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Le mamme del Trotter

Idee e progetti per coinvolgere le mamme straniere, proporre occasioni di incontro, farle diventare protagoniste di un progetto educativo di inclusione. Un post del comitato genitori "Casa del Sole". 

di Redazione GiuntiScuola11 maggio 20164 minuti di lettura
Le mamme del Trotter | Giunti Scuola

La nostra scuola ha circa il 60% di alunni di cittadinanza non italiana e dietro di loro ci sono le mamme. Molte lavorano fuori casa, ma tante altre no e fanno fatica a inserirsi nella società. Nel parco, all'uscita da scuola, si vedono spesso capannelli di donne che parlano la stessa lingua e si presentano come mondi separati che convivono dentro uno spazio comune.
Negli anni però ci siamo resi conto che il problema non è solo linguistico e così, all'offerta dei corsi di lingua italiana, si sono aggiunte tante iniziative di promozione della socialità e dell'inclusione.

Momenti di incontro per costruire una nuova socialità

Il progetto Paroleingioco dell' Associazione Amici del Parco Trotter invita le mamme nello Spazio di Socialità al casotto del Centro Multiculturale della scuola . Volontarie dell'Associazione accolgono in uno spazio tranquillo donne, anche con figli piccoli, per fare laboratori di sartoria, incontri con la pediatra o con l'avvocato, con la ginecologa o l'alimentarista, fare merenda insieme, scambiarsi ricette e desideri.

Alcune mamme hanno raccontato di aver vissuto, dal loro arrivo in Italia, anni di estrema solitudine prima di trovare nello spazio socialità la via percorribile per consolidare fragilità, timori, senso di inadeguatezza e creare legami, rendersi autonome e ritrovare una dimensione sociale propria dove potersi esprimere.

Sentirsi parte di un gruppo, attivare delle relazioni biunivoche, rende tutto più spontaneo. Al mercato dei vestiti usati e alla merenda di Parcoinfesta , altro progetto dell'Associazione, le mamme che prima partecipavano da utilizzatrici, diventano protagoniste e iniziano a chiedere se “possono” portare qualcosa per contribuire alla merenda.

Quelle stesse mamme le ritroviamo poi nel parco e riconoscersi diventa più facile . Abbiamo qualcosa in comune che ci ha trasformato da conoscenti a “quasi amiche”. Ci si saluta, ci scappa un sorriso ed ecco che vengono con le amiche a preparare 400 panini per la giornata delle Trotteriadi 2016 organizzata dal Comitato Genitori della scuola. Ed ecco che il dialogo interculturale tra donne italiane e straniere diviene più spontaneo.

Tanti libri e un coro

Tra le attività dell'Associazione c'è poi Librotrotter , uno spazio biblioteca per bambini dai 2 agli 11 anni nato con le donazioni librarie delle famiglie del parco.

È un luogo che svolge funzioni di sala lettura e di prestito libri per i bambini della scuola dell’infanzia e della primaria e dove si offrono a questo pubblico di piccoli appassionati di storie, laboratori, presentazioni di libri, incontri con gli autori (spesso, trattasi di genitori della scuola) ma soprattutto letture animate, condotte anche da mamme che offrono le loro risorse creative, in quanto musiciste, attrici, scrittrici ed illustratrici proprio di storie per bambini o linguistiche con letture in lingua originale.

Questo tipo di esperienza è molto positiva perché aiuta a superare le barriere linguistiche e valorizza le differenze. In una scuola come la nostra è energia vitale.

Un altro progetto, che si svolge ormai da alcuni anni tra i muri della scuola, è il Coro Vocididonne , realtà formatasi per volontà delle associazioni Al Qafila e Macramè, dove la maestra Camilla Barbarito trascina questo gruppo variegato di donne di tutte le età e provenienze, in scorribande musicali da tutto il mondo . Trovare un luogo in cui esprimere la propria voce è fonte di benessere.

Nel tempo il progetto si è mosso e ha sempre accolto nuove presenze provenienti da ogni dove; le loro energie vocali si inseriscono come qualcosa di nuovo e arricchente e l'armonia si ricrea e rigenera ogni volta. Questo gruppo ha un'identità cangiante come cangiante è la realtà multiculturale delle donne che ne hanno fatto parte.

Per tutte queste esperienze la parola d'ordine è: v alorizzare le specificità e sostenere l'inclusione in un sistema il più aperto e condiviso possibile, in cui le donne stesse possano essere protagoniste.

In un periodo in cui va di moda innalzare muri, noi continuiamo ostinatamente a costruire ponti.

Comitato Genitori della Casa del Sole

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