffe, esenzioni, agevolazioni e trattamento delle famiglie morose.
“Anche il IV Piano Nazionale Infanzia ha riconosciuto la mensa come livello essenziale delle prestazioni sociali - afferma Raffaela Milano, Direttore dei Programmi Italia-Europa di Save the Children - ed ha come primo obiettivo quello di garantirla gratuitamente a tutti i bambini in condizioni di povertà certificata. Senza adeguati investimenti, il Piano rischia di rimanere lettera morta e in questo senso ancora molto rimane da fare per garantire un accesso equo ed indiscriminato alla mensa a tutti i minori, soprattutto a quei bambini che versano in condizioni di povertà estrema, che in Italia sono ben 1 milione e 131mila.”

La mensa è un diritto per 5 ragioni

Secondo Save The Children, la mensa è un diritto per 5 ragioni:

  1. La mensa scolastica è uno strumento di contrasto alla povertà minorile. In Italia, infatti, il 5,6% di minori non consuma neppure un pasto proteico adeguato al giorno e 1 famiglia con almeno un figlio su 10 ha avuto nel 2015 un livello di consumi al di sotto della soglia di povertà assoluta.
  2. In contesti di svantaggio socio-economico dove i minori vivono condizioni d’esclusione sociale la mensa, insieme ad altri strumenti essenziali per l’apprendimento (tecnologie, laboratori, palestre e tempo pieno) concorre a garantire un’adeguata offerta di servizi e opportunità formative e a contrastare la povertà educativa.
  3. Il pasto a scuola è un momento educativo in cui si può prevenire l’obesità e la malnutrizione infantile attraverso iniziative di compartecipazione degli stessi bambini alla costruzione di un menù sano, nutriente e di qualità: un valido strumento di educazione alimentare e promozione di sani stili di vita.
  4. La mensa è un momento di trasmissione di importanti valori come l’integrazione e la socializzazione, di crescita pedagogica e di educazione comportamentale da cui nessun bambino dovrebbe essere escluso.
  5. Il Ministero della Salute prevede a scuola la presenza delle commissioni mensa dove i bambini possono esprimere le proprie idee sul ruolo come sul menù del pasto e rispetto a come migliorare il servizio. La mensa dunque promuove anche il diritto dei bambini alla partecipazione e ad essere ascoltati, come prevede l’art.12 della Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC).

Per saperne di più

Scarica il Rapporto di Save The Children (Non) tutti a mensa .

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