Scuole e culture del mondo

A Parma, un progetto di collaborazione tra Comuni e scuole per l'inclusione e per l’insegnamento dell’italiano L2. A cura di Chiara Dini e Isotta Giubilini

di Redazione GiuntiScuola09 marzo 20199 minuti di lettura
Scuole e culture del mondo | Giunti Scuola
uole e Culture del Mondo” è un progetto con l’obiettivo di creare una rete di servizi per la scolarizzazione e l’integrazione degli alunni stranieri e delle loro famiglie. Oggi coinvolge tutte le scuole del primo ciclo di istruzione del Comune di Parma e di diciassette Comuni della provincia. Il Comune di Parma svolge il ruolo di Comune capofila del progetto e ad esso competono: la programmazione, il coordinamento, il livello scientifico, l’omogeneità dell’intervento, nonché la gestione delle attività realizzate dalla Struttura Operativa Servizi per la Scuola – Settore Servizi Educativi - Assessorato all’Educazione ed Innovazione Tecnologica.

Il progetto ha tra le sue azioni: la mediazione linguistico-culturale, la formazione ai docenti, uno sportello di consulenza a famiglie e docenti (Sportelloscuola. Si veda il video TUTTI A SCUOLA. Spazio per orientare ai servizi scolastico: www.unabellastoria.com ) e la realizzazione di attività didattiche legate all’apprendimento/insegnamento della lingua italiana per studenti non italofoni con la realizzazione di laboratori per principianti e laboratori rivolti ad alunni di livello intermedio dedicati alla lingua per lo studio.

La formazione ai docenti e la realizzazione dei laboratori L2 sono stati accompagnati da un significativo percorso di formazione con il coordinamento scientifico di Stefania Ferrari e tecnico di Liliana Rabboni, che ha coinvolto il gruppo di lavoro dei docenti facilitatori (composto da Giulia Cantini, Francesca Chiari, Chiara Dini, Isotta Giubilini, Gloria Savini, Alessandra Scozzesi, Elena Visconti; team di lavoro a cui si sono aggiunte quest’anno Simona Comi e Rossella Romito).

 

L’importanza di una progettazione condivisa

Integrare gli studenti stranieri e sostenere il loro successo scolastico in L2 necessita di un delicato lavoro di inclusione e significa innanzitutto creare un laboratorio continuativo e condiviso all’interno della scuola. Per questo motivo, il progetto pone la massima attenzione allo sviluppo di attività integrate con il percorso scolastico degli alunni. Ogni intervento didattico è realizzato ponendo la massima cura a:

  • una progettazione condivisa;
  • una comunicazione attenta con e dentro la scuola;
  • una documentazione efficace.

“Scuole e Culture del Mondo” mette a disposizione delle scuole un docente facilitatore qualificato che si relaziona con la figura del referente Area Intercultura di ogni istituto, e, in accordo con questo docente, individua il gruppo di studenti al quale rivolgere il laboratorio e prepara ed organizza laboratori durante l’orario scolastico curricolare.

Un punto essenziale del progetto risulta essere la programmazione condivisa con i docenti dei ragazzi coinvolti, prima e durante l’intervento del facilitatore. Il progetto prevede che l’osservazione delle competenze venga svolta in due fasi: la prima condotta dalla scuola con materiale fornito dal facilitatore, la seconda realizzata dall’insegnante facilitatore stesso. Al termine di ciascuna fase di valutazione, l’insegnante referente e l’insegnante facilitatore condividono con la scuola i risultati dell’osservazione delle competenze linguistiche e informano gli insegnanti di classe durante un incontro apposito in cui si definisce insieme una programmazione iniziale.

Durante lo svolgersi del laboratorio il facilitatore rimane disponibile per colloqui con i singoli insegnanti ed aggiorna costantemente tramite mail il referente sull’andamento del corso e sulle eventuali situazioni da risolvere in corso d’opera. A conclusione del laboratorio viene organizzato un ultimo incontro insieme al referente e ai docenti dei ragazzi coinvolti in cui il facilitatore spiega e consegna la relazione delle attività svolte e la valutazione per ogni singolo alunno. In questo modo il laboratorio diventa a tutti gli effetti un progetto della scuola, le attività che vi si svolgono entrano a far parte del programma di studio dei singoli studenti e sono costantemente condivise con gli insegnanti di classe.

Sempre nell’ottica dello sviluppo di attività integrate, il facilitatore prima dell’avvio di un laboratorio si informa sugli altri corsi previsti dalla scuola e messi in atto dai docenti interni alla struttura scolastica, in modo da coordinarsi costantemente con questi altri interventi e creare un supporto condiviso e completo.

