La scuola, bene comune da custodire insieme
Il nostro è un parco scolastico. Anzi, una scuola nel parco: un'idea pedagogica bellissima, che però necessita di molta attenzione, partecipazione e investimenti. Una riflessione e un appello del Comitato genitori "Casa del Sole" di Milano.
di · 23 marzo 2016La scuola nel parco, un presidio sociale
Per comprendere appieno la particolare realtà della “Casa del Sole”, bisogna tenere conto di una sua specificità: la funzione di presidio sociale e culturale che la scuola (e le associazioni che operano nel parco) espletano ogni giorno in una zona multietnica e variegata come via Padova.
Per dare l'idea: la scuola del Trotter è frequentata da circa 1.200 studenti di quasi 30 nazionalità diverse , suddivisi in 11 padiglioni distinti, che vanno dalla materna alla secondaria e 2 padiglioni separati per le segreterie. E il parco ha un utilizzo duplice: fino alle 16 è a tutti gli effetti un parco scolastico (e quindi chiuso e riservato unicamente ad alunni e corpo docente), mentre dopo le 16 e nel fine settimana diventa un parco pubblico.
Un avamposto di integrazione
Per le famiglie straniere che arrivano nella zona di via Padova e viale Monza il primo e fondamentale contatto sociale e culturale con la nuova società di cui entrano a far parte è proprio la scuola. Che, per continuare a svolgere efficacemente questo ruolo, deve quotidianamente fare i conti con una serie di problemi.
- Come già evidenziato in un precedente post , è particolarmente grave la mancanza pressoché totale di mediatori culturali e linguistic i, in un contesto dove l'utenza straniera è ormai oltre il 60%. Si sopravvive unicamente con i distacchi per i facilitatori linguistici e grazie alla disponibilità di associazioni esterne che collaborano con la scuola.
- La questione degli spazi per il Polo Start1 , progetto di punta del Settore Educazione, fiore all'occhiello della città, grazie anche all'impegno della docente distaccata e del Progetto Intercultura della nostra scuola, che sconta la cronica mancanza di spazi nel parco insieme ad altre realtà molto attive.
- Una serie di aule speciali, davvero invidiabili (il teatrino, la fattoria didattica, l'auditorium chiesetta, la stanza delle scoperte) che comportano, però, altrettanto speciali problemi di gestione e fruizione.
- La questione sicurezza che attanaglia le energie di tutti i frequentatori del parco e che ha diversi risvolti. Ne segnaliamo alcuni: il personale di custodia, che deve essere adeguato, professionale e dotato di un mansionario noto e idoneo; la responsabilità in orario scolastico di quanto avviene all'interno del parco; il regolamento di utilizzo del parco stesso in orario scolastico; la manutenzione, la vigilanza di aule e padiglioni nelle ore extrascolastiche e di chiusura del parco.
Un bene comune da proteggere insieme
La scuola nel parco (un luogo e un’idea bellissimi) può funzionare solo a determinate condizioni, ovvero deve essere adeguatamente supportata da investimenti pubblic i mirati in termini di risorse e di gestione, e deve essere supportata anche da una partecipazione attiva delle famiglie e dei genitori, in una dialettica di cooperazione e confronto continui con i docenti.
Una buona azione di “protezione” preventiva la svolgono già iniziative come l'utilizzo gratuito di spazi per attività di doposcuola, l'apertura della biblioteca in orario extrascolastico, le traduzioni di comunicazioni e volantini nelle principali lingue utilizzate dall'utenza straniera. Resta però ancora molto da fare per proteggere il verde, per garantire la sicurezza e per fare del parco il luogo di tutti.
Solo se si rispettano questi basilari principi di funzionamento, la scuola del Trotter può svolgere appieno la propria missione: essere il punto di riferimento e il fondamentale strumento di integrazione per le famiglie straniere che vivono nella nostra zona.
Comitato genitori "Casa del Sole"
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