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Lezione | Il sé e l'altro

Difendiamo il mare

Lavoriamo sul 14° obiettivo dell’Agenda 2030 “La vita sott’acqua”: coinvolgiamo emotivamente i bambini per creare un sentimento di empatia nei confronti degli abitanti del mare, a scuola o in Didattica Digitale Integrata.

di Beatrice Soave25 novembre 2020

Obiettivi, attività, materiali

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

  • Competenze di base in matematica, scienze e tecnologia.
  • Competenze sociali e civiche.

TRAGUARDO DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

  • Il bambino si interessa agli organismi viventi e ai loro ambienti.

Obiettivi

ANNI 3-4

  • Esprimere la propria vicinanza emotiva con la natura.
  • Fare esperimenti con l’acqua.


ANNI 4-5

  • Raccontare esperienze e sensazioni legate al mare.
  • Scoprire la biodiversità marina.

ANNI 3-4: SE FOSSI UN PESCE...

  1. Il mare pulito
  2. Il mare inquinato
  3. L'acqua del mare
  4. Chi sporca il mare?
  5. La danza delle meduse

ANNI 5: I DIFENSORI DEL MARE

 
  1. Ti ricordi il mare?
  2. Chi vive nel mare?
  3. Difensori del mare
  4. Cantiamo e suoniamo il mare
 

Strumenti per la Didattica Digitale Integrata (DDI)

Prepariamo:

  • un telo azzurro, nastri verdi per simulare le alghe, pesci pupazzo, conchiglie, stelle marine (ritagliamole da delle spugne);
  • un altro telo grigio scuro con rifiuti di plastica, carta, scatolette…
  • foto di elementi legati al mare

Chiudiamoli a fagotto per non far vedere il contenuto, poi sistemiamoli in uno spazio ampio dove i bambini possano muoversi liberamente, mantenendo le distanze.

Prima di cominciare, proponiamo ai bambiniun video di Gianni Silano L'alga ballerina.


Educazione civica: Lavoriamo sull'educazione sostenibile proponendo il rispetto per l'ambiente e comportamenti ecologici.

ANNI 3-4: SE FOSSI UN PESCE

ATTIVITà 1

Il mare pulito

  • Creiamo un’atmosfera di attesa e curiosità prima dell’apertura del fagotto azzurro.
  • Osserviamo con attenzione il contenuto e poi incoraggiamo a nominare gli oggetti osservati: “Chi vuole dire come si chiama uno degli oggetti che vede?”.
  • Al termine della denominazione di tutti gli elementi chiediamo: “Secondo voi, tutte queste cose insieme che cosa rappresentano?”.
  • Colleghiamoci alle esperienze vissute dai bambini: chiediamo di raccontare se sono mai stati al mare e se hanno già visto gli oggetti proposti dal vivo, se provocano in loro simpatia, paura o altro.
  • Ascoltiamo le esperienze personali, ricordi ed emozioni legati al mare. Se qualche bambino non ha mai visto il mare guardiamo insieme qualche video.
  • Stendiamo il telo azzurro sul pavimento e organizziamo insieme la scenografia del mare, con gli elementi trovati.
  • Quando i bambini sono soddisfatti del lavoro fatto, proponiamo una musica adatta per creare l’atmosfera giusta e invitiamoli ad animare i vari elementi danzando.
  • Condividiamo le sensazioni provate.


Image | Giunti Scuola

ATTIVITà 2

Il mare inquinato

  • Procediamo nello stesso modo con il fagotto del mare inquinato. Osserviamo se l’approccio dei bambini cambia e come cambia. Le loro espressioni sono le stesse di prima mentre danzano?
  • Mettiamo un sottofondo musicale adatto al tema, quando proponiamo musiche dal carattere drammatico facciamo sempre attenzione alla sensibilità dei bambini.
  • Rilanciamo ciò che abbiamo osservato, per far esprimere ai bambini le loro sensazioni. “Quale situazione ti è piaciuta di più e perché?”.
  • Chiediamo ai bambini di immedesimarsi nelle creature marine e pensare: “Se tu fossi un abitante del mare, dove preferiresti vivere?”.


