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E l’albero era felice

Storie di fughe e d’accoglienza: due libri per la giornata delle migrazioni

Ripensiamo l'accoglienza

Il tempo a scuola

In attesa del Natale

Libri che stimolano discussioni

Come affrontare il tema dei diritti dell&rsquo;infanzia? &Egrave; riduttivo pensare di relegare un tema tanto importante alla sola Giornata mondiale del 20 novembre. Per prolungarne la riflessione sono molti i lavori svolti durante l&rsquo;anno che hanno un legame con questo tema.

Da sempre dedico buona parte del mese di novembre alle attività sui diritti dell’infanzia. Quest’anno ho pensato di introdurle trasversalmente nelle proposte di settembre e di ottobre, dove abbiamo affrontato tematiche legate ai viaggi, alla diversità e alla migrazione. Questa volta però il taglio è stato diverso. Per invogliare la discussione ed elaborare successivamente dei pensieri non sono partita, come faccio solitamente, da un albo illustrato ma ho sfruttato le letture fatte in precedenza.<img filer_id="238897" src="/media/filer_public_thumbnails/filer_public/ca/8e/ca8ebf21-d8ae-452c-bb25-fe76e95bf312/maltoni_diritti_3.jpg__300x375_q85_subsampling-2.jpg" title="" align="" thumb_option="" original_image="false" width="300" height="375"> Il primo libro letto è stato Il viaggio di Angela May George, illustrato da Owen Swan per Nomos Edizioni. Parla di una bambina, chiamata “immigrata”, che dopo un lungo e insidioso viaggio via mare per fuggire dalla patria in guerra ritrova in un nuovo paese un po’ di serenità. In questo caso la lettura è stata preceduta da un brainstorming, dove è stata utilizzata come parola-stimolo il titolo del libro, in cui sono emerse importanti riflessioni.Il libro successivo è stato Un uomo strano di Mats Leten edito da Il Castoro, il cui protagonista si trova catapultato e non accettato in un paese dove gli abitanti hanno un diverso colore della pelle e fanno cose strane. Una lettura che suscita sentimenti empatici molto forti e aiuta a riflettere sulla diversità. Anche in questo caso l’attività è stata accompagnata da una discussione e da un brainstorming sulla parola “diverso”.Il terzo libro proposto è stato Un nuovo orizzonte, di Rebecca Young illustrato da Matt Ottley per Terre di Mezzo. Qui il tema della narrazione, supportato da splendide illustrazioni, è la migrazione e la necessità di portare con sé in un viaggio senza una méta precisa qualcosa di importante e di caro. Ai bambini ho chiesto di immedesimarsi nel protagonista e di pensare a tre oggetti a cui non saprebbero rinunciare se dovessero mettersi in viaggio lasciando per sempre la loro terra di origine.

Come un pesce fuor d’acqua

Al termine delle attività dedicate a questi tre albi illustrati abbiamo ragionato su quali fossero i diritti negati ai protagonisti delle storie. La discussione è stata lunga, ricca di osservazioni interessanti e sono stati affrontati non solo il tema dei diritti dei bambini ma anche di quelli umani. Tutti hanno colto la profondità delle storie mostrando – cosa non facile alla loro età – una positiva empatia con i personaggi. Alcuni hanno raccontato il loro viaggio per arrivare in Italia e il senso di spaesamento che hanno provato, paragonandolo alla negazione del diritto all’identità. <img filer_id="238896" src="/media/filer_public_thumbnails/filer_public/8f/37/8f3747c3-6111-4a11-a4db-4be73cda8e7d/maltoni_diritti_4.jpg__300x212_q85_subsampling-2.jpg" title="" align="" thumb_option="" original_image="false" width="400" height="283"> Una bambina ha raccontato la sua difficoltà nel farsi capire dagli altri e il forte disagio dovuto al sentirsi isolata e non accettata per mancanza di comunicazione. Il lavoro ha avuto come seguito la ricerca di almeno due o tre diritti per loro basilari e la sorpresa positiva è stata quella di scoprire quanto siano consapevoli del diritto al riconoscimento della propria identità culturale e della lingua del luogo d’origine. Tra i diritti basilari, molti hanno indicato l’istruzione – ricordando Malala e le bambine afgane – ma anche la salute, quest’ultima forse particolarmente attuale e sentita per via della pandemia.

Come affrontare in classe i diritti dell’infanzia

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