Il gioco dei bastoncini

La palla di cristallo

La sedia

Comunicare con la musica

Giochi e... desideri

Le emozioni dell’inizio

Il cambiamento del mondo del lavoro ormai in atto sta portando a una crescente domanda di figure esperte in tecnologie: analisti di dati, sviluppatori di software e applicazioni, esperti di social ed e-commerce, esperti di automazione, ingegneri robotici e tanti ruoli in qualit&agrave; di specialisti in machine learning e intelligenza artificiale. Le aziende, di conseguenza, si preparano ad assumere lavoratori in possesso delle competenze per l&rsquo;utilizzo delle nuove tecnologie. Come sottolinea Mitchel Resnick, sviluppatore del linguaggio di programmazione Scratch, quando si diventa fluenti a leggere e scrivere naturalmente non lo si fa solamente per diventare uno scrittore di professione: ma imparare a leggere e scrivere &egrave; utile a tutti. Ed &egrave; la stessa cosa per la programmazione. La maggior parte delle persone non diventer&agrave; un esperto di informatica o un programmatore, ma l&rsquo;abilit&agrave; di pensare in modo creativo, pensare schematicamente, lavorare collaborando con gli altri [&hellip;] sono cose che le persone possono usare, indipendentemente dal lavoro che fanno.

In questo mutato scenario, come pu&ograve; la scuola preparare i nostri bambini, futuri cittadini di domani, ad affrontare la quarta rivoluzione industriale?

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Il coding, un valido alleato

Il coding, cio&egrave; la programmazione informatica, &egrave; una metodologia trasversale della cultura digitale che consente di apprendere a usare in modo critico la tecnologia e la rete. Permette, giocando a programmare, di imparare a usare la logica, sviluppare il pensiero computazionale e risolvere problemi. &Egrave; una materia fondamentale per le nuove generazioni di studenti per alfabetizzarli ai linguaggi delle tecnologie e rappresenta la quarta abilit&agrave; di base, in continuit&agrave; e non in contrapposizione con le abilit&agrave; tradizionali del leggere, scrivere e far di conto.

Attraverso il coding, i bambini possono sviluppare e incrementare competenze preziose per il loro futuro:

<ul>
	<li style="text-align:justify">il pensiero computazionale, cio&egrave; la capacit&agrave; di risolvere problemi in modo logico e sequenziale;</li>
	<li style="text-align:justify">la creativit&agrave;, con la possibilit&agrave; di esprimerla attraverso la progettazione di programmi e di giochi;</li>
	<li style="text-align:justify">le competenze digitali, necessarie per utilizzare la tecnologia in modo sicuro ed efficace;</li>
	<li style="text-align:justify">il lavoro cooperativo, interagire e relazionarsi con gli altri per potenziare competenze comunicative, pensiero critico, la capacit&agrave; di prendere decisioni, di mediare e risolvere conflitti.</li>
</ul>

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Come introdurre il coding?

Per insegnare la programmazione ai pi&ugrave; piccoli &egrave; necessario far s&igrave; che bambine e bambini si divertano durante l&rsquo;apprendimento: approccio ludico, attivit&agrave; semplici, concrete e di facile realizzazione, utilizzo di strumenti intuitivi e alla portata di tutti sono fondamentali per una buona riuscita delle prime esperienze di coding.

Vediamone alcuni esempi.

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1. Coding unplugged

Si tratta di quelle attivit&agrave; che utilizzano strumenti non digitali per introdurre i concetti di informatica e programmazione. Per esempio, possiamo programmare e realizzare un disegno su carta a quadretti:

<ul>
	<li style="text-align:justify">un bambino scrive il programma utilizzando un linguaggio di programmazione simbolico;</li>
	<li style="text-align:justify">poi legge le istruzioni (l&rsquo;algoritmo) a un compagno che, riempiendo di colore piccoli quadrati, realizzer&agrave; un disegno simulando i pixel dello schermo.</li>
</ul>

Anche i giochi da tavolo sono attivit&agrave; unplugged in cui si scrive il programma e si detta l&rsquo;algoritmo di movimento per spostare una pedina sul tabellone. Un esempio di attivit&agrave; &egrave; CodyRoby.