ATTIVITà 3

L'acqua del mare

  • Chiediamo ai bambini di provare a descrivere il gusto dell’acqua del mare, quindi cerchiamo di riprodurla. Partiamo dalle ipotesi dei bambini: “Che cosa ci serve? In quale quantità?” Diamo a ciascuno dei bicchieri, un cucchiaino e gli ingredienti con cui operare individualmente.
  • Raccontiamo che ogni mare è salato in modo diverso e che questo dipende dalla concentrazione di sale. Proviamo a realizzare un mare poco salato e uno molto salato, poi assaggiamo con la punta del dito.
  • Il mar Mediterraneo ha una salinità del 38 per cento, che significa 38 grammi di sale per litro d’acqua. Pesiamo insieme il sale e misuriamo la quantità d’acqua, poi mescoliamo e assaggiamo: è lo stesso sapore che ricordavamo?


ATTIVITà 4

Chi sporca il mare?

  • Non buttiamo l’acqua salata, ma proponiamo di realizzare due mari diversi che ricordino quelli nel fagotto: “Che cosa inseriamo nell’uno e nell’altro? Come facciamo a sporcare l’acqua?”. Possiamo inserire fango, pezzi di plastica, olio, scarti di verdure…
  • Una volta realizzati i due mari in due vaschette, giochiamo: “Che sensazioni proviamo? Quale ci piace di più?”. Qualche bambino potrebbe non avere il coraggio di giocare nella bacinella “inquinata”, chiediamogli di raccontare che cosa prova.
  • Chiediamo: “Chi sporca il mare secondo voi con questi rifiuti? Se qualcuno venisse a buttare rifiuti nella vostra casa vi piacerebbe?”.
  • Concludiamo che il mare è la casa di molti essere viventi e quindi va rispettato. Proponiamo la lettura di libri adatti ai bambini sull’argomento.


Image | Giunti Scuola

ATTIVITà 5

La danza delle meduse

  • Coinvolgiamo i bambini in un momento musicale e di movimento legato alla tematica del mare e del riciclo.
  • Costruiamo delle meduse con dei sacchetti di plastica (Per fare).
  • Distribuiamo le meduse ai bambini per farle ballare a tempo di musica muovendosi liberamente nello spazio.
  • Possiamo anche realizzare delle meduse di dimensioni più grandi da usare come decorazioni: appendiamole al soffitto e con i bambini facciamo ballare i tentacoli.


Per fare
La medusa ballerina

CHE COSA SERVE

Sacchetti di plastica leggeri, filo.


COME SI FA

  1. Per i tentacoli, ritagliamo delle strisce dai sacchetti e leghiamole tutte insieme da un’estremità.
  2. Facciamo un foro nel lato chiuso di un sacchetto, inseriamo i tentacoli dal lato in cui sono legati e sigilliamo bene.
  3. Gonfiamo con l’aria il sacchetto e chiudiamo con il filo lasciandolo lungo per appendere la medusa o impugnarla per giocare.
  4. Portiamo l’estremità chiusa con il filo verso l’interno, fissiamola e poi sagomiamo il corpo.
Image | Giunti Scuola

ANNI 4-5: I DIFENSORI DEL MARE

Educazione civica: Riflettiamo sulle azioni virtuose per proteggere la natura

ATTIVITà 1

Ti ricordi il mare?

  • Cerchiamo di far entrare i più grandi in sintonia con il mare attraverso un’attività immaginativa/evocativa.
  • Prima di cominciare l’esperienza chiediamo se tutti sono stati al mare almeno una volta. Se necessario, guardiamo insieme dei video, delle immagini e chiediamo agli altri bambini di aiutarci a descriverli.
  • Guidiamo nel portare alla mente esperienze legate al mare. Sistemiamoci in una stanza silenziosa dove possiamo stare con gli occhi chiusi ad ascoltare il suono del mare prodotto con un tamburo del mare (Per fare) o un bastone della pioggia. Proponiamo l’audio con il rumore delle onde e la canzone sul mare.
  • Aiutiamo i bambini a ricordare episodi piacevoli e altri meno belli, per esempio: “Chiudete gli occhi e pensate al mare... Quali colori vi vengono in mente? Quali suoni immaginate di sentire? Quali odori? Quali giochi? Pensate alle cose belle che avete fatto… Vi è mai capitato invece di vedere il mare sporco?”.
  • Apriamo gli occhi e raccontiamo prima i pensieri positivi e poi quelli spiacevoli.


