Una Storia viva

Uno sguardo sulla Geografia

L’Inglese per costruire ponti

Il paesaggio: emozioni geografiche

I paesaggi naturali a colori

La città dal satellite

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 Che cosa si intende per laboratorio di Geografia? Il laboratorio non è un’aula, ma è un modo di lavorare: un’esperienza o attività che permette agli alunni e alle alunne di riflettere e lavorare insieme. Questo vale ancor di più per la Geografia, che può utilizzare i luoghi all’aperto sia come mediatori sia come oggetti stessi dell’attività laboratoriale.
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 Un parco, un bosco, un quartiere, una piazza, un paesaggio esplorabile con una passeggiata sono spazi geografici attraverso i quali un laboratorio basato sui luoghi permette di produrre e condividere conoscenze e competenze utilizzando più canali e modalità di apprendimento e affrontand
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Che cosa si intende per laboratorio di Geografia? Il laboratorio non è un’aula, ma è un modo di lavorare: un’esperienza o attività che permette agli alunni e alle alunne di riflettere e lavorare insieme. Questo vale ancor di più per la Geografia, che può utilizzare i luoghi all’aperto sia come mediatori sia come oggetti stessi dell’attività laboratoriale.
Un parco, un bosco, un quartiere, una piazza, un paesaggio esplorabile con una passeggiata sono spazi geografici attraverso i quali un laboratorio basato sui luoghi permette di produrre e condividere conoscenze e competenze utilizzando più canali e modalità di apprendimento e affrontando situazioni problematiche reali.
Lo spazio geografico include la dimensione dello spazio vissuto, dell’abitazione e dell’edificio scolastico come del quartiere o della città, ampliandosi poi fino a comprendere lo spazio lontano, da conquistare cognitivamente come mappa mentale e organizzatore logico.
 
Cittadinanza attiva e sostenibilità
Questa dimensione della conquista cognitiva dello spazio terrestre porta la Geografia verso i campi della cittadinanza attiva e della sostenibilità. Porta a obiettivi educativi e didattici che spingono a conoscere, a comprendere, a interrogarsi e a prendersi cura del territorio, includendovi la dimensione progettuale che riguarda le competenze per migliorare i luoghi e per attivare capacità di immaginazione e di innovazione ma anche di governo e controllo del cambiamento. Ogni osservazione e descrizione geografica è già implicitamente un progetto di come dovrebbe essere e come dovrebbe diventare un territorio.
Nella prospettiva della cittadinanza, la Geografia porta a fare esperienza della dimensione spaziale come aspetto della costruzione dell’identità personale e sociale. Questa identità, per svilupparsi, necessita della manipolazione diretta e della partecipazione vissuta alla vita sociale nei luoghi in cui si abita e si vive.
Il laboratorio di Geografia è rappresentato quindi dal territorio e dai suoi elementi naturali e umani più rilevanti, visti come valori e come poli di aggregazione della comunità. Questi spazi hanno sia valore locale, per la comunità, sia valore generale, per la loro relazione con contesti più ampi e per la trasferibilità delle problematiche che li riguardano in altri sistemi territoriali.
 

 
Con il laboratorio di Geografia si può fare esperienza della dimensione spaziale come aspetto della costruzione dell’identità personale e sociale
 

Un percorso di ricerca-azione
Il laboratorio di Geografia può quindi essere rappresentato da un percorso di ricerca-azione che porta a identificare e comprendere i valori dei luoghi partendo dalle emozioni e dalla percezione personale per poi dare dei nomi e descrivere queste suggestioni apprendendo i concetti, le categorie e i nomi dei luoghi con cui gli oggetti del territorio sono denominati e controllati linguisticamente.
Questo passaggio è necessario per arrivare ai problemi, alle relazioni e quindi per interpretare lo spazio geografico rilevando punti di forza e criticità, opportunità e problemi, come spazi degradati da recuperare o patrimoni da conservare, curare e valorizzare.
Per una comunità rurale i valori del territorio possono essere rappresentati dai borghi, dalle aree coltivate, dai fiumi, dai boschi e dei parchi naturali oppure da elementi identitari come luoghi della memoria, musei o piazze. In uno spazio urbano avranno un maggiore impatto altri spazi come centri, parchi pubblici, architetture, servizi o particolari strutture dalla funzione aggregativa, economica o culturale.


FAQ 11. Quale differenza c'è tra PEI e PDP? Al bambino con DSA serve un PEI o un PDP? (ed. PLUS)

FAQ 15. La famiglia può chiedere di tenere nascosto il disturbo e applicare solo forme di tutela che non siano visibili o riconoscibili come tali dai compagni? (ed. PLUS)

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