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[La soluzione &egrave; 4 &ndash; 3 + 7 = 8].

In questa maniera gli allievi devono comunque compiere delle operazioni aritmetiche, e quindi si esercitano nella loro esecuzione, ma si aggiunge una componente di ricerca, che anche in questo caso evita che il compito sia affrontato in modo meccanico e lo dovrebbe rendere pi&ugrave; interessante, con anche la possibilit&agrave; che emergano capacit&agrave; non rivelate dagli esercizi tradizionali e che sono prerogativa di una diversa tipologia di studenti, per esempio non dei bambini che eccellono in precisione e rapidit&agrave;.

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Vi &egrave; dunque a scuola un&rsquo;ampia gamma di situazioni che possono diventare &ldquo;palestre&rdquo; per stimolare e allenare la creativit&agrave; senza che si richieda di stravolgere la programmazione, di procurarsi materiali particolari o prevedere tempi aggiuntivi. Sta alla creativit&agrave; dell&rsquo;insegnante rendere creativi esercizi, compiti e verifiche. E cos&igrave; anche il docente, al pari degli alunni, pu&ograve; trovare maggio motivazione e, perch&eacute; no, divertimento.

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Perch&eacute; la scuola dovrebbe prendersi cura del pensiero creativo? Vi sono vari motivi che possono giustificare l&rsquo;investimento di tempo e fatica in attivit&agrave; per stimolare la creativit&agrave; degli alunni. In un mondo in costante evoluzione &egrave; essenziale che gli studenti siano in grado di adattarsi a nuove situazioni: lo sviluppo del pensiero creativo li prepara a essere flessibili e aperti a nuove idee e prospettive. Questo &egrave; particolarmente importante, se prolunghiamo lo sguardo sul futuro dei bambini di oggi, per formare individui capaci di affrontare le sfide del mondo in cui vivranno.

Ma gi&agrave; in riferimento alla realt&agrave; in cui i bambini vivono adesso, la creativit&agrave; ha un proprio significato perch&eacute; incoraggia la curiosit&agrave; e l&rsquo;esplorazione: quando gli studenti sviluppano il pensiero creativo diventano pi&ugrave; inclini a scoprire nuovi argomenti e a continuare a imparare al di fuori delle materie scolastiche. Il pensiero creativo aiuta poi gli studenti a sviluppare abilit&agrave; di problem solving &ndash; imparano a pensare fuori dagli schemi e a trovare soluzioni originali per affrontare le sfide &ndash; e capacit&agrave; di comunicazione &ndash; imparano per esempio a presentare le loro idee in modo pi&ugrave; interessante e accattivante.

Non &egrave; da trascurare infine il fatto che, a livello personale, lo sviluppo del pensiero creativo promuove la fiducia in s&eacute; stessi, stimola la capacit&agrave; di esprimere le proprie idee in modo unico e aumenta l&rsquo;autostima nella misura in cui l&rsquo;allievo si scopre in grado di avere una sua particolare prospettiva sulla realt&agrave;, cos&igrave; come a livello sociale la creativit&agrave; incoraggia la diversit&agrave; di pensiero e la valorizzazione delle differenti idee, promuovendo la tolleranza e il rispetto per le opinioni degli altri.

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Come stimolare la creativit&agrave;

Se si &egrave; convinti dell&rsquo;importanza di dedicare spazio al potenziamento della creativit&agrave; a scuola, concretamente come si pu&ograve; operare? Da un lato c&rsquo;&egrave; la possibilit&agrave; di coinvolgere i bambini in training strutturati di attivit&agrave; &ndash; come quelli indicati nei suggerimenti bibliografici in fondo all&rsquo;articolo &ndash; che hanno l&rsquo;obiettivo di sollecitare atteggiamenti e modalit&agrave; di pensiero di tipo creativo. Ma se non si &egrave; nelle condizioni di inserire nella programmazione scolastica dei percorsi di tale genere? Un apporto alla creativit&agrave; pu&ograve; allora essere offerto dando una forma divergente alle attivit&agrave; previste o inserendo in esse momenti in cui si chiede allo studente non di memorizzare, applicare ci&ograve; che ha appreso o seguire delle procedure prestabilite (operazioni comunque importanti nel percorso scolastico), ma di scoprire, inventare, adattare o variare, ossia di attivare la mente per generare qualcosa di nuovo o diverso rispetto all&rsquo;abituale.

