La scuola che vogliamo

Bozza completa delle Indicazioni nazionali sul I ciclo di istruzione

"Indicazioni" per la scuola che guarda il futuro - Intervista a Mauro Ceruti

Anche per i genitori vale l&#39;invito a non parlare troppo di scuola durante le vacanze. Ma i genitori possono fare qualcosa di pi&ugrave;: evitare di fare gli insegnanti e appropriarsi del mestiere pi&ugrave; difficile al mondo, quello di genitori, appunto. Questo vuol dire condividere esperienze, sensazioni, pensieri, sentimenti con i propri figli, pi&ugrave; che compiti di svolgere.&nbsp;Vuol dire recuperare quegli spazi di relazione che spesso vengono sacrificati durante l&#39;anno. Perdere tempo con i propri figli pu&ograve; essere un&#39;esperienza molto interessante, avendo il coraggio di non proporsi alcuni obiettivo produttivistico, se non lo stare bene insieme.

Anche i docenti dovrebbero svolgere i loro compiti per le vacanze, evitando prima di tutto di fare cose vietate, come leggere la &ldquo;letteratura ministeriale&rdquo;, o libri legati alla scuola (salvo saggi di incommensurabile interesse, meglio se non riguardanti la scuola). Scegliere la lettura di romanzi; oppure andare qualche volta al cinema all&rsquo;aperto, o a teatro, o ad assistere a qualche concerto, o visitare un museo.

Camminare (in montagna o sulla spiaggia) pu&ograve; insegnare molte cose, soprattutto se non si pensa all&rsquo;insegnamento; fare sport (o viaggiare) fa bene tutto l&rsquo;anno, non solo in vacanza.

Molto istruttivo &egrave; inventarsi delle cose per non fare niente, almeno per certi periodi di tempo, compatibilmente con i vari impegni familiari o sociali. Si pu&ograve; cominciare dedicandosi, almeno una volta al giorno, a fare qualcosa che non abbia alcuna utilit&agrave; concreta, ma che sia come un regalo veramente gratuito, senza alcun tornaconto, se non il piacere di farlo. Se si va in vacanza con colleghi, o se ci si trova con colleghi, &egrave; buona cosa evitare di parlare di scuola, magari dandosi una semplice regola di comportamento: se qualcuno parla di scuola versa una determinata somma in un&rsquo;apposita cassa comune; quanto accumulato verr&agrave; utilizzato per le esigenze della compagnia. L&rsquo;ipotesi di fondo di questi &ldquo;compiti&rdquo; estivi &egrave; che l&rsquo;insegnante pu&ograve; diventare ancor pi&ugrave; bravo se si decondiziona.

Docenti: cosa fare e cosa non fare in vacanza

A conclusione dell&rsquo;anno scolastico molti docenti usano assegnare compiti ai bambini per le vacanze estive. In questo contributo vogliamo puntare l&rsquo;attenzione su altri tipi di compiti, forse meno strutturati, ma non per questo meno significativi e importanti ai fini dell&rsquo;apprendimento. Si tratta di alcune indicazioni, o inviti, che non sono direttamente collegati ai risultati scolastici, ma che si basano su un approccio olistico&nbsp; dell&rsquo;&ldquo;apprendimento&rdquo;.

Se i bambini hanno l&rsquo;opportunit&agrave; di trascorrere una vacanza al mare durante l&rsquo;estate i &ldquo;compiti&rdquo; potrebbero essere:

<ul>
	<li>raccogliere conchiglie e osservarne i colori, le dimensioni, le differenze (all&rsquo;uopo vanno bene anche i sassolini);</li>
	<li>scoprire i vari modi di stare in acqua o di muoversi in essa; vedere cosa si nasconde nella sabbia posta nel fondo del mare;</li>
	<li>osservare colori e forme degli scogli (se ve ne sono);</li>
	<li>chiudere gli occhi e sentire tutti i rumori del mare e dell&rsquo;ambiente circostante.</li>
</ul>

Per chi va invece in montagna pu&ograve; essere &ldquo;istruttivo&rdquo;:

<ul>
	<li>osservare il cielo in una notte stellata e provare a individuare forme o disegni immaginari;</li>
	<li>se si attraversa un bosco, sentire i vari odori; o ancora,</li>
	<li>osservare forme e colori dei vari fiori;</li>
	<li>osservare i sassi di montagna, che si prestano ad essere collezionati e paragonati tra loro.</li>
</ul>

Per chi infine rimane in citt&agrave;, un compito interessante &egrave; quello di scoprire i vari modi di giocare da soli o con qualcun altro utilizzando gli spazi di casa o del quartiere; oppure preparare qualche piatto con la supervisione di un adulto; o inventare un gioco di movimento o da tavolo.

Il fascino discreto dei compiti delle vacanze... anche per docenti