Per fare
Il tamburino marino

CHE COSA SERVE

Scatole di cartone (per esempio quelle della pizza), del riso, spiedino, tappo di sughero, colori, conchiglie.


COME SI FA

  1. Diamo a ogni bambino le immagini di tre abitanti del fondale marino da colorarli a piacere.
  2. Incolliamo gli elementi del disegno sulla scatola e inseriamo del riso all’interno, poi sigilliamola.
  3. Infiliamo lo spiedino nel tappo di sughero per fare il battente.
  4. Possiamo decorare la scatola con conchiglie e nastrini del colore del mare da far ondeggiare quando suoniamo.
Image | Giunti Scuola

ATTIVITà 2

Chi vive nel mare?

  • Chiediamo ai bambini di fare un elenco degli esseri viventi marini che conoscono e di raccontare un elemento che li caratterizza.
  • Cominciamo noi con un esempio: la medusa è molle e trasparente e galleggia nell’acqua; l’alga è gelatinosa, sta ferma sul fondo, è verde; il delfino è grande e lucido, salta e fischia; il riccio punge e sta attaccato agli scogli…
  • Prepariamo in anticipo alcune carte con le immagini degli elementi che i bambini potrebbero citare e, eventualmente, cerchiamo in seguito quelli che mancano. Una selezione di immagini di animali del mare è disponibile online.
  • Riportiamo quanto detto sul retro di ogni carta, plastifichiamole per poterle igienizzare dopo l’uso. Usiamo le carte per fare degli indovinelli sul mare oppure lasciamole a disposizione dei bambini per giocare in autonomia.
  • Proponiamo di scoprire a casa, con l’aiuto dei genitori, altre caratteristiche dei diversi esseri viventi da riportare sulle carte.
  • Terminiamo l’esperienza concludendo che il mare è la casa di tanti animali diversi.


ATTIVITà 3

Difensori del mare

  • Se ne abbiamo la possibilità, guardiamo insieme il video “I pesci di Acquachiara” per parlare dei danni provocati dagli stili di vita sbagliati e dal conseguente mancato rispetto dell’ambiente.
  • La favola racconta la storia dei variopinti pesci di Acquachiara, che un giorno ricevono la sgradita visita di rifiuti e scorie gettati in mare dalla famiglia Lupetti. I pesci variopinti, ormai divenuti sporchi e neri, decidono di convincere la famiglia Lupetti a ripulire il mare di Acquachiara.
  • Proponiamo ai bambini di diventare “difensori del mare”, come i pesci arcobaleno della storia; pensiamo a che cosa ognuno di noi potrebbe fare per salvare il mare.
  • Aiutiamoli a individuare delle azioni virtuose e raccogliamole in un “manuale”.
  • Al termine dell’esperienza regaliamo ai bambini la medaglia di “difensori del mare” da colorare e completare.


ATTIVITà 4

Cantiamo, suoniamo, disegniamo il mare

  • Approfondiamo il tema del mare anche dal punto di vista musicale e creativo.
  • Riprendiamo i tamburi del mare e utilizziamoli per suonare il ritmo di una canzone legata al tema del mare, per esempio: “Nel fondo marino” di Dolores Olioso.
  • Il brano suggerito ha un ritmo ternario, come quello del valzer, che possiamo tradurre verbalmente con “tum-cia-cia” oppure con “1-2-3”, con l’accento forte sul primo battito.
  • Esercitiamoci prima con il battito delle mani, poi trasferiamo il ritmo sullo strumento. I tre animali marini del disegno sul tamburo aiutano i bambini a “contare il tempo”, colpendoli alternativamente.
  • Proponiamo ai più grandi alcune schede per esercitare la grafomotricità.


Per saperne di più
Osserviamo e valutiamo

Durante il percorso osserviamo se il bambino:

  • dimostra sensibilità verso il tema trattato;
  • sperimenta con curiosità;
  • esprime emozioni e racconta vissuti.

Chiediamo: che cosa racconteresti di ciò che abbiamo fatto?

Riflettiamo: siamo riusciti a trasmettere ai bambini l’importanza di tutelare la vita marina?

Scuola dell'infanziaIl sé e l'altroLa conoscenza del mondo - oggetti, fenomeni, viventi

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