 

Una comunicazione attenta con e dentro la scuola

Un altro aspetto chiave del progetto consiste nell’ organizzazione di efficaci modalità di comunicazione con la scuola . Le prime fasi del progetto richiedono una serie di incontri, alcuni dei quali coinvolgono tutti i referenti dei vari plessi scolastici e il team dei facilitatori insieme. L’avvio di ogni laboratorio viene sempre anticipato da una circolare preparata dal facilitatore e dal referente in cui vengono indicati i ragazzi coinvolti e il calendario del laboratorio in modo che tutti ne siano a conoscenza. Anche durante lo svolgersi del laboratorio (20 ore per i plessi delle primarie e 50 ore per le secondarie) la condivisone del lavoro svolto e del materiale utilizzato è costante, grazie a un quadernone lasciato in sala insegnanti e aggiornato periodicamente dal facilitatore con le programmazioni didattiche, i materiali utilizzati le attività svolte. In questo modo gli insegnanti di classe possono essere costantemente informate di quanto fatto durante il laboratorio e utilizzare le attività per riprenderle e rielaborarle in classe o più semplicemente per coinvolgere lo studente non italofono. Durante lo svolgersi del laboratorio il facilitatore è sempre reperibile tramite mail e a conclusione dell’attività prepara e consegna ai docenti di classe delle schede in cui traccia una relazione del lavoro svolto ed una valutazione per ogni studente.

 

Una documentazione efficace

Durante il laboratorio, il facilitatore raccoglie le attività svolte dagli studenti e, negli anni, grazie a questo materiale, ha organizzato un ’ampia ed approfondita formazione teorica e pratica messa a disposizione dei facilitatori da parte del progetto. Queste attività formative, svolte da Stefania Ferrari, hanno permesso di creare delle pubblicazioni che raccolgono una scelta di azioni, studiate e sperimentate in classe, che rappresentano un utile corpus di percorsi didattici (disponibili in formato cartaceo o scaricabili in pdf) per le scuole e gli insegnanti interessati. Queste pubblicazioni nascono con l’intento di rispondere ai bisogni delle scuole e seguono in parallelo la formazione dei facilitatori del progetto ed il loro lavoro di condivisione e confronto nella preparazione di percorsi didattici. Le prime pubblicazioni sono dedicate infatti allo sviluppo delle abilità di studio in L2, ambito su cui si è focalizzata il primo periodo di formazione dei facilitatori, essendo questi maggiormente pronti e formati nell’insegnamento dell’italiano come lingua di prima comunicazione. L’ultima pubblicazione invece raccoglie materiali per studenti neoarrivati ed è organizzata come un percorso didattico a cui può far riferimento un insegnante della scuola che deve gestire autonomamente un proprio laboratorio interno di italiano L2.

L’obiettivo di queste pubblicazioni è duplice: da un lato servono a documentare e restituire alla scuola le azioni e le buone pratiche messe in atto nell’ambito dell’insegnamento dell’italiano L2 durante i laboratori, dall’altro mettono a disposizione delle scuole materiali e strumenti funzionali per favorire negli studenti non italofoni lo sviluppo delle competenze in italiano L2 e delle abilità di studio.

 

Per saperne di più

Mettiamo a disposizione disponibili sul sito e scaricabili gratuitamente ai seguenti link:

A.S. 2011/2012_ Vado al laboratorio d’Italiano L2. Dal Laboratorio di Italiano L2 alla scuola: istruzioni per l’uso.

http://www.comune.parma.it/servizieducativi/Handlers/Document.ashx?id=459a96d0-f094-48b9-b017-ad88171d4815&tipo=ord

A.S. 2012/2013_ IL facilitatore nella scuola - Istruzioni per l`uso.

http://www.comune.parma.it/servizieducativi/Handlers/Document.ashx?id=a40ef2de-5130-4891-8f8f-a597abd949c2&tipo=ord

http://www.comune.parma.it/servizieducativi/Handlers/Document.ashx?id=ca94eec1-279a-4bd9-bd78-6f4a87fbaf96&tipo=ord

A.S. 2013/2014_ Dal laboratorio di Italiano L2 alla classe. Percorsi didattici per la scuola secondaria di primo grado.

http://www.comune.parma.it/servizieducativi/Handlers/Document.ashx?id=c928ce17-cfa1-4564-98be-425e695c4885&tipo=ord

A.S. 2014/2015_ Dal laboratorio di Italiano L2 alla classe. Percorsi didattici per la scuola secondaria di primo grado.

http://www.comune.parma.it/servizieducativi/Handlers/Document.ashx?id=eb087058-3a15-4989-af7a-115accff21b9&tipo=ord

A.S. 2015/2016_ Dal laboratorio di Italiano L2 alla classe. Percorsi didattici per la scuola secondaria di primo grado.

http://www.comune.parma.it/servizieducativi/Handlers/Document.ashx?id=f651cc09-d978-44f6-b1f5-e69533acdc93&tipo=ord

A.S. 2016/2017 _ Dal laboratorio di Italiano L2 alla classe. Percorsi didattici per la scuola secondaria di primo grado.

http://www.comune.parma.it/servizieducativi/Handlers/Document.ashx?id=3545849e-7e71-40f7-b9ed-87424a0bdb2a&tipo=ord

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