Il compagno “accogliente”

Una buona pratica, quella del “compagno accogliente”, che si sta facendo strada nelle scuole italiane. Vediamo da vicino come funziona il dispositivo nell’esperienza di una scuola di Milano

di Lorenzo Luatti21 novembre 20133 minuti di lettura
Il compagno “accogliente” | Giunti Scuola
Il dispositivo del “compagno che accoglie” prevede il coinvolgimento di alunni della stessa lingua e nazionalità che affiancano i neo-arrivati per alcuni giorni e in determinati momenti, facendo da guida, raccogliendo le loro domande e i timori e introducendoli in maniera più amichevole nella nuova scuola.

L’Istituto Comprensivo “Rinnovata Pizzigoni” (primaria e secondaria di I grado), dislocato nella zona 8 di Milano e caratterizzato da una significativa presenza di alunni con cittadinanza non italiana, sperimenta da alcuni anni questa figura, con ottimi risultati, come tengono a precisare i docenti direttamente coinvolti.

Perché la presenza del tutor “serve a rassicurare le famiglie, ma anche i ragazzi appena inseriti ai quali servono dei punti di riferimento”.

Il dispositivo

Ecco, in sintesi, come funziona il dispositivo del tutoraggio interno.

Quando una famiglia iscrive il neo-arrivato presso l’Istituto – raccontano le insegnanti –, i genitori e il ragazzo/a hanno un colloquio con la referente interculturale che all’interno della scuola media svolge anche il ruolo di facilitatrice linguistica. La referente conduce il colloquio non da sola, ma con un alunno della scuola della stessa nazionalità del neo-arrivato, ma che è arrivato in Italia da qualche tempo, in modo che questi possa comunicare con il ragazzo anche in lingua madre.

Viene spiegato, sia dalla referente che dal compagno “tutor”, come funziona la scuola; vengono esplorati insieme gli spazi e gli ambienti della scuola e anche la classe in cui si intende inserire il neo-arrivato. “Si tratta di un dispositivo molto semplice – spiega l’insegnante – il tutto avviene in un’ora o due al massimo. Il ragazzo tutor poi s’incarica di aspettare nell’atrio il nuovo arrivato durante i primi giorni e lo accompagna e rassicura molto il bambino nuovo arrivato sul fatto che la scuola è accogliente ; lo aiuta a fare nuove conoscenze. Si ritrovano insieme negli spazi comuni e si ha quindi un sostegno tra pari”. Il neo-arrivato e la sua famiglia hanno la possibilità di fare delle domande alla referente, ma anche al tutor in un contesto più riservato (informazioni pratiche sulla scuola, su come ci si trova, informazioni di tipo organizzativo ed economico….) e libero (la referente li lascia da soli). Il tutor poi riferisce all’insegnante quali sono le paure della famiglia o del nuovo alunno: “da questi dati e da questo primo impatto si imposta il lavoro di accoglienza delle prime settimane, con risultati positivi”.

La figura del tutor

I tutor – individuati tra i ragazzi più maturi – sono quindi figure positive, ben inserite nel contesto scolastico dal punto di vista didattica e della sfera relazionale, che condividono con il nuovo alunno la nazionalità e la lingua . Il tutoraggio ha significative ricadute di tipo formativo e relazionale sia per i “fratelli maggiori” che per i “fratelli minori”. Infatti, “dover spiegare a qualcun altro un contenuto aiuta i tutor a padroneggiare meglio le proprie conoscenze, mentre i neo arrivati si sentono accolti ed esprimono con minor timore le proprie difficoltà”, affermano le docenti. “I ragazzi, stranieri e italiani, ritengono che fare il tutor sia stimolante e la proposta è accolta con entusiasmo”.

Le scuole che hanno impiegato questa figura attribuiscono ai tutor crediti formativi e in parte prevedono una riduzione dei compiti a casa in concomitanza con i loro impegni di tutoraggio.

Quale riconoscimento è previsto al tutor dell’I.C. “R. Pizzigoni”? “L’impegno viene visto come un’opportunità e viene valorizzato dai docenti delle classi nella formulazione del voto di comportamento. È un’assunzione di responsabilità che ha una valenza formativa perché aiuta gli uni e gli altri e perché viene riconosciuta formalmente”. Insomma, una risorsa con ricadute positive per tutti.

 
 
 
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