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Gestire i gruppi e garantire la sicurezza

Sempre più, a scuola, ci troviamo a gestire gruppi numerosi, di sezione, di intersezione o nei momenti di cambio del personale tra un turno e l’altro, quando una collega accompagna a letto i piccoli per il riposo pomeridiano e l’altra tiene tutto il gruppo che rimane. Ciò comporta problemi di gestione delle proposte e del gruppo stesso, ma anche timori per la sicurezza dei bambini.

di Maurizia Butturini20 ottobre 20114 minuti di lettura
Gestire i gruppi e garantire la sicurezza | Giunti Scuola

Alcune colleghe mi segnalano, con le loro lettere, le difficoltà che incontrano nell’organizzazione dei gruppi. In molte realtà infatti si è verificato un aumento nella presenza di iscritti in sezione, arrivando anche a 29 bambini di cui magari alcuni sono “piccolissimi”, cioè bambini che hanno chiesta e ottenuta la frequenza anticipata alla scuola dell’infanzia.

Non è soltanto il numero ad incidere sulle difficoltà di gestione del gruppo.
Sappiamo tutti che vi sono sempre più bambini stranieri e che, oltre ai piccolissimi con le loro particolari esigenze, vi sono anche bambini con disagi, non certificati. Di norma, quando in sezione invece è iscritto un bambino certificato, non si dovrebbe superare il numero di 20 iscritti, arrivando fino a 25 se la disabilità è lieve; in realtà il numero di 25 è spesso superato.

Tutto questo, con un calo delle risorse e, di conseguenza, una diminuizione della compresenza degli insegnanti (in particolare nelle scuole paritarie), ostacola la possibilità di operare con piccoli gruppi (in realtà, mai inferiori a 12-15 bambini), almeno durante le attività organizzate o di laboratorio.

Se la sezione è “numerosa”

Come possiamo comportarci per riuscire ad offrire ai bambini attività di movimento, di manipolazione, costruttive, sporchevoli o con utilizzo di materiali che non abbiamo in numero sufficiente per tutti?
O attività che richiedono il dialogo, la possibilità di ragionare, negoziare, ideare… attività che richiedono altre condizioni di contesto da quelle che possiamo gestire quando operiamo con tutta la sezione?

Vediamo qualche idea che non risolve la situazione, ma ci permette di agire per il meglio per salvaguardare la relazione autentica con i bambini attraverso il modo di proporre e condurre le attività.

Promuoviamo innanzitutto l’autonomia dei bambini attraverso un'attenta organizzazione degli spazi: l’autonomia crea ordine in sezione e consente all’insegnante di operare con un piccolo gruppo mentre gli altri lavorano e giocano autonomamente. Impiegheremo più tempo ad operare con tutti ma offriremo a tutti un dialogo e un contatto ravvicinato.
Se la nostra sezione è eterogenea, attiviamo forme di organizzazione che facilitano la gestione, allestendo attività diverse per i gruppi in relazione all’età: mentre i piccoli sono impegnati a giocare in uno spazio definito, i bambini di quattro anni dipingono con gli acquerelli o fanno un collage, i bambini di cinque anni giocano con giochi strutturati (puzzole, domino, memory…).
Noi privilegiamo a turno uno dei gruppi.
Insegniamo a tutti a riordinare ciò che usano e a restare nell’attività per un tempo stabilito. Chi si stanca o ha concluso l’attività, può leggere e guardare i libri, mentre aspetta che i compagni finiscano.

  • Organizziamo anche forme di tutoraggio, cioè di aiuto tra i bambini, affidando ad un compagno più grande un amico da aiutare e sostenere nel gioco o nell’attività. Cambiamo sempre le coppie per non stabilire un rapporto condizionante tra il grande e il piccolo. Organizziamo anche piccoli gruppi che giocano o lavorano e poi raccontano che cosa hanno fatto e come. Per questo tipo di strategie consultiamo testi che presentano il Cooperative learning .
  • Condividiamo sempre con i bambini il problema della sicurezza.
    Cerchiamo di realizzare una sicurezza partecipata: l’adulto osserva attentamente, predispone l’ambiente evitando situazioni potenzialmente pericolose, si prende cura del benessere dei bambini, i bambini ne sono consapevoli e collaborano attivamente.

Facciamo in modo da non perdere l’entusiasmo e la voglia di sperimentare!

Anche se siamo in difficoltà, possiamo cercare i gesti e i modi che ci permettono di superare in parte gli ostacoli. Continuando a chiedere a chi decide le risorse per la scuola, di riflettere e di intervenire per facilitare e non per ostacolare una buona vita di scuola.

Che ne pensate? Avete altre idee per gestire i gruppi numerosi?

[16-10-2011]


Scuola dell'infanzia

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