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Interdipendenze che sfuggono: quattro albi illustrati
Temi grandi come l’immigrazione, la povertà, il razzismo, i conflitti globali, la sostenibilità ambientale: per bambini (e gli adulti) che si guardano intorno e si fanno domande. Di Lorenzo Luatti.
Secondo autorevoli esperti il nostro Paese sconterebbe un ritardo (anche di tipo educativo, nella formazione scolastica e universitaria) nella promozione di un’efficace, paziente e lungimirante azione informativa-conoscitiva che consenta a giovani e adulti di
comprendere le ragioni complesse del fenomeno “migrazione”
, le sue interdipendenze e le sue correlazioni con i temi della sostenibilità ambientale e della crescita economica (vedi da ultimo, Barilla Center for Food and Nutrition,
Forum 2017: la sostenibilità guarda a migrazione e al Mediterraneo
, Milano, dicembre 2017).
Quanti sanno che i fattori ambientali sono alla base di tanta parte delle migrazioni attuali? Processi di
land grabbing
o di desertificazione e di impoverimento del suolo, così come fenomeni atmosferici alla base di devastazioni del territorio, ad esempio, sono poco conosciuti, nonostante alcuni organismi internazionali e vari
Rapporti
in materia li segnalino come elementi preoccupanti e alla base della distruzione di economie di sussistenza; che a loro volta generano spostamenti di porzioni di popolazione che sono spinte ad abbandonare le aree rurali dei propri paesi, o i propri paesi stessi.
Tematiche complesse, certamente, ma anche ricche di spunti e collegamenti tra le diverse materie scolastiche.
Bambini nel mondo
Ecco che sull’argomento l’editore torinese EDT-Giralangolo pubblica
quattro volumi
divulgativi, illustrati con cura dei dettagli, che hanno il pregio di aiutare i bambini, e prima di loro sicuramente i grandi a cui si rivolgono chiedendo spiegazioni, a comprendere le grandi questioni e i temi importanti, gli scenari complessi e interconnessi del nostro tempo.
Guerra, rifugiati, immigrazione, razzismo, squilibri economici e ambiental
i, parole ed espressioni “grosse” di cui si sente parlare in tv, sui media, nelle conversazioni, sono affrontate con un linguaggio semplice e chiaro, senza mai perdere di vista la sensibilità dei giovani lettori, senza nascondere o banalizzare. E soprattutto sono concettualmente affrontate cercando di “tenere insieme”, all’interno di uno sfondo unitario e interconnesso; ciascuna “tessera” tematica è parte di un medesimo puzzle, come esemplarmente restituisce l’immagine coordinata delle quattro copertine.
I libri (di 32 pagine ciascuno) sono illustrati da
Hanane Kai
, un’illustratrice e fotografa libanese, su testi di
Louise Spilsbury e Ceri Roberts
, due scrittrici e giornaliste specializzate in reportage e inchieste.
Scenari complessi
Ne Il razzismo e l’intolleranza viene spiegato come funziona il pregiudizio, il valore del rispetto e delle differenze, la reciprocità delle opinioni, le conseguenze tragiche dell’intolleranza. I rifugiati e i migranti ci spiega perché certe persone si trovano in quella condizione, come sono costretti a spostarsi, l’iter che i rifugiati seguono per essere riconosciuti. Ne I conflitti globali scopriamo come mai si passa dai dialoghi ai fatti, cosa scatena una guerra, perché c’è chi fugge e chi combatte, quali sono le conseguenze durante e dopo la battaglia. La povertà e la fame fornisce numeri, descrive cosa comporta una situazione di indigenza, traduce parole difficili e concetti troppo grandi da definire per chi non ha provato quella condizione.
Aiutare a capire, farsi un’idea per poi agire
L’attenzione degli autori è sempre
aiutare a capire senza spaventare
: nelle illustrazioni, gli sguardi e le bocche che trasmettono ansie, paure, fatica si accostano con efficacia ai sorrisi, alle risate e alla spensieratezza. Due pagine sono infine dedicate alla tristezza o alla malinconia che l’affrontare certi temi può causare: ogni libro se ne prende cura, focalizzandosi su quel che la società sta facendo per risolvere conflitti e disparità.
Alla fine di ogni libro c’è un
glossario
che spiega i termini più impegnativi da comprendere e soprattutto ci sono ampie pagine dedicate a quello che ognuno di noi può fare per aiutare chi è in difficoltà. Un invito a fare, a pensarci su, a farsi un’idea, a essere
cittadini attivi
nel proprio intorno.