Multicultura

Osservatorio Scuola Primaria • Anteprima novembre 2011

Scuola: sarà trascurata dal nuovo ministro?

La prova scritta per il reclutamento dei docenti di scuola dell&rsquo;infanzia e primaria (la prova era comune) ha dato risultati fuori dal comune. Il test (50 quesiti a risposta multipla) &egrave; stato sostenuto a livello nazionale da 55.676 persone con una percentuale di ammessi dell&rsquo;80,36% (percentuale minima in Basilicata, 69,50%, massima nel Veneto con il 90,36%).

Questi dati possono essere interpretati almeno in due opposti modi:

a) i candidati erano molto preparati e non hanno avuto quindi difficolt&agrave; a superare la prova;

b) il test era poco selettivo (ossia troppo facile), consentendo un agevole superamento a un alto numero di candidati.

Questa situazione anomala pu&ograve; creare dei problemi nella gestione della prossima prova orale:

1. un alto numero di candidati vuol dire un alto numero di commissioni (una sottocommissione ogni 500 candidati, secondo quanto previsto dall&rsquo;art. 404 del TU 297/1994), ma si deve tener conto che di solito non c&rsquo;&egrave; la corsa a fare il commissario di concorso. Anzi. Infatti i commissari non vengono esonerati dal servizio e la retribuzione aggiuntiva per l&rsquo;espletamento di tutte le varie operazioni concorsuali rappresenta pi&ugrave; un insulto alla professionalit&agrave; dei commissari che un premio.

2. La selezione non effettuata nella prova scritta automaticamente slitta sulla prova orale (come avveniva nel passato con prove scritte che &ldquo;scremavano&rdquo; di pi&ugrave;)che diventa quindi la vera prova d&rsquo;esame. A differenza di quella scritta (di carattere generale e comune alla scuola dell&rsquo;infanzia e primaria), la prova orale assumer&agrave; una connotazione pi&ugrave; metodologico-didattica in quanto mira ad accertare in particolare le conoscenze e le competenze del candidato sulla specifica tipologia di posto per la quale partecipa (infanzia o primaria), nonch&eacute; la relativa capacit&agrave; di progettazione didattica efficace - anche con riferimento all&rsquo;uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali, secondo quanto previsto dall&rsquo;Allegato A al DM 206/2023. Detto in altre parole, la concorrenza nella prova orale sar&agrave; molto pi&ugrave; agguerrita.

3. Il carattere didattico e &ldquo;pratico&rdquo; della prova orale (della durata massima di 30 minuti) &egrave; attestato dalla strutturazione stessa della prova (cos&igrave; come previsto dal DM 2576/2023):

- innanzi tutto essa si compone di domande disciplinari, di un test didattico specifico (consistente in una lezione simulata) e della verifica delle capacit&agrave; di comprensione e conversazione in lingua inglese (livello B2 del QCER);

- le domande disciplinari e le tracce relative alla lezione simulata sono predisposte da ciascuna commissione giudicatrice;

- all&rsquo;inizio di ciascuna sessione di prove orali, le commissioni determinano i quesiti da porre ai singoli candidati, nella misura del triplo dei candidati da esaminare (i quesiti sono proposti a ciascun candidato previa estrazione a sorte all&rsquo;inizio della prova);

- la traccia da sviluppare per svolgere la lezione simulata &egrave; estratta dal candidato 24 ore prima dell&rsquo;orario programmato per la propria prova (la durata della lezione simulata non pu&ograve; essere superiore a 15 minuti).

Come si vede, il meccanismo &egrave; alquanto complesso; che serva effettivamente a selezionare i migliori candidati &egrave; per&ograve; tutto da dimostrare.

Concorso docenti, come funziona la prova orale (ma funziona?)