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Finocchio

Costruiamo con i bambini la tombola degli odori.

di Antonio Di Pietro24 gennaio 20135 minuti di lettura
Finocchio | Giunti Scuola

Attività: La tombola degli odori

Procuriamoci delle scatoline tutte uguali, con un coperchio che si chiude bene (se si utilizzano barattolini, facciamo in modo che non si veda il contenuto al suo interno).
In ognuna mettiamo un elemento naturale che emana un odore ben percepibile .

Ecco cosa possiamo mettere in ogni scatolina, insieme ai bambini, oltre ai semi di finocchio: anice stellato , lavanda , timo , rosmarino , menta , cannella , vaniglia , bacche di eucalipto , bucce di arance , di mela , di banana , aglio , ma anche legno bruciato , sapone , eccetera .
Ovviamente, tutti questi elementi devono essere essiccati.

Sempre insieme ai bambini prepariamo le cartelle della tombola .

  • Su dei cartoncini disegniamo delle caselle grandi quanto la base delle scatoline con gli odori.
  • Ogni scheda possiamo suddividerla da 9 a 15 caselle.
  • Contrassegniamo insieme ai bambini un terzo delle caselle di ogni scheda. Come contrassegno mettiamo un'immagine che richiama un odore corrispondente a uno di quelli in una scatolina. Ad esempio: un'immagine del rosmarino, una dell'anice stellato, eccetera.
  • Stampiamo le immagini in allegato, facendo attenzione che la grandezza corrisponda a quella della casella della scheda della tombola. Poi, facciamole colorare, ritagliare e incollare sulle cartelle della tombola.

Questa fase prepaparatoria è molto importante per fare in modo che il bambino possa porre una profonda attenzione agli odori.

Come si gioca?

La “La tombola degli odori” si gioca in piccoli gruppi (numero ideale: 4/5 bambini).

Mettiamo al centro del gruppo di bambini le scatoline con gli odori. Facciamo scegliere ad ogni bambino una scheda della tombola.

Chiediamo ai bambini di mantenere un po' distante il naso dalla scatolina (anche perchè poi, se sul naso resta l'odore, dopo sarà più complicato giocare a riconoscere altri odori).

A turno, un bambino prende una scatolina, la apre e cerca di riconoscerne l’odore.
Se per un giocatore quell'odore corrisponde a un'immagine che ha sulla propria scheda, pone la scatolina sulla propria casella (ad esempio: se la scatolina contiene semi di finocchio, questa va posta sull'immagine del finocchio).
Noi insegnanti verifichiamo che la corrispondenza sia giusta. Nel caso che l'odore non sia riconosiuto non sveliamo di cosa si tratta.

Se un bambino non riconosce l’odore oppure se la sua cartella non ne contiene il disegno, ripone la scatolina al solito posto. Tra l'altro, è importante che memorizzi dove mette quella scatolina, per non rischiare di riprenderla.

Il gioco termina quando non ci sono più mosse da fare, oppure quando un bambino completa la propria cartella della tombola.

La filastrocca

Sul poster allegato a Scuola dell'Infanzia di febbraio avete trovato una filastrocca. Adesso cantiamola insieme con la base musicale che potete scaricare alla fine di questo articolo!

ANDAI AL MERCATO

ANDAI AL MERCATO
A COMPRARE UN FINOCCHIO
E LA FORMICUZZA MI SALTA
SUL... ... ... ... ... ... ... GINOCCHIO

Ritornello:
E FA COSÌ FA COSÌ FA COSÌ,
MA LA FORMICUZZA NON RESTA SEMPRE LÌ


Scarica i Power Point con le immagini


Il finocchio.ppt


Immagini per la tombola.ppt


Scarica la musica della filastrocca "Andai al mercato"

ANDAI AL MERCATO
(Canzone popolare del Brasile – Titolo originale: Fui ao mercado )

La canzone, conosciuta in tutto il Brasile anche come “Formiguinha”, narra di una formica che si sposta da una parte all'altra del corpo di una persona mentre fa la spesa.
Nella tradizione brasiliana i bambini mimano la canzone e scuotono la parte del corpo che viene via via nominata.
Nel nostro adattamento, proponiamo questa canzone tradizionale come “tenerezza ludica”: si recita (o si canta) il testo e durante il ritornello l'insegnante o un bambino va a fare agli altri il solletico nella parte del corpo menzionata (ad esempio, se la filastrocca dice “ma la formicuzza mi salta sulla mano”: il solletico va fatto sulla mano). Si ripete più volte il ritornello fino a quando è stato fatto il solletico a tutti i presenti.
Le parti del corpo menzionate fanno rima con frutta o verdura di stagione rispetto al mese in cui viene pubblicato il calendario.
Quando siamo a metà anno, ovvero quando abbiamo più strofe a disposizione, possiamo proporlo anche come “canto a ballo”, cioè cantando una strofa dopo l'altra, mimandole e scuotendo la parte del corpo nominata.

Riferimento bibliografico:
Lerasle M., All'ombra della papaia. Il Brasile e il Portogallo in 30 filastrocche , Mondadori, Milano 2003


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