“Ho pensato di fabbricarmi da me un bel burattino di legno, ma un burattino meraviglioso…”
C. Collodi, Pinocchio
Siamo una fabbrica dove si costruiscono idee, parole, futuro. Costruiamo libri per la scuola e costruiamo strumenti perché ogni insegnante possa trarre ogni giorno il meglio dal suo lavoro. E perché la scuola resti sempre il luogo più bello dove imparare, crescere, star bene.
Guarda il nostro video.
Il futuro parte dalla storia…
1800
Nel 1841 Alessandro Paggi fonda a Firenze la Libreria Paggi. Crede nella libertà, nel valore della scuola: stampa clandestinamente i testi di letteratura patriottica proibiti dalla censura, riunisce intorno a sé gli autori e gli intellettuali più impegnati nel campo dell’educazione. È a loro che affida i primi sillabari, ma soprattutto l’immensa responsabilità di creare una lingua, una cultura e una scuola nazionali.
È il 1883 e Paggi pubblica una storia avventurosa che parla dell’educazione come unico vero mezzo per diventare uomini e donne liberi. Il protagonista è un burattino, il suo autore si firma C. Collodi: Pinocchio diventerà uno fra i più grandi classici della letteratura di tutti i tempi. E ancora oggi, dopo milioni di pagine date alle stampe, è il libro che più amiamo.
Nel 1889 la libreria editrice Paggi diventa R. Bemporad. Accanto ai libri per la scuola vedono la luce le opere di autori come Giovanni Verga, Luigi Pirandello, Giovanni Papini, Grazia Deledda e molti altri.
1900
Nel 1906 nasce il “Giornalino della domenica”, il prototipo della rivista per ragazzi in Italia. Il fondatore, Vamba, trasmette i suoi ideali patriottici attraverso le avventure di Gian Burrasca: un inno alla libertà e alla vitalità dell’infanzia.
La scuola è sempre al centro delle attività dell'editore: sillabari, libri di lettura, testi di storia e geografia, grammatica e antologie realizzati da autori del calibro di Renato Fucini, Eugenio Cherubini, Aurelio Gotti, Ermenegildo Pistelli.
Nel 1928 il governo fascista stabilisce l’adozione in tutte le scuole del Regno di un testo unico di Stato. Questa decisione, unita alla crisi del 1929, crea gravi problemi economici alla casa editrice. Nel 1934 l'azienda passa sotto il controllo della neonata IRI, che estromette Bemporad dalla gestione della società e affida la direzione generale a Renato Giunti.
Alla fine degli anni '30, in seguito alle leggi razziali, la Bemporad è costretta a rinunciare al suo nome (di chiara origine ebraica) e adotta quello di Marzocco, in onore dell’antico simbolo del comune fiorentino.
La rinascita
1945. Al termine di una lunga crisi la casa editrice riprende la sua attività nel settore della scuola elementare. Gli insegnanti che escono dalle macerie della guerra vogliono ricostruire la scuola e hanno bisogno di sicurezza, supporto e aggiornamento: questo progetto viene affidato a illustri pedagogisti come Giovanni Calò. In questi anni difficili Renato Giunti avvia un processo di risanamento che riporta la casa editrice alla stabilità economica, anche grazie all'acquisizione di varie case editrici: nel 1947 la Giacomo Agnelli, specializzata nell'editoria scolastica, e nel 1949 l'Editrice Universitaria, leader nel campo della psicologia.
Nel 1947 nasce La Vita scolastica, rivista dell’istruzione primaria: un simbolo della rinascita e della fiducia verso il futuro, un punto di riferimento per intere generazioni di insegnanti: lo è ancora oggi, dopo oltre settant'anni.
Nel 1956 Renato Giunti acquisisce l’intera proprietà della casa editrice, che nel 1975 passerà al figlio, Sergio Giunti.
Gli anni Sessanta
Nasce la scuola media unica, si rinforza la scuola elementare: sono anni di rinnovamento e di esplosione del mercato. Il settore scolastico della casa editrice viene affidato all’indimenticabile Guido Petter, che cambierà per sempre il modo di concepire i libri di testo: le pagine sono pensate per i bambini, rispecchiano il modo di apprendere dei piccoli. Il sussidiario di Petter, “Come quando perché”, diventa un classico della didattica.
Gli anni Ottanta
Nel 1985 escono i nuovi programmi per la scuola elementare: si passa dal bambino “tutto sentimento e fantasia” al “bambino della ragione”. La produzione, affidata a Giuseppe Lisciani, segue questa onda: la didattica è ora una scienza. Il cuore dei libri è la parola “laboratorio”, che è anche il titolo di uno dei sussidiari di maggior successo di questi anni. Nasce la rivista Psicologia e scuola, che offre agli insegnanti il meglio della ricerca piscopedagogica.
Gli anni 2000
È il momento delle grandi rivoluzioni tecnologiche, dell’avvento del digitale, dell’innovazione. Giunti Scuola è sempre più impegnata nella formazione degli insegnanti, perché il futuro è questo: grandi convegni sui grandi temi della scuola, incontri, webinar. Nasce la rivista Scuola dell’infanzia e, qualche anno più tardi, Nidi d’infanzia, per sostenere anche gli insegnanti e gli educatori dei più piccoli. Nel 2018 al marchio Giunti Scuola si affianca anche la mission: Star bene a scuola. Perché in ognuno dei nostri progetti sia sempre chiarissimo dove stiamo andando, e perché.
2020
Nasce il nuovo spazio web giuntiscuola.it, con il servizio io+. È una sfida senza precedenti nel mondo della scuola italiana: un ambiente unico dove trovare tutti i contenuti, le risorse e gli strumenti per migliorare la vita scolastica e per creare una grande rete di docenti, esperti e autori.