Educazione interculturale e metodo cooperativo
Dal Convegno "A scuola nessuno è straniero": educazione interculturale e cooperative learning.
Dal Convegno "A scuola nessuno è straniero" dello scorso 30 settembre proponiamo un estratto dell'intervento di Stefania Lamberti (Università di Verona) sullo sviluppo del curriculum interculturale e sull'importanza del cooperative learning .
In una società sempre più globalizzata e multiculturale è necessario possedere competenze interpersonali capaci di farci vivere le differenze come opportunità di ricchezza. La scuola, in dato contesto, non può esimersi dal pensare a come sia possibile educare al meglio le nuove generazioni.
Precipuamente emerge che
i saperi cosiddetti “tradizionali” non possono bastare in quanto non vi è alcuna certezza rispetto al futuro
, o meglio, la sola condizione di cui si può essere certi è quella dell’incertezza.
Pertanto,
un ripensamento educativo e didattico
necessita di definire i punti cardinali di una nuova bussola pedagogica (A. Portera) che trova come sfondo dei quadranti la
pedagogia interculturale
, la sola proponibile oggi.
Il riconoscimento e il rispetto dell’altro, l’accoglienza, l’incontro, il dialogo, una possibile gestione positiva dei conflitti sono alcuni tra i fattori determinanti della rivoluzione copernicana che l’educazione interculturale auspica.
Dopo alcune riflessioni finalizzate a definire il contesto, presentiamo
una proposta educativo-didattica
per la scuola primaria che si fonda sugli assunti dichiarati.
Il curricolo, strutturato in tre aree, propone una
riflessione/educazione del sé
, modalità finalizzate all’interazione responsabile e azioni per lo sviluppo di
competenze interculturali.
Inoltre, indaghiamo se l’uso del
cooperative learning
come metodo didattico-educativo possa essere d’aiuto nella realizzazione di interventi interculturali da proporre in classe e a scuola.
Una riflessione sugli elementi costitutivi del
cooperative learning
permette di far cogliere in maniera critica in che dimensione tale metodologia possa essere utile per l’educazione interculturale.
Aspetti di contesto
I destinatari del progetto sono
insegnanti, genitori e alunni/alunne della scuola primaria
. Il curricolo in toto non è ancora stato agito, ma la sua elaborazione nasce da altre ricerche coordinate negli scorsi anni dal Gruppo Studio-Ricerca-Formazione Cooperative Learning del Centro Studi Interculturali dell'Università degli Studi di Verona.
Motivazioni e risultati
Il curricolo è strutturato in tre aree
: sensibilizzazione; interazione responsabile; verso un nuovo umanesimo.
In ogni area è dichiarata la finalità generale e
ogni intervento persegue specifici obiettivi
sia cognitivi che socio emotivo-relazionali. Oltre agli interventi da realizzare in classe se ne propone uno che coinvolge tutte le classi di una scuola.
La finalità prioritaria del curricolo è suggerire proposte didattiche per realizzare educazione interculturale
da promuovere in classe e da vivere nella scuola intesa come comunità educante.
Per saperne di più
- S. Lamberti, Apprendimento cooperativo e educazione interculturale. Percorsi e attività per la scuola primaria , Erickson, Trento 2011.