Potenziare la lingua dello studio

Nel mare ci sono i coccodrilli

La parola a tutti i bambini

Adottare una prospettiva plurilingue pu&ograve; essere una strada altamente inclusiva, specialmente in classi con una elevata presenza di studenti bilingui emergenti. &Egrave; il caso, per esempio, della scuola dell&rsquo;infanzia di Urgnano (BG), che in sinergia con l&rsquo;ottimo servizio di mediazione della cooperativa Ruah, supportato dal Comune di Urgnano, e con il progetto L&rsquo;AltRoparlante (Universit&agrave; per Stranieri di Siena) durante questo anno scolastico ha progettato l&rsquo;intera didattica applicandovi una &ldquo;lente plurilingue&rdquo;.

Dopo alcuni momenti di formazione con docenti e genitori, durante le programmazioni ordinarie gli insegnanti hanno scelto due linee di azione per dare spazio alle lingue di origine dei bambini: uno sfondo integratore basato sulla narrazione e le routine educative di stampo lessicale.

Le docenti hanno scelto come testo di riferimento il libro illustrato I cinque malfatti di Beatrice Alemagna, che parla di alterit&agrave; e accettazione della propria e altrui &ldquo;diversit&agrave;&rdquo; in modo profondo e simbolico, ma adatto all&rsquo;et&agrave; dei bambini. Il testo &egrave; stato affrontato a pi&ugrave; riprese, tramite letture da parte di mediatrici e genitori, attivit&agrave; lessicali plurilingui, ma anche manipolazioni artistiche e giochi psico-motori.

In questo video, per esempio, sono state raccolte le varie letture dei genitori in abbinamento alle restituzioni grafiche da parte dei bambini: <a href="https://youtu.be/CGcCm_sD19U">https://youtu.be/CGcCm_sD19U</a>.

l percorso narrativo, inoltre, si &egrave; esteso successivamente anche ad altri testi, a seconda delle tappe della programmazione didattica.

Parallelamente, l&rsquo;ambiente delle classi si &egrave; arricchito di elementi plurilingui legati alle routine educative, con l&rsquo;introduzione di vari termini in tutte le lingue della classe: giorni della settimana, numeri, colori, oggetti della classe, parti del corpo, etc.

Sono state anche condotte riflessioni esplicite sui diversi sistemi di scrittura, con un approfondimento specifico riguardo la lingua araba e la direzionalit&agrave; di scrittura. Le docenti hanno proposto diverse attivit&agrave; quali il tratteggio, con le dita, delle linee e dei punti che compongono l&#39;alfabeto arabo, la copiatura delle parole nella farina di mais e la scrittura del proprio nome in arabo.

Ringraziamo il comune di Urgnano per il supporto all&rsquo;iniziativa e i mediatori linguistici, che hanno esercitato un ruolo centrale non solo come interpreti per veicolare informazioni rilevanti per le famiglie o raccogliere dati linguistico-educativi e bisogni degli studenti neoarrivati, ma anche come partecipanti attivi nelle attivit&agrave; didattiche. Il maggiore plauso va ovviamente a tutte le docenti che con costanza e nonostante le interruzioni per il Covid stanno conducendo con passione questo percorso per i diritti linguistici dei loro piccoli studenti: Locatelli Claudia (referente del Progetto L&rsquo;AltRoparlante presso la scuola dell&rsquo;infanzia di Urgnano), Gaini Denise, Chiari Elena, Bonfadini Paola, Colzani Claudia, Ferrari Orietta, Bellavite Gemma, Marchina Elisabetta, Maragoni Elisabetta.

Lavora in modalità plurilingue nella fascia 3-6: l’esempio della scuola dell’infanzia di Urgnano (BG)

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