Cittadinanza e successo scolastico
Alunni con e senza cittadinanza italiana: situazioni scolastiche a confronto.
I dati ISMU (Iniziative e studi sulla multietnicità) raccolti in Alunni con cittadinanza non italiana. Verso l’adolescenza (A.s. 2010/201, Quaderni ISMU n°4 2011) fotografano una situazione scolastica degli alunni senza cittadinanza italiana un po' ancora zoppicante, ma in miglioramento rispetto agli anni scorsi, soprattutto nella scuola primaria. Molto più positiva la condizione degli alunni di seconda generazione.
Ritardo
Analizzando i dati per livello di scuola e comparando italiani e non, il ritardo fra gli alunni con cittadinanza non italiana è sempre più elevato rispetto ai loro compagni italiani . Gli alunni con cittadinanza non italiana in ritardo sono il 18,2% nella scuola primaria, il 47,9% nella scuola secondaria di primo grado e il 70,6% nella scuola secondaria di secondo grado. Si deve comunque rilevare che la situazione di regolarità sta migliorando, fenomeno probabilmente connesso anche con il maggior numero di bambini nati qui e che in Italia cominciano il loro itinerario scolastico […]
Nella scuola primaria quasi 1 su 10 alunni con cittadinanza non italiana è in ritardo
e arriva a esserlo più di un quarto in classe quinta, mentre la percentuale fra gli italiani si aggira sul 2%.
Nella scuola secondaria di primo grado il ritardo è consistente fino dalla prima
, giungendo a interessare oltre la metà degli studenti in terza (erano il 60,5% nell’a.s. 2005/06), mentre fra gli italiani raggiunge al massimo il 9,9% in terza.
Nella scuola secondaria di secondo grado il ritardo ruota attorno al 70% degli alunni di cittadinanza non italiana
, mentre fra gli italiani, pur diventando consistente, si aggira tra il 20 e il 30% nei diversi anni […]
Promozione
I dati statistici complessivi registrano la persistenza di un divario significativo nei tassi di promozione tra alunni di cittadinanza italiana e alunni di cittadinanza non italiana , più basso e in calo negli anni a livello di scuola primaria e, invece, pesante e in crescita a livello di scuola secondaria di secondo grado, dove la percentuale di non promossi fra i non italiani, pur in leggero calo, nell’a.s. 2009/10 rimane il 30%, circa il doppio del tasso registrato fra gli italiani.
A livello di scuola primaria, la differenza fra italiani e non è mediamente del 3,3%
, con una punta del 4,8% in prima e con lievi differenze di genere a favore delle femmine.
A livello di scuola secondaria di primo grado la differenza complessiva sale all’8,2%
, con una punta di 10,1% in prima e con un incremento delle differenze di genere.
A livello di scuola secondaria di secondo grado, la differenza complessiva sale al 15,3%
, con tassi di promozione in prima fra i non italiani che si fermano al 62,5% e con
marcate differenze di genere a favore delle femmine
, leggermente più forti tra gli studenti con cittadinanza non italiana.
Prove INVALSI
Grazie all'attività dell’INVALSI, a livello nazionale abbiamo a disposizione significative informazioni sui livelli di apprendimento degli studenti, anche differenziati per cittadinanza e con la distinzione tra immigrati di prima e di seconda generazione (che sono nati in Italia o che qui hanno frequentato tutte le scuole).
Per quanto riguarda la prova di italiano , vanno rilevate le significative variazioni territoriali che interessano gli studenti di tutte le cittadinanze, con risultati mediamente superiori nel Nord Ovest, Nord Est e Centro, proprio nelle regioni in cui la percentuale di presenza di alunni con cittadinanza non italiana è più elevata .
Sempre nelle tre Circoscrizioni di Centro e Nord, la distanza tra italiani e studenti di cittadinanza non italiana rimane comunque alta, riducendosi nei passaggi all’interno di ogni ordine di scuola, ed
è molto chiara la distanza tra studenti di prima e seconda generazione. Questi ultimi riportano quasi sempre risultati superiori ai primi di più di 5 punti percentuali.