Vediamo qualche spunto, magari proprio partendo da attivit&agrave; che sembrano essere agli antipodi della creativit&agrave; perch&eacute; ripetitive, mnemoniche, focalizzate sull&rsquo;esattezza e la precisione.

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Dettati creativi

Il dettato: mentre si pronunciano le frasi che gli studenti devono scrivere sul quaderno, inserire dei &ldquo;buchi&rdquo;, ossia omettere qualche parola, che dovr&agrave; poi essere trovata o inventata dall&rsquo;alunno. Per esempio:

&ldquo;Dalla cima della [lasciate lo spazio per la parola che inserirete voi] 
si poteva vedere tutta la [spazio], 
con le ciminiere delle [spazio] 
da cui si alzava un fumo [spazio]&hellip;&rdquo;.

4&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;3&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;7 = 8

In questo modo non si rinuncia ad allenare e verificare la correttezza ortografica, ma nel contempo ci si accerta che le frasi dettate siano comprese dall&rsquo;alunno (e quindi non si sia attivato solo un processo di decodifica ma anche un&rsquo;elaborazione semantica) e, per quanto riguarda la creativit&agrave;, si innesca un processo di ricerca, che pu&ograve; dare esiti scontati (trovando, nell&rsquo;esempio, rispettivamente le parole montagna, fabbriche, nero a completamento dei &ldquo;buchi&rdquo; nella frase) o invece meno ovvii (torre, campagna, raffinerie, puzzolente) se non addirittura originali perch&eacute; la scena che tipicamente viene in mente &egrave; stravolta e la situazione trasposta in un contesto decisamente inusuale (coffa, marina, navi, intermittente) o perch&eacute; si passa a un mondo esotico o al regno fantasia (palma, foresta, capanne, rosso; torta, tavola, candeline, profumato).

Proprio per indurre gli alunni a imboccare quest&rsquo;ultima direzione di pensiero, si pu&ograve; istruirli a cercare completamenti non banali, che verranno premiati per la loro peculiarit&agrave;. E cos&igrave; con un&rsquo;unica attivit&agrave; si perseguono due obiettivi &ndash; esercizio linguistico e stimolazione cognitiva creativa &ndash; e la motivazione degli studenti a svolgere il dettato dovrebbe essere maggiore perch&eacute; si aggiunge una componente di curiosit&agrave;, e magari anche di divertimento.

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Calcoli creativi

Il calcolo: anzich&eacute; proporre le usuali operazioni (per esempio, 4 + 3 + 7 = ?), fornire i numeri ma non i segni che li collegano, che dovranno essere trovati dagli alunni. Ecco un esempio:

Antonietti, A., Bianchi, M. P., Giorgetti, M. (2022). Storie come. PsyPrint.

Antonietti, A., Giorgetti, M., Pizzingrilli, P. (2011). Io penso creativo. Valutare e potenziare gli aspetti creativi del pensiero. Firenze: Giunti EDU.

Cerioli, L., Antonietti, A. (2023). Sar&ograve; e Sar&agrave;. Training di potenziamento della creativit&agrave; infantile. PsyPrint.

Di Tacchio, S., Antonietti, A. (2019). Io e il Piccolo Principe. Uno strumento per aiutare i bambini a sviluppare curiosit&agrave; e flessibilit&agrave; mentale. Novate Milanese: Fabbrica dei Segni Editore.

La Guzza, A., Pradella, C., Antonietti, A. (2022). Training creativo di lettoscrittura. Attivit&agrave; multisensoriali per l&rsquo;intervento didattico e abilitativo. Trento: Erickson.

Pizzingrilli, P., Valenti, C., Cerioli, L., Antonietti, A. (2022). Creare riflettendo. Training alla flessibilit&agrave; di pensiero per la scuola primaria. PsyPrint.

Creatività nella quotidianità didattica

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