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L'aria che respiriamo
Raccogliamo prove dell’inquinamento dell’aria, riflettendo sulle azioni umane che lo determinano. Nel descrivere il processo della respirazione, soffermiamoci sulle conseguenze che l’inalare polveri sottili ha per la nostra salute.
Obiettivi, attività, materiali
obiettivi di apprendimento
- Individuare lle sostanze inquinanti nell’aria.
- Descrivere il processo della respirazione polmonare nel nostro corpo.
- Riconoscere l’importanza di respirare aria pulita.
schede, gallery e video | dad - ddi
Attività 1
L'inquinamento nell'aria
Ripassiamo, o spieghiamo, la composizione dell’aria in modo che emerga che è composta principalmente da gas quali azoto (78%), ossigeno (21%) e argon (1%).
Purtroppo, nell’aria sono presenti anche sostanze inquinanti: mostriamo le immagini della GALLERY Inquinamento atmosferico in Italia che rappresenta la concentrazione media annuale e giornaliera di alcune di queste sostanze, rilevata nel 2020, leggiamo e spieghiamo i nomi delle sostanze mappate.
Alcune di esse sono dei gas, come l’ozono (O3) o il biossido di azoto (NO2); altre sono piccolissime particelle dette “particolato”, sono indicate con la sigla PM (Particulate Matter) e si classificano in base alla loro dimensione, misurata in micrometri (milionesimi di metro).
Le particelle di dimensione inferiore a 10 micrometri si indicano con la sigla PM10; tra queste le più piccole, di dimensione inferiore a 2,5 micrometri, si indicano con PM2,5. Per aiutare il confronto possiamo spiegare che un capello o un granello di sabbia hanno un diametro di circa 70 micrometri: le PM10 sono quindi 7 volte più piccole (Matematica).
Analizziamo le mappe proposte e osserviamo che le sostanze inquinanti vengono rilevate in diversi punti (“stazioni”) per controllarne la concentrazione: osservando la legenda vediamo che sono stati fissati dei valori limite, che in molti casi sono stati superati.
Misuriamo l’inquinamento
Le sostanze inquinanti provengono non solo da fonti naturali (incendi, attività vulcanica, pollini ecc.), ma, soprattutto, dalle attività umane quali traffico e produzione industriale.
Cerchiamo nelle mappe la stazione di rilevamento più vicina a noi (Geografia) e confrontiamo il valore rilevato con i valori limite per discutere insieme la qualità della nostra aria.
Infine, proviamo a catturare il particolato grazie al “sensore rileva polveri” costruito nel LABORATORIO e, per approfondire, guardiamo il VIDEO A caccia di inquinanti nel cielo!.
Attività 2
Se respiriamo aria inquinata
Approfondiamo l’anatomia del nostro apparato respiratorio e il percorso dell’aria in entrata e in uscita con il supporto del VIDEO Apparato respiratorio o del libro di testo.
Purtroppo, durante la respirazione inaliamo, insieme all’ossigeno, anche le sostanze nocive eventualmente presenti nell’aria, come le polveri catturate con il nostro sensore. Più le particelle sono piccole, più sono dannose, perché penetrano con più facilità e più in profondità nell’apparato respiratorio.
Seguiamo le indicazioni della SCHEDA Respirare aria inquinata per scoprire in che modo queste particelle entrano nell’organismo e le conseguenze per la nostra salute.
Soffermiamoci ora sulle vie aeree, formate da naso, cavità nasali, laringe, faringe, trachee e bronchi, spieghiamo che dispongono di alcuni meccanismi di difesa che ci aiutano a proteggerci dalle sostanze nocive presenti nell’aria.
Per esempio, le ciglia sono microscopiche proiezioni simili a peli, presenti sulle cellule che rivestono le vie aeree, che vibrando spingono lo strato di muco che ricopre le vie respiratorie, intrappolando così le particelle nocive e impedendo loro di raggiungere i polmoni: le ciglia poi spingono il muco verso l’alto e in questo modo i patogeni e le particelle intrappolate al suo interno vengono espulsi tramite la tosse o trasportati nella bocca e quindi ingeriti.
Laboratorio
"Sensore" rileva polveri
Che cosa serve
Fogli di carta, forbici, nastro adesivo, vaselina, microscopio o lente d’ingrandimento o lente per fotocamera telefonica (acquistabile a pochi euro online o nei negozi di elettronica).
Come si fa
- Tagliamo i fogli di carta in striscioline e al loro interno disegniamo 3 quadrati di lato circa 0,8 cm.
- Fissiamo la strisciolina a un supporto (scatolina, sassi piatti, mattone…) e ricopriamola con uno strato sottile di vaselina.
- Posizioniamo il “sensore” così costruito all’aria aperta e lasciamolo per almeno 24 ore; possiamo realizzare più di uno strumento per confrontare diverse zone (per esempio strada trafficata, giardino della scuola ecc.).
- Osserviamo, con la lente o il microscopio, che cosa abbiamo catturato: contiamo le polveri sottili nei quadrati e vediamo quali sono più grandi e quali più piccole.
Osserviamo la partecipazione attiva alle discussioni di gruppo, l’autonomia e le risorse mobilitate per completare le schede e rielaborare le informazioni ricavate dal laboratorio.
Documentiamo con la scheda svolta, le riflessioni e le argomentazioni.
Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.