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Gli strumenti compensativi: una questione di pari opportunità

A differenza dei loro coetanei, alcuni bambini non sono in grado di ripetere le semplici sequenze di parole e di numeri che si acquisiscono di solito in età precoce. In tal caso non serve insistere con l'inutile e frustrante ripetizione di sequenze, ma è opportuno piuttosto offrire agli allievi in difficoltà quegli strumenti compensativi che rendano per loro piacevole l’esperienza di apprendimento.

di Giacomo Stella28 luglio 20145 minuti di lettura
Gli strumenti compensativi: una questione di pari opportunità | Giunti Scuola

Un adulto sta giocando con una bimba di 20 mesi a costruire una torre e per richiamare la sua attenzione inizia a contare: “Guarda, guarda che bello: uno, due, tre…”. Mentre sorridendo cerca un altro pezzo da aggiungere, la bimba si inserisce nella breve latenza della sequenza verbale e continua "cacco, icche, sei...”. L’adulto ride e incoraggia la bambina a continuare “sette...”, e lei “occio...”. Da quel momento, scoperto che “la bambina sa contare”, si moltiplicheranno le occasioni per