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I vent’anni di Aulò: dare un nome e cognome ai migranti

Aulò, di Ribka Sibhatu, prima scrittrice migrante per ragazzi, in questo ottobre 2013 compie 20 anni. Apre, subito dopo Io sono Filippino, di Vinicio Ongini, la collana I Mappamondi, che pone al centro l’importanza delle biografie e delle persone che le vivono.

di Redazione GiuntiScuola19 ottobre 20134 minuti di lettura
I vent’anni di Aulò: dare un nome e cognome ai migranti | Giunti Scuola

Sono passati vent’anni dalla prima edizione di Aulò. Canto poesia dall’Eritrea , secondo titolo della collana bilingue I Mappamondi.

Il testo a fronte in tigrino, apriva – dopo il tagalog di Io sono filippino – per la prima volta a lingue non “nobili” i libri per ragazzi in Italia. E solo i libri per ragazzi, con il bel progetto di Carthusia – Storie Sconfinate – hanno compreso e valorizzato le tante lingue madri che iniziavano a popolare il nostro paese.

Incontri fortunati

Era il 1993, Ribka Shibatu – che oggi è riferimento importante della scrittura e della ricerca dei migranti – era appena arrivata da Parigi, dopo un viaggio lungo e tormentato, con la sua bimba di pochi mesi che cambiavamo a turno nella piccolissima sede di San Lorenzo, mentre lei correggeva le ultime bozze. Incontrare Ribka è un’esperienza straordinaria . Tutt’ora – perché non vuole dimenticare la sua cultura (e forse chissà, non diventare così poco ospitale come noi italiani) – quando viene in casa editrice porta sempre del cibo: così si fa nel suo paese quando si va in visita e così vuole continuare a fare.

La scelta di dare voce ai migranti, anche attraverso la loro lingua madre, di far loro raccontare la propria biografia, è stata fatta perché un – allora – maestro elementare, Vinicio Ongini , ci aveva parlato dell’importanza di ponti per i bambini immigrati e i nostri bambini, affinché si conoscessero e potessero costruire insieme un paese , il nostro, in cui lo scambio tra culture e persone diverse desse i suoi frutti. Abbattendo così razzismi e pregiudizi. Partendo dalla scuola. E partendo da persone, con un nome e un cognome. Per contrastare la pericolosità delle generalizzazioni: i marocchini, i rumeni, gli albanesi…

I Mappamondi

Nei brevi estratti tratti dai diversi titoli dei Mappamondi che troverete nel box in alto scoprirete pezzi di vita, che possono essere utilizzati per discutere in classe, per trovare similitudini e differenze nei sentimenti e nelle esperienze delle persone.

Le biografie di Maria De Lourdes Jesus, Annibale Niemen, Fuad Aziz e tutti gli altri , potranno far sentire ai nostri ragazzi (di origine italiana e non) quello che hanno provato i nostri primi migranti, come vivevano nel loro paese di origine, la scelta della partenza, le esperienze in un paese straniero. Sappiamo che soprattutto a questo servono i libri, a farci comprendere vite che potremmo non incontrare mai oppure sì, ma senza la possibilità di capirle a fondo.

Guardando al futuro, in ascolto degli insegnanti

Oggi sono passati vent’anni. Teniamo molto a conoscere di cosa gli insegnanti potrebbero aver bisogno. Se ad esempio non sia più necessario il testo bilingue, oppure se questo continui ad essere importante e possa offrire opportunità per le nuove generazioni.

Nei prossimi blog leggerete di un’altra collana bilingue: Zefiro (dove è presente anche un libro di Ribka Shibatu, Il numero esatto delle stelle ). Non biografie ma racconti tradizionali dei tanti paesi che sono qui. Sia i Mappamondi che Zefiro sono collane in “stand by”, in attesa di rinnovarsi se possibile . Crediamo che strumenti come questi, possano avere ancora importanza per la crescita di cittadini con menti aperte e capaci di accogliere, di incuriosirsi, di apprendere.

Nei prossimi blog leggerete anche di come Sinnos abbia proseguito il suo progetto interculturale attraverso la narrativa e alcuni albi. Per raccontare quello che oggi è un paese dove, nonostante abbiano provato e si ostinino ancora a farlo sembrare pericoloso, tante culture diverse convivono.

Ma intanto vi chiedo: di cosa avrebbe bisogno la scuola per attrezzarsi al meglio sui temi della interculturalità ?


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