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Come valorizzare il plurilinguismo in classe
Attività da fare in classe per sviluppare la competenza plurilingue
Il Progetto Iris, nel quale le mie azioni si inseriscono, suggerisce traiettorie di azioni a partire dalle lingue di alunne/i delle nostre classi; e invita noi insegnanti a riconnetterci con i nostri saperi, attraverso la scrittura della nostra autobiografia linguistica, una non consueta e intensa occasione di formazione e per me, in particolare, di messa a fuoco del mio bilinguismo (italiano-milanese).
E ora guardo alle lingue madri delle mie alunne e dei miei alunni – tagalog, urdu, bangla, ucraino, russo, rumeno e albanese – come a un serbatoio ricchissimo di sapere e a un tassello decisivo per la loro autostima. Io li invidio, di un’invidia benevola: sono bilingui/trilingui, cioè usano o parlano normalmente e correntemente due o tre diverse lingue e spesso, negli ultimi tempi, discuto quando li sento definire “svantaggiati”. Chi lo pensa, chi li guarda come minus habens, ovvero come coloro che sono poco dotati, elenca di solito una serie di incapacità: non sanno parlare in italiano, non comprendono.
La competenza plurilingue rinvia al repertorio di ogni parlante, composto di risorse acquisite in tutte le lingue conosciute o apprese: lingua madre, lingua seconda, lingue regionali e minoritarie o della migrazione. Ma anche: lingua della poesia, della musica, dell’arte e delle fiabe: lingue che raccontano mondi paralleli, vivi e sollecitanti il sentire, il pensiero, l’immaginario.
Attività in classe per la scoperta del plurilinguismo
Ecco alcune proposte e attività che ho realizzato con i miei alunni.
• Conversazione in cerchio . Chiedere alle bambine e ai bambini quali e quante lingue usano (lingue parlate, lingue studiate, lingue materne proprie o della famiglia, dialetti…). Fare un elenco da tenere ben in vista.
• Mappa delle lingue parlate in famiglia (di Graziella Favaro). Fare scrivere da ciascuno le lingue usate nella comunicazione tra i membri della famiglia. A partire dalle mappe: conversazione sulle lingue che parliamo in famiglia e sull’uso dei dialetti.
• Sette parole in tante lingue. Scelta di alcune parole da scrivere e pronunciare nelle lingue conosciute.
• L’intervista, a coppie. Chiedere che alunne/i si intervistino reciprocamente seguendo una traccia data: quali lingue parli in famiglia? quali lingue conosci? quali tra le lingue che parli ti piace di più e perché? pensando alla tua lingua madre quale immagine ti viene in mente? L’intervistatore riferisce alla classe le informazioni riguardanti il compagno.
• Le lingue rappresentate nel corpo (G. Favaro, Il bilinguismo disegnato ). Disegno/scrittura della propria silhouette: tutti sono invitati a colorare inserendo, nelle varie parti del corpo, le lingue conosciute, amate, che si vorrebbe conoscere, ecc. Far spiegare le motivazioni delle scelte dei colori e delle varie parti del corpo in cui le lingue vengono situate.
• Le parole disegnate. Scelta e disegno di una parola, usando la stilizzazione della forma, riempiendola con la traduzione in varie lingue. (Si può anche utilizzare un programma come WordArt per realizzare la rappresentazione della parola).
• Una metafora per le lingue. Chiedere ad alunne/i con quale metafora grafica vogliono rappresentare il plurilinguismo proprio e della classe. Noi abbiamo scelto la proposta di una compagna: un universo di lingue e lo abbiamo realizzato con carta, cartoncini colorati, gessi.
Per saperne di più
• CARAP. Un Quadro di riferimento per gli Approcci Plurali alle Lingue e alle Culture
• Guida per lo sviluppo e l’attuazione di curricoli per una educazione plurilingue e interculturale