Contenuto riservato agli abbonati io+

Educazione interculturale e metodo cooperativo

Dal Convegno "A scuola nessuno è straniero": educazione interculturale e cooperative learning.

di Redazione GiuntiScuola31 gennaio 20123 minuti di lettura
Educazione interculturale e metodo cooperativo | Giunti Scuola

Dal Convegno "A scuola nessuno è straniero" dello scorso 30 settembre proponiamo un estratto dell'intervento di Stefania Lamberti (Università di Verona) sullo sviluppo del curriculum interculturale e sull'importanza del cooperative learning .

In una società sempre più globalizzata e multiculturale è necessario possedere competenze interpersonali capaci di farci vivere le differenze come opportunità di ricchezza. La scuola, in dato contesto, non può esimersi dal pensare a come sia possibile educare al meglio le nuove generazioni.

Precipuamente emerge che i saperi cosiddetti “tradizionali” non possono bastare in quanto non vi è alcuna certezza rispetto al futuro , o meglio, la sola condizione di cui si può essere certi è quella dell’incertezza.
Pertanto, un ripensamento educativo e didattico necessita di definire i punti cardinali di una nuova bussola pedagogica (A. Portera) che trova come sfondo dei quadranti la pedagogia interculturale , la sola proponibile oggi.
Il riconoscimento e il rispetto dell’altro, l’accoglienza, l’incontro, il dialogo, una possibile gestione positiva dei conflitti sono alcuni tra i fattori determinanti della rivoluzione copernicana che l’educazione interculturale auspica.

Dopo alcune riflessioni finalizzate a definire il contesto, presentiamo una proposta educativo-didattica per la scuola primaria che si fonda sugli assunti dichiarati.
Il curricolo, strutturato in tre aree, propone una riflessione/educazione del sé , modalità finalizzate all’interazione responsabile e azioni per lo sviluppo di competenze interculturali.
Inoltre, indaghiamo se l’uso del cooperative learning come metodo didattico-educativo possa essere d’aiuto nella realizzazione di interventi interculturali da proporre in classe e a scuola.
Una riflessione sugli elementi costitutivi del cooperative learning permette di far cogliere in maniera critica in che dimensione tale metodologia possa essere utile per l’educazione interculturale.

Stefania Lamberti: 31 Gennaio 2012 Sesamo didattica interculturale

Aspetti di contesto

I destinatari del progetto sono insegnanti, genitori e alunni/alunne della scuola primaria . Il curricolo in toto non è ancora stato agito, ma la sua elaborazione nasce da altre ricerche coordinate negli scorsi anni dal Gruppo Studio-Ricerca-Formazione Cooperative Learning del Centro Studi Interculturali dell'Università degli Studi di Verona.

Motivazioni e risultati

Il curricolo è strutturato in tre aree : sensibilizzazione; interazione responsabile; verso un nuovo umanesimo.
In ogni area è dichiarata la finalità generale e ogni intervento persegue specifici obiettivi sia cognitivi che socio emotivo-relazionali. Oltre agli interventi da realizzare in classe se ne propone uno che coinvolge tutte le classi di una scuola.
La finalità prioritaria del curricolo è suggerire proposte didattiche per realizzare educazione interculturale da promuovere in classe e da vivere nella scuola intesa come comunità educante.

Per saperne di più

  • S. Lamberti, Apprendimento cooperativo e educazione interculturale. Percorsi e attività per la scuola primaria , Erickson, Trento 2011.

Sul cooperative learning leggi anche l'articolo "L'apprendimento cooperativo" di di Maria Cristina Peccianti.

La presentazione di Stefania Lamberti.

Dove trovi questo contenuto