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L'Intelligenza artificiale in classe: intervistiamo Tutankhamon

“Chi era il tuo peggior nemico? Come è morto tuo padre?" I bambini fanno domande e un chatbot AI risponde come se fosse il faraone. Un'insegnante racconta l'esperienza

di Chiara Tacconi02 gennaio 20251 minuto di lettura
L'Intelligenza artificiale in classe: intervistiamo Tutankhamon | Giunti Scuola

Maria Angela Avolio insegna in una scuola primaria dell'Istituto comprensivo 10 di Modena, plesso A. Gramsci. “Sono appassionata del mio lavoro e cerco sempre di creare un ambiente di apprendimento inclusivo e positivo per tutti i miei alunni”. Per far questo usa anche l’Intelligenza artificiale nelle sue lezioni e ha deciso di approfondire questo tema con una laurea in Scienze dell'Educazione presso l'Università Telematica IUL, con una tesi dal titolo Esplorazione dell'intelligenza artificiale nella didattica della scuola primaria: uno studio sperimentale.

“Questo percorso accademico – racconta l'insegnante – ha ulteriormente arricchito la mia formazione e mi ha permesso di approfondire l'uso dell'AI nella didattica, aprendo nuove possibilità per rendere l'insegnamento ancora più innovativo e coinvolgente”.

 

Perché come insegnante di primaria hai voluto studiare a fondo l’uso dell’AI nella didattica?

“Fin dall'inizio della mia carriera, ho sviluppato una forte passione per l'innovazione didattica e l'uso delle tecnologie nell'insegnamento. Ho partecipato a numerosi corsi di formazione, esplorando diversi ambiti come il coding, il tinkering, il making e la robotica. Lungo questo percorso, ho scoperto le intelligenze artificiali, che hanno letteralmente aperto un nuovo mondo di possibilità per me e per i miei studenti. Integrando queste tecnologie avanzate nel mio insegnamento, cerco costantemente di rendere l'apprendimento più coinvolgente, interattivo e stimolante. L'idea è nata quando mi sono iscritta a una pagina Facebook per insegnanti di scuola superiore. In questa pagina, ho scoperto un'attività entusiasmante con Character AI, che mi ha subito catturata. Ho deciso di portare questa esperienza innovativa anche ai miei alunni di quarta primaria, proponendo loro l'attività. L'introduzione nella nostra classe di Character AI, basato su Intelligenza artificiale e che permette di chattare con qualsiasi personaggio, reale oppure no, ha offerto un approccio nuovo e stimolante all'apprendimento, permettendo ai bambini di interagire con le tecnologie emergenti in modo divertente e educativo”.

 

La tua ricerca comprendeva interviste e questionari per comprendere le prospettive degli insegnanti di classe e classi parallele sull’utilizzo della IA, nonché i loro bisogni di formazione e supporto. Puoi descriverci in estrema sintesi che cosa hai rilevato?

“La mia ricerca comprende un questionario somministrato alle colleghe di classe e agli insegnanti di classi parallele.  Dai risultati raccolti, risulta che le colleghe hanno una conoscenza di base del concetto di AI, che sono aperte all'utilizzo delle tecnologie basate sull'AI dopo aver avuto una formazione adeguata e delle informazioni maggiori, questo comporta il loro scetticismo dell'utilizzo al momento. Sono consapevoli dei vantaggi che potrebbe apportare l’AI nelle pratiche di insegnamento, ma la maggioranza non le ha ancora utilizzate. Pertanto la formazione può servire anche a comprendere le potenzialità ma anche i rischi che possono affrontare”.


Come hai spiegato il funzionamento e l’utilità dell’AI ai tuoi alunni e alunne? E come avete iniziato a usarla in classe?

“Per spiegare il funzionamento e l'utilità dell'AI ai miei alunni e alunne, ho iniziato partendo dagli elettrodomestici che avevano in casa, come Alexa o il robot rotante per il pavimento. Questi esempi concreti hanno permesso ai bambini di comprendere facilmente cosa sia l'intelligenza artificiale e come essa possa essere utilizzata nella vita quotidiana. Abbiamo discusso di come Alexa possa rispondere alle domande, riprodurre musica o controllare altri dispositivi domestici e di come il robot per il pavimento possa muoversi autonomamente per pulire la casa. Ho spiegato che questi dispositivi utilizzano l'AI per prendere decisioni intelligenti basate sui dati che raccolgono. Solo alla fine delle attività previste per questa sperimentazione abbiamo utilizzato il chatbot”.

