Scuola dell'infanzia di gennaio: Metodologie didattiche innovative

La “scatola azzurra” va alla scuola primaria

Scuola dell'infanzia di gennaio: Esperienze immersive per la scuola dell'infanzia

Saluto e mi presento

In classe: gli oggetti e le azioni a scuola

Comunicare con la musica

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L&rsquo;attivit&agrave; ludica consente agli allievi di socializzare in maniera spontanea con l&rsquo;insieme di norme e valori che regolano la vita all&rsquo;interno della societ&agrave;
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L&rsquo;ambiente scolastico costituisce un luogo nel quale bambine/i e ragazze/i vivono molte esperienze a livello relazionale, emotivo e cognitivo, la scuola &egrave; quindi uno degli ambienti di vita pi&ugrave; importanti per gli individui nell&rsquo;et&agrave; dello sviluppo ed &egrave; il luogo nel quale si costruiscono idee su di s&eacute; e sulle relazioni con gli altri (pari e adulti). Emerge quindi l&rsquo;esigenza di valutare gli aspetti di benessere legati a questo contesto.

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Benessere a scuola

Il benessere scolastico &egrave; il risultato di molte variabili che riguardano un contesto di natura relazionale, quale il sistema-scuola, a partire proprio dall&rsquo;aula, che rappresenta il luogo in cui si crea il benessere, in quanto &ldquo;accoglie tutte le diversit&agrave; e sostiene il pieno sviluppo di ogni alunno&rdquo; (Selleri e Romagnoli, 2019). Gli studenti che si sentono supportati nel loro ambiente scolastico hanno maggiori probabilit&agrave; di avere successo a livello personale e didattico. Sono pi&ugrave; coinvolti nel loro apprendimento, sviluppano relazioni sane con compagne/i e insegnanti e sono meglio preparati ad affrontare sfide e opportunit&agrave; di vita al di fuori della scuola. A livello internazionale, la preoccupazione per il benessere dei bambini e dei giovani si riflette nei report di organizzazioni come l&rsquo;UNICEF e l&rsquo;Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, che monitorano da vicino l&#39;andamento di un numero crescente di Paesi in tutto il mondo e un&rsquo;ampia gamma di indicatori di benessere, tra i quali l&rsquo;innovazione scolastica (OECD, 2006; UNICEF, 2013).

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Innovazione in ambito educativo

Il concetto di innovazione in ambito educativo ha assunto una crescente importanza nel tempo in quanto vissuto come soluzione per una scuola a cui si richiede sempre pi&ugrave; qualit&agrave;, in una societ&agrave; in continuo cambiamento. In una recente ricerca (Mori et al., 2020) i risultati evidenziano un&rsquo;associazione positiva tra il livello di innovazione percepita dagli allievi e la soddisfazione per il funzionamento della scuola. Gli studenti che ottengono alti punteggi su queste dimensioni hanno risultati elevati anche nei test che indagano la soddisfazione per la propria esperienza scolastica e l&rsquo;organizzazione dello studio. La pratica educativa deve tener conto delle opportunit&agrave; offerte dalle nuove tecnologie; infatti, la diffusione delle tecnologie di informazione e di comunicazione &egrave; una grande opportunit&agrave; e pu&ograve; rappresentare la frontiera decisiva per la scuola (Ceciliani, 2019). Oggi &egrave; nettamente migliorata, rispetto agli scorsi anni, la disponibilit&agrave; all&rsquo;interno degli istituti di computer, tablet, Lavagne Interattive Multimediali (LIM) e altri dispositivi digitali, con il relativo miglioramento dei laboratori scolastici. Oltre ai dispositivi di base, gli insegnanti hanno inoltre iniziato a utilizzare software e programmi per incentivare la condivisione delle attivit&agrave; e procedere con verifiche valutate in tempo reale che simulino in un certo senso l&rsquo;aspetto ludico dell&rsquo;attivit&agrave; web e digitale.

