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La parola a tutti i bambini
Come organizzare un laboratorio linguistico sulla natura per potenziare l’acquisizione dell’italiano nei piccolissimi? Attività e proposte per denominare, descrivere e raccontare a partire dalle esperienze in una scuola dell'infanzia
L’obiettivo che ci siamo proposte come team è quello di offrire più opportunità ai bambini di conquistare parole, giocare con i suoni, riflettere sui significati, scoprire nuove lingue, raccontarsi.
Un laboratorio linguistico non separato dalle attività comuni. Per accompagnare i bambini piccoli in un percorso verso la conquista della lingua italiana è indispensabile creare contesti motivanti e ludici, dare un senso alle attività proposte e creare un legame con la progettazione annuale.
Il laboratorio narrativo è presentato alle famiglie ogni anno, ha una cadenza settimanale ed è rivolto a tutte le fasce d’età. Si svolge durante le ore centrali della mattinata per permettere alla maggior parte dei bambini di partecipare e sfruttare la compresenza delle insegnanti. La biblioteca scolastica è stata allestita come spazio per ascoltare, raccontare e confrontarsi.
I bambini sono divisi in piccoli gruppi omogenei per età, ma non per competenza linguistica. Partecipano bambini italiani e stranieri con diversi livelli d’interlingua e le attività proposte sono calibrate affinché tutti siano in grado di partecipare attivamente. I primi mesi dell’anno scolastico sono dedicati ad osservare i bambini in base ad alcuni parametri linguistici come la: fluenza, la ricchezza lessicale, la correttezza della forma.
Proposte per ascoltare, capire, dire
Il laboratorio linguistico settimanale ha l’obiettivo di far parlare di più i bambini, per fare questo proponiamo diverse attività: la narrazione e l’ascolto, la descrizione di immagini, la ricerca di nuove parole, la conversazione e lo scambio.
Cerchiamo di abituare i bambini ad ascoltare storie e narrazioni . Abbiamo scelto storie legate allo “sfondo integratore dell’anno” e utilizziamo oggetti facilitatori, come immagini, marionette, burattini, per renderle più immediate e comprensibili per chi ha iniziato da poco a comprendere l’italiano.
Per una migliore comprensione, cerchiamo di stimolare i bambini nell’individuare le sequenze delle storie, i personaggi principali, gli ambienti, gli oggetti….
Molte attività sono pensate per arricchire il lessico: si propongono esercizi come denominare oggetti, luoghi, persone, creare delle semplici definizioni, ricordare modi di dire riferiti a un oggetto, costruire famiglie di parole, trovare sinonimi o contrari, parole vicine o lontane.
Abituare i bambini a descrivere è un esercizio che va fatto con costanza e ripetizione, per questo utilizziamo delle immagini che sono pensate per sollecitare i bambini in questo esercizio. Le figure sono riferite ad ambienti e contengono oggetti di diverso colore e grandezza per promuovere l’utilizzo degli aggettivi. I bambini descrivono quello che vedono, costruiscono brevi enunciati, si sforzano di concordare il gruppo nominale per genere e numero.
Infine raccontare storie partendo da immagini. Utilizziamo spesso i silent-book per stimolare la capacità di leggere le immagini e narrare una storia in base ad uno stimolo visivo. E poi si costruiscono carte per creare storie con: personaggi (protagonista, antagonista), ambienti, strumenti di vario tipo; i bambini combinano le immagini per creare nuove trame.
E infine proponiamo di ri-raccontare una storia ascoltata o vista in un’animazione. I bambini si divertono a diventare i protagonisti di semplici drammatizzazioni che realizziamo in classe per i compagni.
Lo “sfondo integratore”, sollecitatore di racconti
Nella nostra scuola tutti gli anni scegliamo un tema che è utilizzato come “ sfondo integratore” della progettazione annuale. Questa scelta parte dalla volontà di creare un legame tra i vari laboratori, oltre che tra le insegnanti della scuola. Si cerca di offrire esperienze diverse ai bambini che non siano frammentarie. In questa prospettiva per noi lo “sfondo integratore” è l’occasione per creare una situazione motivante, uno strumento per creare continuità tra le diverse attività didattiche e metodologie.
