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Quale percussione?

Inaugurato al condominio R-Nord il nuovo museo-laboratorio con 300 strumenti a percussione antichi e moderni. In programma visite e iniziative per le scuole.

di Arturo Ghinelli05 marzo 20123 minuti di lettura
Quale percussione? | Giunti Scuola

Un grande tamburo dei nativi del Nord America e uno xilofono di travi proveniente dall'Uganda, ma anche un gong giavanese e un Bin Zasara giapponese utilizzato per accompagnare canzoni popolari.

Sono 300 gli strumenti a percussione antichi e moderni, provenienti da tutto il mondo, esposti nel nuovo Museo laboratorio inaugurato sabato primo ottobre al condominio R-Nord di via Canaletto 21 per iniziativa del Comune di Modena.

Gli strumenti provengono da una collezione unica nel suo genere, composta di circa 3 mila pezzi , raccolta dal modenese Luciano Bosi, percussionista, etnomusicologo e didatta. "La mia idea è nata nel’79 - afferma - e nel 1986 ho ottenuto la prima convenzione con il Comune di Castelvetro. Poi l’ho fatta con Vignola e adesso con Modena".

Tamburi, gong, sonagli e xilofoni sono esposti secondo un percorso etno-geografico che coinvolge tutti i continenti e consente di scoprire riti e tradizioni di popoli e culture.

Il nuovo spazio al condominio R-Nord consentirà di realizzare ogni anno 90 tra laboratori e visite guidate per altrettante classi. "Numerose scolaresche hanno già programmato visite guidate", precisa l'assessore comunale all'Istruzione Adriana Querzè, "e sarà aperto a tutti per 30 giorni l'anno".

Organizzati in collaborazione con il Multicentro educativo Sergio Neri , i laboratori e le visite guidate coinvolgeranno bambini e ragazzi dalla scuola d'infanzia all'ultimo anno delle superiori . Gli strumenti suoneranno grazie alle mani di Lucio Bosi, che riuscirà anche a farli parlare raccontando la loro origine e l’uso che ne viene fatto, e i ragazzi resteranno incantati ad ascoltarlo perché Lucio parla di ciascun strumento come della propria innamorata.
"Inauguriamo uno spazio innovativo che rientra in un' attività di riqualificazione approvata dal ministero delle Infrastrutture e che ospiterà iniziative previste dai programmi del ministero dell'Istruzione", spiega Querzè. "Il Museo laboratorio, assieme alla sala polivalente, in corso di realizzazione, e alla futura ludoteca, rappresenta il tassello importante di un centro per l'infanzia e l'adolescenza previsto dal progetto iniziale di riqualificazione del condominio R-Nord".

Per laboratori, visite guidate e aperture al pubblico, il Comune spenderà 10 mila euro l'anno per 120 giorni complessivi di attività, quindi circa 80 euro al giorno. “I fondi del Comune - precisa Lucio Bosi - sono stati spesi per la riqualificazione dello spazio non per la mostra: rispetto al valore della mia collezione, stimato in migliaia di euro, credo che il Comune abbia fatto un ottimo investimento”.

Un museo che oltre al valore che ha in sé, valorizza un condominio dove abitano centinaia di bambini e famiglie provenienti da tutto il mondo, simile a quello descritto in “ H.H. ” e “ Babel Hotel ”. Un grande passo per un luogo che negli anni passati era soprannominato dalla stampa “Hotel Eroina”...

Per saperne di più:
Foto dell'inaugurazione su Modena Today

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