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A Natale: una pace piccola per costruire quella più grande

La convivialità, il racconto, il dono per costruire una pace piccola e quotidiana e fare in modo che il tempo delle feste sia davvero festa per tutti. Di Graziella Favaro

di Redazione GiuntiScuola11 dicembre 20184 minuti di lettura
A Natale: una pace piccola per costruire quella più grande | Giunti Scuola

Abbiamo davvero bisogno di un Natale che sia tempo di riflessione, che ci aiuti a radunare i pensieri, a tenerli insieme con il filo dell’empatia e a illuminarli con la razionalità. Mai come quest’anno, la festa deve essere dedicata all’infanzia per trasmettere ai bambini - a tutti i bambini - speranza, fiducia, racconti, attese.

Natale è una pace piccola

Il tempo delle feste può diventare l’occasione di paziente costruzione di una pace piccola che diventa gesti e parola nella dimensione del quotidiano. Di quella pace piccola, minuscola, ma importante, che da sola  può costruire  quella più grande, giorno dopo giorno, con i segni del rispetto e della conoscenza reciproca. La pace si costruisce a partire dai luoghi quotidiani e condivisi, dai segnali e dai segni di attenzione e cura e la scuola di tutti, aperta e plurale, è luogo di pace per eccellenza. La Filastrocca grande della pace piccola di Bruno Tognolini invita allo scambio e al dialogo e a superare le parole amare e impedire che  si alzino muri e si allarghi il mare.

Parlami, amico

ascolta ciò che dico.

Se non mi parli, il cielo resta tagliato in due

e le parole amare, mie e tue,

poi diventano un mare...

Natale è convivialità

A scuola, per superare le distanze e sollecitare lo scambio, i momenti conviviali sono preziosi e fecondi, perché  “n oi non ci sediamo a tavola per mangiare, ma per mangiare insieme” (Plutarco). Sono le occasioni durante le quali mettere  in comune vissuti e progetti condivisi,  pur nelle differenze di ciascuno. Momenti che danno anche la possibilità di vivificare  tradizioni sedimentate nel tempo. Il presepe, ad esempio, non offende nessuno, raduna nello stupore davanti al miracolo della nascita  i magi e i pastori, i potenti e gli ultimi, la venditrice di uova e il pescivendolo, l’asino e le pecore...  Il rispetto per gli altri non vuol dire togliere, sottrarre ma vuol dire scambiare, includere, far conoscere, lasciando a ciascuno il tempo e la possibilità di risignificare e di ricomporre le esperienze vecchie e nuove dell’incontro.

Un libro per i più piccoli ( Natale polare) racconta, a proposito della convivialità, l’attesa e la festa degli orsi del Polo Nord che incontrano i pinguini del Polo Sud.

Natale è dono

La festa non è tale senza il dono, senza la gratuità e l’attenzione perchè “l ’attenzione – scrive Simone Weil – è la forma più pura e rara di generosità”. Il dono va pensato, cercato o costruito, altrimenti diventa rito imposto e rischia di diventare obbligo e peso.  Una bellissima storia, sempre attuale (Il pacchetto rosso di Linda Wolsgruber e Gino Alberti)  racconta la catena virtuosa generata  da un dono fatto per rompere  il silenzio e la distanza che separa l’uno dall’altro. Non si sa che cosa ci sia dentro il pacchetto, ma il gesto di ricevere e donare apre spiragli di speranza e rompe l’isolamento e la solitudine.

Altri due libri – questa volta per i più grandi – raccontano anch’essi dei doni e del gesto di donare : Un giocattolo per Natale di Gianni Rodari e Cosa l’amore può fare. Una storia di Natale di Louisa May Alcott, con la bellissima traduzione di Vivian Lamarque.

Natale è racconto

A Natale, nei momenti della convivialità e dell’incontro, si intrecciano i racconti e si può lasciare spazio alle parole e alle storie di tutti. Si possono condividere le narrazioni allegre che affondano nel passato e nell’infanzia degli adulti. E si possono evocare e condividere narrazioni collocate in un altrove che non nascondono il dolore, la nostalgia, la lontananza  che si fanno più acuti nei giorni della festa. E che lasciano ai bambini e agli adulti un messaggio importante:

Se non fai, fa’ qualcosa;

se fai qualcosa, fa’ di più;

se fai molto, fa’ meglio.

Messaggio che il video Volunteer your time: Give in to giving ci ripropone in maniera divertente e che vi invitiamo a guardare e a commentare con i bambini.

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