Strumenti motivanti

L&rsquo;utilizzo ragionato delle risorse e degli strumenti digitali potenzia, arricchisce e integra l&rsquo;attivit&agrave; didattica, motiva e coinvolge gli studenti, stimola la partecipazione e l&rsquo;apprendimento attivo, contribuisce allo sviluppo delle competenze trasversali. I nuovi metodi di insegnamento risultano ancor pi&ugrave; efficaci se adeguatamente supportati da una tecnologia all&rsquo;avanguardia e accessibile, capace di offrire agli studenti gli strumenti necessari ad affrontare una didattica in continua evoluzione.

L&rsquo;insegnante che trasforma la lezione in una grande e continua attivit&agrave; laboratoriale, di cui &egrave; regista e facilitatore dei processi cognitivi, anche grazie all&rsquo;utilizzo delle ICT (Information and Communication Technologies) aiuter&agrave; gli studenti a riconoscere anche all&rsquo;interno della scuola un approccio all&rsquo;informazione e alla comunicazione a loro gi&agrave; noto, facilitando il processo di apprendimento e favorendo il confronto con attivit&agrave; sempre pi&ugrave; multidisciplinari (D&rsquo;Anna, 2023).

I bambini e i ragazzi di questa generazione usano il computer sia per scopi educativi &ndash; fare i compiti, cercare informazioni o creare contenuti multimediali &ndash; sia per scopi ricreativi &ndash; fare giochi online, guardare film o ascoltare musica. Un PC portatile/tablet &egrave; dunque diventato uno strumento basilare per loro, al pari di libri, diario e astuccio, per realizzare ricerche, avere accesso alle risorse scolastiche, tenersi in contatto con i compagni, realizzare presentazioni e molto altro.

Giochi e tecnologia

In questa prospettiva la relazione tra giochi, tecnologia e nuove forme di alfabetizzazione diventa centrale. L&rsquo;esperienza del gioco facilita il processo d&rsquo;apprendimento del bambino poich&eacute; gli consente di socializzare in maniera spontanea con l&rsquo;insieme di norme e valori che regolano la vita all&rsquo;interno della societ&agrave;. L&rsquo;importanza del gioco &egrave; testimoniata dalla lunga tradizione pedagogica che lega l&rsquo;attivit&agrave; ludica a quella educativa (Sgambelluri, 2015). Il successo della gamification strategy (l&#39;utilizzo di elementi mutuati dai giochi e delle tecniche di creazione di giochi in contesti non ludici) si basa principalmente sull&rsquo;idea che, poich&eacute; i giochi sono di per s&eacute; divertenti, qualsiasi attivit&agrave; che utilizza gli stessi meccanismi dovrebbe, di conseguenza, dimostrarsi coinvolgente. &Egrave; a partire da questo principio che si sono sviluppati nel corso degli ultimi tempi videogame educativi che, sfruttando gli ambienti di gioco, stimolano l&rsquo;apprendimento e il raggiungimento di obiettivi didattico-educativi.

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Apprendimento basato sul gioco

In questo contesto sono nati i serious games (&ldquo;giochi seri&rdquo; che puntano all&#39;educazione tramite il divertimento e il game-based learning (apprendimento basato sul gioco). Quest&rsquo;ultimo &egrave; uno strumento didattico pensato e creato appositamente per raggiungere un obiettivo educativo prefissato sfruttando una logica immersiva. La strategia basata sul gioco sviluppa l&rsquo;empatia tra compagni, portando a una pi&ugrave; forte cooperazione e a un ambiente scolastico pi&ugrave; disteso; il giocatore, in quanto protagonista di questa formazione multidimensionale, sviluppa la proattivit&agrave; ed &egrave; responsabile del suo stesso percorso formativo. Inoltre, il ricorso a situazioni diverse ma assimilabili a quelle che si riscontrano nel contesto scolastico sviluppa il pensiero laterale. Diversi studi (Gray, 2015) sostengono l&rsquo;idea che &ldquo;giocare&rdquo; nel contesto scolastico rappresenti un sostegno, piacevole e stimolante, che sollecita l&rsquo;apprendimento ma richiede, al contempo, il ripensare sia agli spazi sia agli approcci didattici a essi riferiti.