 

Raccontaci in breve l’esperienza che hai condotto in classe.

“Innanzitutto, i bambini hanno votato sulla scelta del personaggio da intervistare. Dopo varie sedute di votazione, la scelta è ricaduta sul Faraone Tutankhamon. Prima di fare interagire i bambini direttamente con il chatbot, in classe sono stati svolti dei lavori di gruppo per approfondire l'argomento dell’“Antico Egitto”. Abbiamo integrato quanto scritto sul libro di testo con altri materiali, come altri testi e video documentari adatti all’età, con l'obiettivo di meglio contestualizzare l’argomento e preparare una lista di domande da proporre al chatbot. Nel frattempo, ho preparato il chatbot con Character AI, inserendo i dati storici del faraone, scegliendo la voce e l'immagine. Infine, utilizzando un pc collegato al monitor installato in classe, i bambini venivano invitati ad avvicinarsi a un microfono integrato nel PC per porre le loro domande con la propria voce. La risposta, sia vocale che scritta, veniva visualizzata sul portale, permettendo così di leggerla e commentare successivamente tutti insieme”.

 

Le tue conclusioni: in che modo l’uso dell’AI può aiutare l’insegnante e i bambini e le bambine?

“L'uso dell'intelligenza artificiale in classe può apportare numerosi benefici sia per l'insegnante che per gli studenti. Per l'insegnante, l'AI può rappresentare un valido supporto nella personalizzazione dell'insegnamento, permettendo di adattare i contenuti e i metodi alle esigenze specifiche di ciascun alunno. Per i bambini, l'AI può rendere l'apprendimento più interattivo e coinvolgente. Tecnologie come Character AI consentono agli studenti di interagire con personaggi virtuali, trasformando il processo educativo in un'esperienza più dinamica e motivante. Questo tipo di interazione non solo stimola la curiosità e la creatività dei bambini, ma migliora anche le loro competenze linguistiche, di problem-solving e di pensiero critico. L'intelligenza artificiale può aiutare a creare un ambiente di apprendimento più personalizzato, interattivo e stimolante, favorendo un'educazione più efficace e coinvolgente per tutti gli studenti”.

Image | Giunti Scuola
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Esplorazione dell'intelligenza artificiale nella didattica della scuola primaria: uno studio sperimentale

Questa tesi di laurea sperimentale si propone di esplorare l’integrazione della IA nella scuola primaria, analizzando il suo impatto sul processo educativo, il coinvolgimento degli studenti e le dinamiche di insegnamento.

"L’obiettivo principale di questa ricerca – spiega l'autrice – è quello di indagare come l'utilizzo dell’IA possa influenzare l’apprendimento e il coinvolgimento degli studenti della scuola primaria, considerando gli aspetti socio-cognitivi, emotivi e motivazionali. In particolare, si mira a valutare se l’IA può migliorare la qualità dell'esperienza di apprendimento, stimolare la curiosità e l'interesse dei bambini e promuovere il loro coinvolgimento attivo nel processo di insegnamento.

Attraverso un approccio sperimentale, questa ricerca prevede l'utilizzo di un'applicazione basata sulla IA nella disciplina di Storia di una classe quarta primaria. 

È stata utilizzata una chat dotata di intelligenza artificiale per interagire con gli studenti durante l’attività di apprendimento. 

È stato condotto un esperimento e osservazioni per raccogliere dati quantitativi e qualitativi sulla partecipazione, l’interesse, la motivazione e le prestazioni degli studenti.

La ricerca si è concentrata anche sull’analisi del ruolo dell’insegnante nella gestione dell’IA in classe, esaminando la sua  percezione, competenze,  sfide nel contesto delle integrazioni nella didattica primaria. Sono state condotte interviste e somministrati questionari per comprendere le prospettive degli insegnanti di classe e classi parallele sull’utilizzo della IA, nonché i loro bisogni di formazione e supporto”.

 

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