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L’integrazione scolastica è adatta agli allievi con autismo?

L'inclusione scolastica, se correttamente interpretata e praticata, può rappresentare un reale passo in avanti nella costruzione di una scuola delle differenze. Non si tratta tuttavia di includere gli allievi nella classe, ma di rendere inclusivi i contesti, i metodi e gli atteggiamenti per tutti. Se ne parla il 2 aprile a Firenze, nel corso del seminario internazionale "Autismo: educare e prendersi cura, scuola e sanità si incontrano”. 

di Lucio Cottini14 marzo 20143 minuti di lettura
L’integrazione scolastica è adatta agli allievi con autismo? | Giunti Scuola

Da più parti si tende a sostenere che la politica dell’integrazione scolastica , così com’è stata progettata e ampiamente praticata a partire dagli anni '70 del secolo scorso, sia poco congeniale alle esigenze degli allievi con autismo.

L’argomentazione ha sicuramente un fondamento. Infatti, la finalità che ha ispirato tale orientamento, assolutamente legittima e condivisibile, è stata quella di evitare qualsiasi forma di discriminazione per gli allievi con disabilità , assicurando loro l