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Adozione libri di testo per l’anno scolastico 2012/2013

Il MIUR ha pubblicato sul sito istituzionale la circolare n. 18 del 9 febbraio 2012, che detta le indicazioni operative per l’adozione dei libri di testo per l’anno scolastico 2012-2013. Si compie così la regolamentazione della materia contenuta nella circolare n. 16 del 10 febbraio 2009. E si ricorda in particolare che non possono essere più adottati né mantenuti in adozione testi scolastici esclusivamente cartacei.

di Redazione GiuntiScuola20 febbraio 20121 minuto di lettura

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e per l’autonomia scolastica
C.M. N. 18 del 9 febbraio 2012
Oggetto: adozione dei libri di testo per l’anno scolastico 2012-2013 – Indicazioni operative

Dopo aver ribadito che la durata delle adozioni rimane quella prevista dall’articolo 5 del Decreto-legge 137/2008 (quinquennale per la scuola primaria e per sei anni nella scuola secondaria di I e di II grado), la Circolare Ministeriale n. 18 richiama la più rilevante novità per l’a.s. 2012-2013, e cioè l’obbligo di redigere i libri di testo in forma mista (parte cartacea e parte in formato digitale).

In particolare, si ricorda che non possono essere più adottati né mantenuti in adozione testi scolastici esclusivamente cartacei. Ciò comporta

la necessità di sostituire i testi in adozione dall’a.s. 2008-2009 con testi in forma mista , consentendo eventualmente la scelta di un diverso testo che abbia tale forma. I testi in forma mista o interamente digitale già in adozione nel corrente a.s. 2011-2012 devono essere invece mantenuti fino al termine del vincolo pluriennale.

L’adozione dei libri di testo deve essere deliberata dai collegi dei docenti nella seconda decade di maggio, secondo le modalità previste dalla circolare n. 16 del 2009. Va poi pubblicata nell’albo delle scuole nonché sul proprio sito web e su “Scuola in chiaro” , distinguendo i libri tra obbligatori e consigliati e segnalando chiaramente per questi ultimi che l’eventuale acquisto non costituisce un obbligo, ma una libera scelta delle famiglie.

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