Abbiamo scelto come “sfondo integratore” il tema “Gli elementi della natura aria, terra, fuoco, acqua” . Quest’ argomento ci permette di sfruttare gli ambienti esterni della scuola ( giardino e orto ) e svolgere molte attività di esplorazione, scoperta, manipolazione, ma anche di verbalizzazione delle esperienze, registrazione delle impressioni, arricchimento lessicale.
Svolgere attività all’aria aperta aiuta i bambini di nazionalità non italiana a integrarsi con il gruppo dei coetanei. Il rapporto diretto con gli elementi naturali semplifica la comprensione , offre occasioni per denominare, descrivere ciò che si sta facendo e comunicare le proprie impressioni. Gli spazi esterni della scuola offrono molte occasioni per “fare insieme” e l’utilizzo di personaggi guida (nel nostro caso i Folletti della natura) contribuisce a creare situazioni motivanti e suggestive.
Le parole della natura
Nel laboratorio linguistico, che abbiamo chiamato “In biblioteca con i quattro elementi della natura”, si rielaborano le esperienze svolte all’esterno.
• Leggiamo storie riferite agli elementi della natura: “La Principessa Aria”, “La cicala e la formica”, “Prometeo e il dono del fuoco”, “il Drago buono”.
• Si affronta il tema dell’utilità e dei pericoli legati ai vari elementi della natura; i bambini raccontano le proprie esperienze e si confrontano facendo emergere tante conoscenze.
• La manipolazione libera e guidata di alcuni elementi naturali è seguita dal racconto individuale e di gruppo delle proprie sensazioni.
• La divisione dei materiali naturali per categorie aiuta a creare nuovi concetti e a utilizzare vocaboli specifici con consapevolezza.
• La costruzione di famiglie di parole per l’aria, la terra, il fuoco, l’acqua, contribuisce ad arricchire il lessico dei bambini.
• La ricerca dei vocaboli che definiscono gli elementi e di parole derivate stimola i bambini a giocare e sperimentare con il lessico.
• I bambini cercano sinonimi e contrari e modi di dire attingendo alle proprie esperienze individuali.
• Le carte per descrivere sono riferite a ogni elemento naturale; i bambini giocando si abituano a descrivere immagini e a partecipare attivamente.
• Ogni elemento naturale è o affiancato a un’immagine e/o quadro rappresentativo di un Paese o di un artista italiano e straniero. In questo modo si cerca di proporre immagini nuove, stili diversi e valorizzare le nazionalità presenti nella scuola.
Una valutazione del laboratorio
In questi due anni, da quando abbiamo introdotto il laboratorio linguistico, abbiamo potuto osservare un significativo arricchimento lessicale . I bambini di madrelingua non italiana hanno appreso tante “parole” e questo ha permesso loro di essere più attivi e intraprendenti nelle conversazioni, in particolare quelle che si riferiscono allo sfondo integratore. Questo nuovo vocabolario legato al “fare” è sfruttato molto spesso anche nel gioco libero e nelle attività grafiche per spiegare quello che hanno disegnato. Alla fine dell’anno abbiamo verificato un’accresciuta capacità di ascolto e comprensione delle storie proposte. Quasi tutti i bambini erano in grado di descrivere le carte a tema con una discreta fluenza ed efficacia.
La presenza di un laboratorio linguistico permanente non preclude l’importanza di svolgere attività di sviluppo linguistico all’interno di ogni sezione con gruppi eterogenei per età. Al contrario, si è cercato di creare delle piccole routine settimanali per dedicare più tempo a parlare, ma soprattutto per permettere a tutti di prendere parola. Il lunedì mattina è dedicato al “racconto della domenica” per stimolare i bambini a fare un racconto di eventi passati e stimolare l’utilizzo dei verbi al passato. Si allestiscono angoli per raccontarsi e per scoprire parole provenienti da altre parti del mondo.
Il laboratorio linguistico risponde alla necessità di svolgere un lavoro più mirato, costruire un percorso graduale e creare un tempo per osservare meglio i progressi dei bambini.