Educare all'interezza

La gentilezza è un gioco da bambini

L'importanza dell'ascolto empatico

Cantare è emozione

Incontri emozionanti

Impariamo a rilassarci

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 Com’è andata oggi a scuola?”. È un tipico benvenuto al rientro a casa che fin dai primi anni della primaria molti ragazzi e ragazze si sentono rivolgere. Ci si aspettano risposte come: “Mi ha interrogato e ho
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 un bel voto”. Tipicamente, invece, spess
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Com’è andata oggi a scuola?”. È un tipico benvenuto al rientro a casa che fin dai primi anni della primaria molti ragazzi e ragazze si sentono rivolgere. Ci si aspettano risposte come: “Mi ha interrogato e ho preso un bel voto”. Tipicamente, invece, spesso la reazione è qualcosa del tipo: “Il solito” oppure “Cosa mi hai preparato oggi di buono?”, come a sviare il discorso, a non volerne parlare. Ci sono alternative? Certamente!
Un’opzione molto semplice e praticabile che potrebbe tenere aperta la conversazione, anziché “chiuderla” sui risultati, sarebbe chiedere “Come stai oggi?” o anche, magari non proprio nel momento in cui il ragazzo o la ragazza varca la soglia, ma più tardi o nel fine settimana: “Cosa state facendo in… geografia, matematica ecc.?”. Espressioni di questo tipo denotano empatia e cioè lo sforzo di capire come l’altro si sente, quali emozioni prova e che atteggiamenti assume nei confronti della realtà che sta vivendo.


Tenere aperto il dialogo

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