La letteratura scientifica suggerisce che l&rsquo;utilizzo di serious games nel contesto educativo promuove l&rsquo;interazione sociale (Waytz e Gray, 2018) e riduce l&rsquo;isolamento. A tal proposito &egrave; stato provato come lavori collettivi di cooperazione abbiano un&rsquo;efficacia superiore rispetto a quelli individuali, cos&igrave; come processi legati all&rsquo;&ldquo;imparare facendo&rdquo; siano in grado di accelerare il percorso di apprendimento in maniera significativa e in un certo senso divertente per gli studenti. Il gioco inoltre promuove anche aspetti cooperativi e di collaborazione, &egrave; utilizzabile in interventi che utilizzano il cooperative learning o, pi&ugrave; in generale, il lavoro basato sull&#39;interazione tra compagni, che rappresenta un modo per supportare il benessere dei bambini (Tobia e Marzocchi, 2015).

Ceciliani, A. (2019). Spazi e attivit&agrave; per una scuola innovativa. Formazione &amp; insegnamento, 17(2), 115-130.

D&rsquo;Anna, O. (2023). Ambienti innovativi di apprendimento. Media Education e Digital Storytelling nella pratica didattica e nella formazione dei docenti in prospettiva inclusiva. Media Education, 14(1), 103-116.

Gray, P. (2015). Lasciateli giocare. Einaudi: Torino.

Leo, J., Puzio, K. (2016). Flipped instruction in a high school science classroom. Journal of Science Education and Technology, 25, 775-781.

Mori, S., Morini, E., Storai, F. (2020). Cambiare la scuola: l&rsquo;innovazione dal punto di vista degli studenti. IUL Research, 1(1), 37-60.

Nardi, A., Rossi, F., Toci, V. (2020). Le dimensioni dell&rsquo;innovazione: un framework per la valutazione dei processi di innovazione scolastica. IUL Research, 1(1), 144-159.

Nguyen, T. H., Pham, X. L., TU, N. T. T. (2021). The Impact of Design Thinking on Problem Solving and Teamwork Mindset in A Flipped Classroom. Eurasian Journal of Educational Research, 96(96), 30-50.

Selleri, P., Romagnoli, S. (2019). In classe. Costruire e gestire il benessere a scuola (pp. 7-135). Roma: Carocci Editore.

Sgambelluri, R. (2015). Il gioco come strumento di cura educativa: cenni storici e codici pedagogici a confronto. Formazione &amp; insegnamento, 13(2), 73-80.

Tobia, V., Marzocchi, G. M. (2015). Il benessere scolastico: una ricerca su bambini con sviluppo tipico e con bisogni educativi speciali. Dif. App. Didattica Inclusiva, 3, 221-232.

Waytz, A., Gray, K. (2018). Does online technology make us more or less sociable? A preliminary review and call for research. Perspectives on Psychological Science, 13(4), 473-491.

La classe capovolta

L&rsquo;idea fondamentale di scuola innovativa si riferisce a spazi e luoghi per il benessere psicofisico, in cui si possano alternare fasi di lavoro/studio/riposo individuale a fasi di attivit&agrave; di gruppo. Studiare, leggere, confrontarsi, usare strumenti tecnologici e avere accesso alla rete sociale divengono imprescindibili forme di apprendimento informale cui non si pu&ograve; pi&ugrave; rinunciare. Piuttosto interessante &egrave; anche il metodo della Flipped classroom o classe capovolta: grazie a supporti didattici all&rsquo;avanguardia i ragazzi possono seguire la lezione teorica da casa, svolgendo successivamente attivit&agrave; in classe con la collaborazione dell&rsquo;insegnante e dei compagni. La classe capovolta &egrave; un modello didattico innovativo, in cui le attivit&agrave; tradizionalmente condotte in classe (per esempio, la presentazione dei contenuti) diventano attivit&agrave; a casa, e le attivit&agrave; che normalmente costituiscono compiti a casa diventano attivit&agrave; in classe.

Nella classe capovolta, l&rsquo;insegnante aiuta gli studenti invece di limitarsi a fornire informazioni, mentre gli studenti diventano responsabili del proprio processo di apprendimento e possono governare il proprio ritmo di apprendimento. Poich&eacute; il tempo in aula non viene utilizzato per trasmettere conoscenze agli studenti tramite lezioni frontali, l&#39;insegnante &egrave; in grado di interagire con gli studenti attraverso altre attivit&agrave; di apprendimento come discussioni, risoluzione di problemi proposti dagli studenti e attivit&agrave; pratiche. Oggi, il concetto di classe capovolta &egrave; stato implementato in molte discipline diverse (matematica, scienze sociali, discipline umanistiche ecc.) e nelle scuole di tutto il mondo.

