Le parole e i gesti gentili sono contagiosi

Chiedere “come stai?”, dire “grazie”... una giornata a scuola all'insegna della gentilezza insieme ai genitori

di Serena Gaiani13 novembre 20171 minuto di lettura
Le parole e i gesti gentili sono contagiosi | Giunti Scuola
Oggi, lunedì 13 novembre, in occasione della Giornata Mondiale della Gentilezza a scuola abbiamo coinvolto genitori e bambini sottolineando l’importanza dei gesti quotidiani.

Alla scuola dell’Infanzia “B. Pasqualini” di Cavaion V.se (Vr) oggi l’accoglienza in entrata è stata “speciale”: musica di sottofondo e una grande torta che aspettava di essere decorata dai genitori con dei cuori realizzati dai bambini sui quali abbiamo invitato a scrivere parole o gesti considerati di “gentilezza”.

“Tenersi per mano, dire “grazie”, offrire una carezza inaspettata, salutare col cuore e chiedere “come stai?”, regalare un sorriso”: questo il bottino prezioso offertoci dalla comunità dei genitori.
Alcuni si sono commossi e hanno ringraziato per l’opportunità di soffermarsi a riflettere e rendere omaggio ai quei piccoli gesti, atteggiamenti e dichiarati che nella semplice normalità della vita di tutti i giorni possono cambiare le relazioni in profondità.

Ai bambini abbiamo offerto l’attività della mattina con giochi a tema e la lettura del libro “Dolci parole” di Norac, Dubois, ed. Babalibri. La loro straordinaria sensibilità li ha portati a raccontare che la gentilezza si può vivere dicendo “mi dispiace”, “posso starti vicino”, “te lo presto”, “ti aiuto” e semplicemente a volte dicendo… “si”. Ogni sezione ha poi reso visibile i pensieri dei bambini in maniera diversa e originale.

Scuola dell'infanzia

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