Guarda <a href="https://drive.google.com/file/d/19DRAlT455I6LoU57rJwJK7SeoUdAuAva/view?usp=share_link" target="_blank">il video</a> realizzato dall&#39;insegnante sul Signor Congiuntivo.

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E se fossi... il signor Congiuntivo?

COMPETENZA GENERALE E SPECIFICA

✓ Conoscere ed utilizzare la morfologia

✓ Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l&rsquo;interazione comunicativa verbale in vari contesti

PERCORSO

In una classe quinta abbiamo affrontato il modo congiuntivo del verbo. Siamo partiti da un brainstorming, pratica che utilizzo per introdurre tutti gli argomenti, arrivando a conoscere e sperimentare l&rsquo;utilizzo di questa forma verbale, ma riflettendo sul fatto che viene sempre meno usata. A supporto di queste considerazioni, ho fornito ai miei alunni materiale di diverso genere (sia cartaceo che digitale). Con la modalit&agrave; della Flipped, li ho invitati a consultare tale materiale e/o a ricercarne altro e a utilizzare lo stesso per la personificazione del congiuntivo. In definitiva, ciascun alunno/a doveva immaginare di essere il signor o la signora Congiuntivo e scrivere una presentazione di s&eacute; stesso/a. Dopo aver scritto il testo, bisognava memorizzarlo, ricercare costumi/oggetti scenici e metterlo in scena, realizzando un video.

EVIDENZE

L&rsquo;alunno &egrave; capace di:

<ul>
	<li>approfondire e consolidare le conoscenze;</li>
	<li>progettare gli apprendimenti nei diversi passaggi;</li>
	<li>scrivere un testo coerente e coeso;</li>
	<li>superare eventuali blocchi emotivi;</li>
	<li>esercitare la creativit&agrave;.</li>
</ul>

L&rsquo;alunno &egrave; stato coinvolto in maniera olistica puntando allo sviluppo della totalit&agrave; della sua personalit&agrave;. Il suo apprendimento &egrave; stata un&rsquo;esperienza cognitiva (per le complesse operazioni connesse al linguaggio), emotiva (per le forti componenti emozionali) e al tempo stesso pragmatica (perch&eacute; si agisce tramite il linguaggio nella realt&agrave; circostante), divenendo cos&igrave; un&rsquo;esperienza totale. Il medesimo approccio viene utilizzato per argomenti relativi alla Geografia e alla Storia, anche con l&rsquo;utilizzo del cooperative learning.

A titolo esemplificativo, in Geografia, gli alunni divisi in gruppi hanno elaborato rappresentato una situazione &ldquo;tipo&rdquo; tra un tour operator, che cerca di convincere alcuni turisti ad acquistare un determinato viaggio. Ovviamente oggetto del tour erano luoghi affrontati in Geografia. In Storia, per esempio, gli alunni hanno scelto uno dei sette Re di Roma e hanno creato un monologo con il quale descriveva s&eacute; stesso e il suo operato. Le alunne hanno immaginato di essere le mogli che descrivevano il proprio marito.

Da sempre nella scuola si fa teatro e indiscussa &egrave; la sua notevole valenza pedagogica e formativa, supportata, tra l&rsquo;altro, da diverse teorie psicopedagogiche. Dal mio primo anno d&rsquo;insegnamento nella scuola primaria, ossia dal 2001, ho sempre cercato di mettere al servizio della mia professione la competenza in ambito teatrale, che possiedo grazie a un percorso formativo, cominciato fin dalla mia adolescenza e che continuo a praticare nel teatro amatoriale. All&rsquo;inizio si &egrave; trattato di proporre progetti extracurricolari di teatro, come da sempre si verifica in ogni scuola. Negli ultimi anni, mi sono spinta a sperimentare una modalit&agrave; diversa di utilizzo della pratica teatrale nella scuola. Non pi&ugrave; come fine a s&eacute; stessa, finalizzata a mettere in scena da parte degli alunni un testo teatrale, una &ldquo;recita&rdquo; da presentare a un pubblico, ma come metodologia con cui far conseguire obiettivi relativi, in particolare, alla Lingua italiana, alla Storia e alla Geografia, discipline che insegno.

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<h2>Il teatro in classe</h2>

La mia idea ha trovato supporto nella teoria del &quot;Cono dell&rsquo;apprendimento&quot; di Edgar Dale, secondo la quale mediare gli apprendimenti attraverso la drammatizzazione, i giochi di ruolo, le simulazioni di un&rsquo;esperienza reale e l&rsquo;utilizzo dei contenuti disciplinari in azione, sia il miglior modo di apprendere.

Del resto, &egrave; connaturata nei bambini la tendenza alla drammatizzazione, ovvero a un &ldquo;gioco di imitazione&rdquo; in cui il &ldquo;come se&rdquo;, il &ldquo;fare finta&rdquo; trascendono la semplice riproduzione meccanica di una situazione solo osservata, per andarvi oltre, riassumendola e trasformandola. Cos&igrave; ho sperimentato l&#39;efficacia della drammatizzazione, che non solo asseconda il piacere che gli alunni ricevono dal mascherarsi o dall&rsquo;interpretare un personaggio per riflettere su alcuni avvenimenti o protagonisti della storia, della letteratura ecc., ma, in linea con la pedagogia attivistica, si conferisce senso e compiutezza alle discipline apprese a scuola e si mette in pratica l&rsquo;antica massima &ldquo;Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio imparo&rdquo; (Confucio). L&rsquo;alunno, da semplice fruitore, diventa costruttore del sapere, protagonista del proprio processo di apprendimento, che non viene percepito come difficile e noioso, ma accattivante ed entusiasmante.

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<h2>Alcune esperienze</h2>

Cercher&ograve; di riportare alcune esperienze per descrivere come applico questa metodologia nella mia pratica d&#39;insegnamento presso la Scuola Primaria dell&rsquo;Istituto Comprensivo &quot;Angiulli - De Bellis&quot; di Castellana Grotte. A titolo esemplificativo illustro i passaggi di un&#39;esperienza relativa alla Lingua italiana e in particolare al conseguimento di obiettivi relativi alla conoscenza e all&rsquo;utilizzo del modo congiuntivo.

“E se fossi il signor Congiuntivo?” Un’esperienza di teatro e didattica