L’album della classe: l’italiano L2 per competenze
Dal Convegno "A scuola nessuno è straniero": educazione interculturale e l’italiano L2 per competenze.
Dal Convegno "A scuola nessuno è straniero" dello scorso 30 settembre proponiamo un estratto dell'intervento di Stefania Ferrari (Università di Modena e Reggio Emilia) sull’italiano L2 per competenze.
La scolarizzazione degli alunni immigrati è caratterizzata da almeno due nodi problematici: il successo scolastico e la scelta tra i diversi indirizzi al termine della scuola dell’obbligo.
Riguardo al primo problema, il confronto tra gli studenti italiani e immigrati rileva come l’esito scolastico di questi ultimi sia costantemente inferiore in tutti gli ordini di scuola.
Riguardo al secondo problema, gli alunni immigrati sembrano preferire gli istituti professionali in percentuale più che doppia rispetto agli italiani. Questo dato suggerisce il rischio di segregazione o di svalutazione non solo dell’istituto scolastico ma anche delle potenzialità dello studente di madrelingua non italiana.
Queste questioni poste dalla presenza degli alunni immigrati non possono che richiedere alla scuola una rilessione più generale sulla qualità della valutazione e degli apprendimenti linguistici. Realizzare ciò signfica innanzitutto attivare una relazione più stretta tra ricerca scientfica e lavoro in classe: per accompagnare adeguatamente tutti gli studenti nel loro percorso di apprendimento linguistico è necessario per gli insegnanti da un lato sapere come funziona , come viene appresa e come viene usata una lingua e dall’altro trovare strategie per coniugare queste conoscenze con pratiche didattiche eficaci e innovative.
I materiali qui presentati intendono offrire un contributo in questa direzione. Il progetto L’album di classe è infatti il frutto di un percorso di formazione realizzato nell’arco di tre anni scolastici da diversi gruppi di insegnanti in buona parte delle scuole secondarie di primo grado di Modena. Partendo da una questione pratica, come valutare gli studenti stranieri nelle classi prime, gli insegnanti hanno potuto sperimentare l’utilizzo dei task, del concetto di interlingua e del Quadro e arrivare così sia alla costruzione di un percorso di accoglienza in grado di valutare le competenze linguistiche di tutta la classe, sia alla condivisione di un linguaggio comune nella descrizione delle competenze linguistiche stesse. L’album di classe è dunque una prova di accoglienza per le classi prime della scuola secondaria di primo grado. Trattandosi di una prova di ingresso sono stati messi a punto task comunicativi che permettono sia di accogliere gli studenti, sia di valutare le loro competenze linguistiche, lavorando con la classe come gruppo e non differenziando le prove per studenti italiani e stranieri. Per costruire un linguaggio comune tra gli insegnanti si è fatto riferimento al Quadro, estendendone l’uso anche alla descrizione delle competenze in lingua madre. Questa modalità di applicazione del Quadro è giustficata dalla seguente rilessione: poiché i descrittori dei livelli più alti si riferiscono ad apprendenti altamente scolarizzati, gli studenti italiani della scuola secondaria possono essere anch’essi considerati apprendenti dell’italiano della scuola in quanto non hanno ancora sviluppato le competenze accademiche che rendono un parlante di livello avanzato.
Aspetti di contesto: il progetto di formazione L’album di classe ha coinvolto buona parte delle classi prime delle scuole secondarie di Modena per tre anni scolastici consecutivi. È nato per rispondere a due bisogni precisi: trovare strategie comuni per valutare le competenze linguistiche di studenti italiani e stranieri iscritti nelle classi prime e individuare un linguaggio condiviso per descrivere le loro competenze in italiano. Nell’a.s. 2007/2008 si è messo a punto e sperimentato un primo task di intervista a un compagno , nell’a.s. 2008/2009 si sono sperimentati un secondo task narrativo in grado di aggiungere informazioni sulle competenze linguistiche scolastiche degli alunni in fase di accoglienza e un terzo task di verfica a fine d’anno. Infine nell’a.s. 2009/2010 si è sperimentata l’applicazione di alcuni criteri di valutazione tratti dal Quadro per la valutazione delle produzioni realizzate nei task.
Motivazioni e risultati: L’album di classe deve essere considerato un test diagnostico per la valutazione formativa. È basato su due attività comunicative: Ti presento il mio compagno e Il film misterioso . Il primo task viene realizzato nei primi giorni di scuola come attività di accoglienza, il secondo task viene realizzato nel mese di ottobre. Le produzioni scritte e orali realizzate dagli alunni vengono valutate dagli insegnanti utilizzando una selezione di descrittori del Quadro. L’osservazione iniziale può poi essere riproposta a fine anno, utilizzando un terzo task Il mio compagno un anno dopo . Utilizzando questo test gli insegnanti sono in grado di:
- Valutare con criteri comuni le competenze linguistiche di alunni italofoni e non;
- organizzare una prova di valutazione di classe, pur dando spazio ai diversi livelli di competenza e prevendendo quando necessario diversi livelli di fruizione;
- osservare le competenze linguistiche in diversi contesti d’uso;
- osservare le competenze di organizzazione del lavoro e di cooperazione;
- “tastare il polso” della classe;
- rilevare i bisogni linguistici degli alunni stranieri per deinire con il consiglio di classe e con l’insegnante facilitatore gli eventuali interventi di supporto necessari.
L’utilizzo dei criteri del Quadro nella descrizione dei saper fare degli studenti e la condivisione della sperimentazione in aula permettono invece di avviare all’interno della scuola procedure condivise di valutazione delle competenze linguistiche.
Documentazione prodotta: S. Ferrari, G. Masiero, Raccolta di prove di valutazione delle competenze linguistiche in italiano. Per alunni dai 10 ai 15 anni , Multicentro educativo M.e.Mo
Per approfondire
Disturbi di linguaggio?
di Graziella Favaro