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2. Coding con device

Esistono molteplici piattaforme o siti per sviluppare il pensiero computazionale accessibili da pc o tablet. Il pi&ugrave; noto forse &egrave; Scratch, un ambiente di programmazione completamente grafico. &Egrave; stato ideato per offrire un approccio ludico alla programmazione e consentire di avvicinarsi al coding in modo divertente e creativo. Possiamo creare storie interattive, realizzare giochi, animazioni, creazioni musicali e artistiche, avvicinandosi ai meccanismi che stanno alla base della programmazione in modo del tutto naturale.

Anche Kodable &egrave; un&rsquo;applicazione piuttosto semplice da usare e rappresenta uno strumento utile per iniziare a fare coding utilizzando strumenti informatici: i bambini creano sequenze logiche e algoritmi e ogni volta che dovranno superare nuovi ostacoli svilupperanno capacit&agrave; di problem solving.

Per coinvolgere invece i bambini nel mondo della pixel art, la piattaforma ZaplyCode &egrave; un valido strumento di programmazione visuale facile, creativa e divertente. Nasce con l&rsquo;obiettivo di avvicinare i pi&ugrave; piccoli alle modalit&agrave; di ragionamento logico alla base del coding attraverso percorsi costruiti su immaginazione, elaborazione e creazione.

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Il coding nella robotica educativa

La robotica educativa &egrave; una disciplina che combina l&rsquo;apprendimento del coding con la progettazione e la costruzione di robot. &Egrave; un approccio didattico che pu&ograve; essere utilizzato per sviluppare competenze trasversali, ponendo l&rsquo;alunno al centro del processo educativo come costruttore del proprio apprendimento.

Esistono numerosi robot per la scuola primaria, classificati in base alla complessit&agrave; di montaggio, utilizzo e programmazione. Eccone alcuni esempi.

<ul>
	<li style="text-align:justify">Bee-Bot &egrave; un robot giocattolo a forma di ape molto semplice ed intuitivo. Sul dorso, ci sono quattro tasti freccia che consentono di impartire comandi per farlo muovere. Permette di esplorare l&rsquo;ambiente, aiuta a sviluppare la logica, a contare e ad apprendere le basi dei linguaggi di programmazione, inoltre, favorisce il processo di lateralizzazione.</li>
	<li style="text-align:justify">LittleBits &egrave; un sistema educativo composto da blocchetti magnetici colorati (bit) ciascuno con una funzione elettronica specifica (interruttore, luce, motore). Assemblandoli tra loro, grazie ai magneti, si possono creare circuiti in totale sicurezza. Serve per attivit&agrave; di coding, tinkering, informatica, tecnologia e per allestire atelier creativi e laboratori di artigianato digitale innovativi.</li>
	<li style="text-align:justify">Lego We Do 2.0 &egrave; utile per rendere l&rsquo;apprendimento del coding e delle materie STEM interessante e divertente. Attraverso la costruzione pratica di modelli motorizzati assemblati con i mattoncini LEGO, si crea un chiaro legame tra il mondo virtuale (computer e programmazione) e il mondo fisico (rappresentato dai robot costruiti). Inoltre, &egrave; un valido aiuto per stimolare l&rsquo;acquisizione di una mentalit&agrave; scientifica che porta a interrogarsi sulla realt&agrave;, osservandone i fenomeni, facendo ipotesi e creando delle soluzioni concrete a problemi ispirati dalla vita reale.</li>
</ul>

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Per approfondire, possiamo consultare il materiale che illustra tre modelli didattici innovativi: 
<a href="https://www.giuntiscuola.it/materiali/materiale-omaggio-per-le-cl-4-5-flipped-classroom-apprendimento-cooperativo-e-debate" target="_blank">flipped classroom, apprendimento cooperativo e debate</a>.

Una sfida che arriva dal futuro

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