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Dei begli studenti
I bambini e le bambine dentro gli spazi della scuola sperimentano una forma particolare di bellezza: essi/e sono belli in quanto impegnati in un bel percorso, nella sfida dell’apprendere e del condividere quanto appreso.
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All’inizio del suo trattatello pedagogico, “Gennariello”, Pier Paolo Pasolini ( Lettere luterane , Einaudi, Torino, 1994) descrive i tratti immaginari del suo Emilio napoletano, il ragazzino al quale farà da precettore: “Prima di tutto tu sei, e devi essere, molto carino. [...] I tuoi occhi devono essere neri e brillanti, la tua bocca un po’ grossa, il tuo viso abbastanza regolare, i tuoi capelli devono essere corti sulla nuca e dietro le orecchie, mentre no