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La scuola, bene comune da custodire insieme
Il nostro è un parco scolastico. Anzi, una scuola nel parco: un'idea pedagogica bellissima, che però necessita di molta attenzione, partecipazione e investimenti. Una riflessione e un appello del Comitato genitori "Casa del Sole" di Milano.
La scuola nel parco, un presidio sociale
Per comprendere appieno la particolare realtà della “Casa del Sole”, bisogna tenere conto di una sua specificità: la funzione di presidio sociale e culturale che la scuola (e le associazioni che operano nel parco) espletano ogni giorno in una zona multietnica e variegata come via Padova.
Per dare l'idea: la scuola del Trotter è frequentata da circa 1.200 studenti di quasi 30 nazionalità diverse , suddivisi in 11 padiglioni distinti, che vanno dalla materna alla secondaria e 2 padiglioni separati per le segreterie. E il parco ha un utilizzo duplice: fino alle 16 è a tutti gli effetti un parco scolastico (e quindi chiuso e riservato unicamente ad alunni e corpo docente), mentre dopo le 16 e nel fine settimana diventa un parco pubblico.
Un avamposto di integrazione
Per le famiglie straniere che arrivano nella zona di via Padova e viale Monza il primo e fondamentale contatto sociale e culturale con la nuova società di cui entrano a far parte è proprio la scuola. Che, per continuare a svolgere efficacemente questo ruolo, deve quotidianamente fare i conti con una serie di problemi.
- Come già evidenziato in un precedente post , è particolarmente grave la mancanza pressoché totale di mediatori culturali e linguistic i, in un contesto dove l'utenza straniera è ormai oltre il 60%. Si sopravvive unicamente con i distacchi per i facilitatori linguistici e grazie alla disponibilità di associazioni esterne che collaborano con la scuola.
- La questione degli spazi per il Polo Start1 , progetto di punta del Settore Educazione, fiore all'occhiello della città, grazie anche all'impegno della docente distaccata e del Progetto Intercultura della nostra scuola, che sconta la cronica mancanza di spazi nel parco insieme ad altre realtà molto attive.
- Una serie di aule speciali, davvero invidiabili (il teatrino, la fattoria didattica, l'auditorium chiesetta, la stanza delle scoperte) che comportano, però, altrettanto speciali problemi di gestione e fruizione.
- La questione sicurezza che attanaglia le energie di tutti i frequentatori del parco e che ha diversi risvolti. Ne segnaliamo alcuni: il personale di custodia, che deve essere adeguato, professionale e dotato di un mansionario noto e idoneo; la responsabilità in orario scolastico di quanto avviene all'interno del parco; il regolamento di utilizzo del parco stesso in orario scolastico; la manutenzione, la vigilanza di aule e padiglioni nelle ore extrascolastiche e di chiusura del parco.
Un bene comune da proteggere insieme
La scuola nel parco (un luogo e un’idea bellissimi) può funzionare solo a determinate condizioni, ovvero deve essere adeguatamente supportata da investimenti pubblic i mirati in termini di risorse e di gestione, e deve essere supportata anche da una partecipazione attiva delle famiglie e dei genitori, in una dialettica di cooperazione e confronto continui con i docenti.
Una buona azione di “protezione” preventiva la svolgono già iniziative come l'utilizzo gratuito di spazi per attività di doposcuola, l'apertura della biblioteca in orario extrascolastico, le traduzioni di comunicazioni e volantini nelle principali lingue utilizzate dall'utenza straniera. Resta però ancora molto da fare per proteggere il verde, per garantire la sicurezza e per fare del parco il luogo di tutti.
Solo se si rispettano questi basilari principi di funzionamento, la scuola del Trotter può svolgere appieno la propria missione: essere il punto di riferimento e il fondamentale strumento di integrazione per le famiglie straniere che vivono nella nostra zona.
Comitato genitori "Casa del Sole"