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Lucia e il disturbo di comprensione del testo

Spesso bambine/i con problemi di questa natura presentano problematiche anche di tipo metacognivo: sono poco strategici (leggono tutto allo stesso modo), faticano a monitorare il loro livello di comprensione

di Paola Destro, Claudia Zamperlin12 settembre 20231 minuto di lettura
Lucia e il disturbo di comprensione del testo | Giunti Scuola

In questi ultimi anni la scuola è diventata sempre più sensibile e attenta alle difficolta e ai disturbi dell’apprendimento, tuttavia se le peculiarità di alcuni profili, come ad esempio la dislessia evolutiva caratterizzata da lettura lenta e scorretta, sono facilmente osservabili in classe, è più difficile individuare bambini/e con un disturbo di comprensione del testo e, conseguentemente, fornire loro un supporto mirato.

Attraverso la presentazione del caso di Lucia verrà messo in luce come sia importante per la scuola conoscere i loro specifici bisogni educativi distinguendoli da quelli di altre/i allieve/i.

 

Il caso di Lucia

Lucia è stata valutata presso il nostro Centro alla fine della classe terza (vedi BOX 1).

BOX 1 La valutazione clinica di Lucia

La lettura strumentale, valutata con le prove MT-3-Clinica (Cornoldi, Carretti, 2016), risulta lievemente rallentata (prestazione in richiesta di attenzione RA) ma corretta (prestazione sufficiente PS) mentre la comprensione del testo è significativamente inferiore a quanto ci si attende per la classe frequentata (prestazione che richiede un intervento immediato RII). Una difficoltà importante è emersa anche nella comprensione d’ascolto. Alcune prove di natura linguistica hanno evidenziato delle fragilità nel vocabolario recettivo e nella fluenza semantica. Dal punto di vista delle competenze cognitive generali (QI), il profilo di Lucia si colloca in una fascia media con una disarmonia tra l’intelligenza visuopercettiva che risulta buona, ed è un punto di forza della bambina, e l’intelligenza verbale al limite inferiore di norma.

Fin dalla classe prima primaria gli insegnanti avevano notato che faceva fatica a seguire i ritmi proposti dall’attività didattica, rimaneva un po’ indietro, necessitava di spiegazioni supplementari per comprendere le consegne e terminare le attività. Arrivata in terza la bambina ancora fatica a comprendere le consegne (con ricadute sullo svolgimento dei compiti per casa), e soprattutto i testi. La decodifica non è brillante, tuttavia rimane all’interno di una prestazione sufficiente. Viene anche segnalata, sia dalla famiglia che dalla scuola, una certa distraibilità. I genitori riferiscono che Lucia ha iniziato a parlare lievemente in ritardo ma che tale aspetto poi si è regolarizzato e non è stato necessario nessun approfondimento specialistico.

 

Il disturbo di comprensione

Le ultime Linee Guida sulla gestione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento pubblicate dall’Istituto Superiore di Sanità (Gennaio 2022) hanno riconosciuto il profilo di Disturbo di Comprensione del Testo (DCT). Il disturbo si caratterizza per cadute significative nella lettura a livello di comprensione del testo scritto, non nella decodifica, legate ad esempio alla difficoltà di inferire informazioni non esplicitate nel testo, cogliere il significato profondo del lessico ma anche di alcuni aspetti della comprensione del linguaggio orale. Spesso bambine/i con problemi di questa natura presentano problematiche anche di tipo metacognivo: sono poco strategici (leggono tutto allo stesso modo), faticano a monitorare il loro livello di comprensione (non si rendono conto di passaggi poco chiari o di non capire), difficilmente rileggono il testo o si chiedono alla fine del brano se hanno capito, non sanno valutare il loro grado di comprensione.

Le Linee Guida rifacendosi alla letteratura e ricerca scientifica mettono in luce come il profilo di DCT possa coinvolgere abilità riconducibili al linguaggio orale (ad esempio, comprensione da ascolto, conoscenza del vocabolario, comprensione sintattica e grammaticale) in cui tuttavia le difficoltà riscontrate sono comunque di minore entità rispetto alle problematiche nella comprensione del testo scritto. Come negli altri Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), anche nel profilo di DCT le abilità cognitive si collocano nella norma con punteggi più bassi nell’area verbale rispetto a quella visuospaziale e una debolezza nella memoria di lavoro verbale.

 

Suggerimenti operativi per la scuola

Considerato il quadro emerso, la scuola dovrà considerare le principali fragilità di Lucia, ma anche i punti di forza, e facendo riferimento alle tutele previste dalla normativa vigente potrà elaborare un Piano Didattico Personalizzato (PDP) rispondente alle caratteristiche del profilo della bambina. Le attività, le strategie, le modalità di lavoro suggerite per casi di DCT, come quello di Lucia possono riguardare gli aspetti qui di seguito elencati:

  • far anticipare il contenuto dei testi a partire dai titoli e dalle immagini associate richiamando le conoscenze pregresse;
  • far riconoscere le caratteristiche inizialmente dei testi narrativi e poi di quelli informativi;
  • esplicitare in modo chiaro alla bambina quali sono gli scopi principali per cui si legge, a partire dal fondamentale leggere per capire, al fine di promuovere una riflessione metacognitiva sul compito;
  • sviluppare una riflessione metacognitiva su come sia importante leggere in modo diverso a seconda degli scopi: lettura veloce per farsi un’idea generale del contenuto del testo, leggere in modo lento e attento per capire più a fondo;
  • fare riflettere la bambina su come queste due strategie di lettura le sono utili anche quando studia sul libro di testo;
  • favorire una più profonda conoscenza del vocabolario attraverso associazioni di immagini e parole, sinonimi e contrari, categorizzazione di parole con significato simile;
  • promuovere l’abilità di fare inferenze attraverso materiale di difficoltà graduata.

In classe gli insegnanti dovranno prestare particolare attenzione a valutare che le consegne dei vari esercizi e compiti siano state ben comprese dalla bambina e, in caso contrario, rispiegare con parole più semplici, esempi, immagini esplicative.

L’obiettivo è quello di aiutare la bambina non solo a migliorare le competenze carenti ma anche quello di permettere a Lucia di vivere le richieste scolastiche nel modo più sereno possibile.

 

Per saperne di più

Carretti, B., Zamperlin, C., Destro, P. (2023). Quando comprendere un testo è difficile. Psicologia e Scuola, 14, 53-57.

L’articolo espone in modo chiaro e sintetico le caratteristiche del profilo di DCT e le modalità di intervento.

Cornoldi, C., Colpo, G., Carretti, B. (2017). Prove MT 3-4-5. Kit scuola primaria. Firenze, Giunti EDU.

Il volume propone molte attività per sviluppare in generale le competenze di comprensione del testo in classe.

 

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