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Apprendimento attivo

A differenza dell&rsquo;istruzione tradizionale centrata sull&rsquo;insegnante, le classi capovolte sono incentrate sugli studenti stessi. Pertanto, molti ricercatori concordano sul fatto che le strategie dell&rsquo;apprendimento centrato sullo studente (per esempio, apprendimento attivo, apprendimento collaborativo) possono essere utilizzate pi&ugrave; pienamente nella classe capovolta. In particolare, l&rsquo;apprendimento attivo richiede che gli studenti si impegnino in attivit&agrave; di apprendimento significative e che siano responsabili del proprio apprendimento. I vantaggi dell&rsquo;utilizzo di queste modalit&agrave; di apprendimento sono un miglioramento delle prestazioni di apprendimento, misurate in base a punteggi di test standardizzati e voti, oltre all&rsquo;aumento dei livelli di soddisfazione, coinvolgimento e motivazione degli studenti.

Il contributo pedagogico pi&ugrave; importante della classe capovolta &egrave; la sua flessibilit&agrave; poich&eacute; molte classi capovolte utilizzano materiali online per fornire istruzioni prima di una lezione e gli studenti sono teoricamente in grado di apprendere sempre e ovunque, secondo i propri ritmi. La flessibilit&agrave; &egrave; una delle ragioni principali per cui gli studenti e i docenti hanno riferito di essere soddisfatti del modello.

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Per concludere

In conclusione, una scuola che lascia spazio alla didattica collaborativa e inclusiva, al brainstorming, alla ricerca, all&rsquo;insegnamento tra pari, all&rsquo;uso del gioco, che diviene il riferimento fondamentale per il singolo e per il gruppo, permette di guidare lo studente attraverso processi di ricerca e acquisizione di conoscenze e competenze che implicano tempi e modi diversi di impostare il rapporto docente/studente e di vivere la quotidianit&agrave; a scuola promuovendo un benessere del singolo e del gruppo, che &egrave; direttamente connesso con migliori processi di apprendimento e quindi con prestazioni pi&ugrave; elevate. Infatti, qualit&agrave;, accoglienza, inclusione, auto-efficacia percepita, clima positivo, partecipazione, condivisione, dialogo sono solo alcuni dei termini e delle espressioni con i quali &ldquo;fa rima&rdquo; la parola benessere per allievi e insegnanti.

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Un nuovo spazio di apprendimento inclusivo, multisensoriale e collaborativo &egrave; <a href="https://www.youtube.com/watch?v=wRMqQPscoz8" target="_blank">Miri, l&#39;aula immersiva</a> realizzata da Giunti Scuola e Campu-Store, che unisce le tecnologie pi&ugrave; innovative con contenuti didattici di qualit&agrave; e permette ad alunni e alunne di sviluppare curiosit&agrave; e attenzione, motivandoli a interagire ed esplorare nuovi contesti. Miri &egrave; stata nominata finalista al Bett, il pi&ugrave; importante evento al mondo sulle tecnologie educative, confermandosi cos&igrave; un&#39;eccellenza a livello internazionale.

Un computer particolarmente adatto per i bambini e le bambine della scuola primaria, che possiede tutte le caratteristiche che lo rendono funzionale, affidabile e adatto alle loro esigenze, &egrave; <a href="https://www.giuntiscuola.it/prodotti/lenovo-chromebook-touch-14-con-software-parental-control-astrosafe-1975287171110" target="_blank">Lenovo 14e Chromebook Touch</a>. Dotato delle prestazioni ideali per svolgere le attivit&agrave; didattiche, guardare video, ascoltare audio e usare i libri digitali, ha una tastiera integrata e uno schermo touchscreen per interagire in modo semplice e veloce con tutti i contenuti e inoltre &egrave; dotato di un pacchetto di software per navigare in totale sicurezza.

Innovazione scolastica, benessere e apprendimento

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