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Il mondo a colori

Una storia di solidarietà italiana quasi sconosciuta ma non dimenticata. Un film la racconta e regala molti spunti di riflessione in classe.

di Arturo Ghinelli02 gennaio 20126 minuti di lettura

Quando è iniziato il documentario non avrei mai pensato di piangere per tutti i 60 minuti... Vedere questo filmato mi ha fatto tornare per un attimo nel passato, nei primi anni della mia infanzia... Come i bambini del Sud sono stati accolti dalle famiglie del Nord e hanno avuto un cambiamento nella loro vita, lo stesso è avvenuto per me quando a 13 anni mi sono trasferita in Italia. Ho lasciato i nonni con cui sono cresciuta e tutte le abitudini e alcune delle mie tradizioni. Le condizioni di vita non erano tra le più gravi però quando sono arrivata qui ho visto il mondo a colori, tutto moderno, nuovo... L'emozione che ho provato nel vedere quelle immagini è stata fortissima, mi ha fatto rivivere il passato. Grazie, Rodica.

Così mi ha scritto su Facebook Rodica, una delle studentesse delle superiori che hanno assistito come me alla proiezione del film Pasta nera di Alessandro Piva.
Il film, presentato al Festival di Venezia 2011, racconta una storia dell’Italia degli anni ’50, una storia orale, quasi sconosciuta, fatta della generosità di centinaia di donne del Nord che si impegnarono per salvare dall’abbandono migliaia di bambini del Sud , che era stroncato dagli effetti della guerra e dalla povertà.

Nel dopoguerra parte la rete di solidarietà: settanta bambini vengono ospitati da famiglie di lavoratori del Centro-Nord. Nell’arco di alcuni anni si arriva a ben settantamila bambini ospitati in affidamento temporaneo presso famiglie dell’Emilia Romagna e delle Marche .

Sessant’anni più tardi, Alessandro Piva si è messo sulle tracce dei sopravissuti di quella esperienza riportando alla luce storie dimenticate dei protagonisti di quella storia .

Nel film Pasta nera , i protagonisti ormai nonni ricordano con i loro occhi di bambini questa esperienza inedita e commovente.

Attività per la scuola primaria

Ecco alcune attività che si possono fare con i bambini prendendo come spunto la storia del film, magari mostrando ai bambini il trailer.

Procuriamoci foto di persone, oggetti e città degli anni ’50 e confrontiamole con le foto dei giorni nostri. Stimoliamo una discussione con alcune domande:

  • Ci sono somiglianze e differenze?
  • Quali?
  • I giochi che facevano i bambini di allora erano gli stessi di quelli che fate voi oggi?

Quando i bambini sono arrivati al Nord, gli adulti sceglievano il bambino da portarsi a casa.

  • Conosci bambini che sono stati adottati?
  • Se dovesse succedere a te, di che cosa avresti paura?

Una bambina del Nord confessa che era gelosa del bambino arrivato dal Sud, perché aveva paura che suo padre volesse più bene a lui.

  • Tu hai dei fratelli o sorelle?
  • Sei geloso di loro?
  • Sei stato geloso di qualche altro bambino capitato in casa tua?

Il gioco del "C'ero anch'io"

Il film Pasta nera è un documentario che raccoglie le testimonianze orali di molte persone che hanno vissuto uno stesso fatto accaduto molti anni prima.
Proponiamo dunque un gioco di racconto collaborativo di Beniamino Sidoti.
Mentre un narratore racconta qualcosa, gli ascoltatori lo possono interrompere in qualsiasi momento dicendo: "C'ero anch'io!". Il narratore ribatte: "E che cosa hai visto?" e l'ascoltatore aggiunge tutti i particolari che vuole (rispettando la coerenza del racconto). Quando l'ascoltatore ha finito, il narratore riprende il racconto da dove l'altro si è fermato.

L'idea in più: "In treno"

Con i bambini di classe quinta possiamo proporre un'attività di collegamento con la Matematica . Nel film si dice che si impiegavano 38 ore da Milano a Roma e 14 da Roma a Napoli in treno.

  • Ti sei chiesto come mai?
  • Sei andato spesso in treno?
  • Ti piace di più viaggiare in auto o in treno?
  • Quanto si impiega oggi per andare da Milano a Roma?

Sul sito di Trenitalia individuiamo i tempi di percorrenza da Milano a Roma e i km di distanza tra le due città, poi invitiamo i bambini a trovare la velocità oraria. Facciamo un confronto tra la velocità dei treni di oggi e quelli di allora.

Attività per la scuola secondaria

Ai ragazzi più grandi possiamo tranquillamente far vedere tutto il film e affrontare i numerosi temi che il film propone dalla guerra, alla fame, la povertà, il pregiudizio.

Procuriamoci foto di persone, oggetti e città degli anni ’50 e confrontiamole con le foto dei giorni nostri.

  • Ci sono somiglianze e differenze?
  • Quali?
  • Dopo aver visto il film, pensi che ci siano altre differenze, oltre a quelle che si vedono dalle foto, tra i ragazzi di allora e quelli di oggi?

Tutto il film si basa sulle testimonianze degli ex-bambini e degli adulti di allora che sono sopravvissuti. Sono fonti orali di una storia recente.

  • Tu saresti capace di testimoniare un evento anche "non storico” che hai vissuto tanti anni fa?
  • Hai contatti con gli amici che abitano lontano e che hai conosciuto solo per un breve periodo?
  • Pensi di essere agevolato a tenere questi contatti rispetto agli interpreti di questa storia raccontata dal film?
  • Perché?

Una testimone della storia dice: "Erano due mondi che si incontravano e quando due mondi si incontrano crescono tutti e due".

  • Che cosa ne pensate di questa affermazione?
  • Corrisponde al vostro modo di pensare?

E ora tocca a voi!

Se nella vostra classe ci sono bambini e ragazzi che non sono nati in Italia sarebbe interessante conoscere la loro opinione su questa storia e sui protagonisti che l’hanno raccontata. Ho incontrato una ragazza che, pur provenendo da un altro Paese si è molto immedesimata nelle immagini del film.

Sarei molto felice di conoscere le loro impressioni e le loro storie!

Scrivetemi i loro pensieri e sarò lieto di farli avere al regista del film , che è ansioso di conoscere le opinioni dei giovani sul suo lavoro e sulla storia che ha raccontato!

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