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Benessere in classe

Come incrementare il benessere degli studenti? Tre proposte

di Sara Magenes20 gennaio 20226 minuti di lettura
Benessere in classe | Giunti Scuola
Image | Giunti Scuola

Il concetto di benessere è semplice e complesso nello stesso tempo, chiaro e sfuggente. È un concetto dinamico e multidimensionale che dipende da una molteplicità di fattori: fisiologici, psicologici, sociali, culturali ed emotivi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) indica che la salute di un individuo sia da intendersi come “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie o infermità”, ma come un continuum che va dalla sofferenza al benessere.
Il ruolo della scuola nella promozione del benessere è a dir poco essenziale. Infatti la scuola, con la famiglia, è il prin- cipale scenario coinvolto nella costruzione di competenze e nella promozione di relazioni sociali poiché gli studenti vi trascorrono la maggior parte del loro tempo. All’interno dell’ambiente scolastico lo studente apprende e consolida abilità che potrà adoperare in contesti di vita in generale.
Come si può allora incrementare il benessere degli studenti a scuola?


1. Mindfulness

L’obiettivo è sviluppare negli studenti una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni e relazioni nel qui e ora. Alcuni esercizi migliorano la concentrazione, la gestione degli impulsi, l’autostima e l’empatia nei confronti dell’altro e riducono l’ansia da prestazione, lo stress correlato alle valutazioni e al rapporto con gli insegnanti o con i compagni.


Due esercizi di mindfulness

1. Un fiore per conoscersi – L’insegnante dice: “Il fiore di loto nella cultura orientale è molto importante. Questo fiore cresce prevalentemente nel fango, ma una volta sbocciato è bellissimo: per questo rappresenta la seconda possibilità, la rinascita di una persona, la purezza e la spiritualità”.
L’insegnante chiede agli studenti di scrivere il proprio nome in alto sul foglio e di colorare e decorare come preferiscono il fiore di loto. Una volta che tutti hanno terminato, raccoglie le schede e le ridistribuisce a caso nella classe, in modo che ogni studente riceva il fiore di loto del compagno. Ognuno scrive nei petali 5 caratteristiche positive del compagno che ha colorato il fiore e le motivazioni.
“Questo fiore di loto rappresenta un’occasione per conoscersi meglio e valorizzare il vostro compagno. Concludete l’esercizio con un momento di condivisione e riflessione collettiva”.

2. Consapevolezza di classe – L’insegnante divide gli studenti in gruppi da tre/quattro e legge insieme a loro alcune parole scritte su dei cartellini: “Queste parole indicano sentimenti, emozioni, situazioni che si succedono  spesso in classe. Alcune sono positive, come comprensione, rispetto, altre sono negative, come la rabbia”. Chiede a ogni gruppo di realizzare un cartellone dal titolo “Consapevolezza di classe”: gli studenti devono ritagliare e incollare i cartellini con le parole e per ognuna inserire una breve frase o uno slogan che ne riassuma il significato e la loro esperienza (ad esempio: la paura delle verifiche).
Dopo aver appeso i cartelloni, l’insegnante fa notare se alcune esperienze negative risultano essere comuni o simili e fa riflettere su quali strategie si potrebbero attuare per migliorare il clima di classe e il benessere di tutti.

2. Peer Education

È un metodo educativo in base al quale alcuni membri del gruppo vengono responsabilizzati, formati e inseriti nel proprio gruppo di appartenenza per realizzare precise attività di prevenzione.
Le principali finalità del progetto sono promuovere il benessere e la salute mentale, prevenire le condotte a rischio e migliorare il clima scolastico.


3. Educazione alla musica e all’ascolto

Le ricerche mostrano che giochi musicali sul ritmo e sul riconoscimento degli strumenti, affiancati ad esercizi di rilassamento e di respirazione, aiutano a maturare una maggior capacità di ascolto e concentrazione.

Due attività di ascolto consapevole

1. L’insegnante mostra agli studenti gli strumenti musicali che ci siamo procurati e fa sentire il suono di ognuno. Dà la seguente consegna: “Chiudete gli occhi e respirate. Io suonerò ora 4 strumenti musicali. Voi dovrete segnare su un foglio bianco il nome degli strumenti e quante volte li sentite suonare. Per esempio, quante volte avete sentito suonare il triangolo?”.
Propone circa 10 sessioni di ascolto della durata di 30 secondi ciascuna e lascia un paio di minuti tra l’una e l’altra. Al termine, ci si ritrova per un momento di condivisione: risposte diverse possono essere l’occasione per approfondire le ragioni per cui il suono può essere sfuggito. Infine si chiede: “Quali pensieri vi hanno distratto? Quali difficoltà avete avuto durante questa esperienza di ascolto consapevole?”.

2. Si prende posto in un luogo ampio e tranquillo. L’insegnante chiede agli studenti di sdraiarsi o sedersi su un tappetino in una posizione comoda e dice: “Chiudete gli occhi e aprite bene le orecchie. Ascoltate i rumori intorno a voi e provate a capire da dove provengono, se sono forti o leggeri, vicini o lontani: concentratevi sul ticchettio dell’orologio, sul cinguettio degli uccelli, sul respiro del vostro compagno. Esplorate il mondo con il vostro udito. Se vi accorgete che altri pensieri vi distraggono, non vi preoccupate ma cercate di riportare la vostra mente ai suoni”. Dopo circa 5 minuti, distribuisce dei fogli bianchi e con una musica classica di sottofondo dice: “Ora concentrate tutta la vostra attenzione sulla musica. Lasciatevi cullare dalla melodia. Mentre ascoltate, scegliete i colori che volete e muoveteli sul foglio per creare il vostro quadro. Non dovete per forza disegnare, ma seguite il suono e cercate di rappresentare quello che la musica racconta alle vostre orecchie e al vostro cuore”.
Quando la musica finisce, ci si riunisce in cerchio: ognuno mostra il proprio “quadro” ai compagni e condivide le emozioni e le sensazioni provate in questa esperienza di ascolto.


per saperne di più

  • Pellai, A., Rinaldin, V., Tamborini, B. (2001). Educazione tra pari. Manuale teorico-pratico di empowered peer education. Trento: Erickson.
  • Riva, G., Gaggioli, A. (2019). Realtà virtuali. Firenze: Giunti.
  • Seligman, M. E. P. (2011). Flourish: A visionary new understanding of happiness and well-being. Free Press.
  • Morganti A., Bocci F. (2017). Didattica inclusiva nella scuola primaria. Firenze, GiuntiEDU.


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