Contenuto riservato agli abbonati io+

Enti locali, Scuola e Integrazione: prospettive da un convegno

La scuola come laboratorio per l'intercultura. Problemi e prospettive dai lavori di un convegno nazionale.

di Giovanna Criscione03 aprile 20125 minuti di lettura
Enti locali, Scuola e Integrazione: prospettive da un convegno | Giunti Scuola

L’8 e il 9 marzo 2012 presso l’Istituto degli Innocenti di Firenze è stato organizzato dal MIUR (Dipartimento per l’istruzione, Direzione Generale per lo Studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione, Ufficio 6°), un seminario nazionale dal titolo “Enti Locali, Scuola e Integrazione” rivolto ai referenti per l’intercultura degli Uffici Scolastici Regionali e agli amministratori Locali di alcune città rappresentative della realtà nazionale.

Questo seminario, come ha sostenuto Antonio Cutolo, dirigente dell’Ufficio 6° della Direzione per lo Studente e organizzatore del seminario stesso, è l’ultimo appuntamento di una serie di iniziative nazionali svolte negli anni 2010 e 2011 sul tema dell’integrazione degli alunni con cittadinanza non italiana e rivolte a Dirigenti Scolastici e docenti referenti degli uffici periferici.

È stato sottolineato che, per i cittadini immigrati, la scuola è il veicolo dell’integrazione più prezioso, sia per i bambini che per le famiglie . La nostra scuola, in particolare, vive un clima non più dominato dall’emergenza dell’immigrazione o da fenomeni transitori, ma dalla necessità di dare risposte concrete a un nuovo contesto sociale, dove la scuola e le realtà locali costruiscano in modo vitale e consapevole, in un’ottica interistituzionale, il processo di integrazione .

È stato sottolineato che la scuola deve diventare un “laboratorio” dove si possano vincere diffidenze, estraneità, in modo da costruire identità nuove e complesse . La scuola peraltro può anche essere sede delle prime espressioni di estraneità, di “razzismo”: queste manifestazioni vanno lette come superabili e poi definitivamente archiviate mediante l’educazione a stare con gli altri, gestendo eventuali conflittualità e insegnando concretamente ad essere “italiano” .

Al seminario hanno partecipato il Ministro della Cooperazione Internazionale e dell’Integrazione Andrea Riccardi , i sottosegretari di Stato del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali Maria Cecilia Guerra e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca nella persona di Marco Rossi Doria . Presenti anche direttori generali degli Uffici Scolatici Regionali di Marche, Liguria, Basilicata e Calabria.

Il saluto è stato portato da Angela Palamone, Direttore Generale dell’USR Toscana . Sono seguite significative relazioni. Per esempio il sociologo Aldo Bonomi , Direttore dell’Istituto di Ricerca Aaster di Milano, ha parlato sul tema “Territori e migrazioni. I sincretismi delle differenze”. Vinicio Ongini , coordinatore scientifico del Seminario del MIUR - Direzione Generale per lo studente) ha proposto un intervento dal titolo
“Quattro Italie a confronto. Il paesaggio multiculturale della scuola italiana”.

Il Ministro Riccardi ha ricordato che presto entrerà in vigore l’ Accordo per l’integrazione previsto dal Testo Unico sull’immigrazione [LINK], dove l’adempimento dell’obbligo scolastico sarà un requisito per ricevere la cittadinanza italiana e per il permesso di soggiorno, ed è stato approvato dal Governo il Piano per i rom, sinti e camminanti .

Nell’ambito del Seminario è stato consegnato ai partecipanti il Rapporto Nazionale a.s. 2010-11 sugli alunni con cittadinanza italiana. Verso l’adolescenza , dossier del MIUR di notevole importanza per un monitoraggio sulla presenza effettiva di alunni di prima e seconda generazione nelle scuole italiane di ogni ordine.

Nella giornata conclusiva si è tenuta una tavola rotonda coordinata da Maria Omodeo del COSPE (Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti, Firenze) con rappresentanti degli Enti Locali di Campo Bisenzio (FI), l’assessore alla comunità cinese Giada Lin, il Sindaco del comune di Galzignano Terme (PD) presidente della commissione scuola e formazione ANCI, il rappresentante della Comunità Senegalese di Firenze Pape Diaw, il console onorario del Senegal a Firenze Eraldo Stefani e del Delegato del Sindaco per l’integrazione delle comunità straniere presenti a Roma, Madisson Godoy Sanchez.

Numerosi sono stati gli interventi degli amministratori locali nelle quattro sessioni di lavoro pomeridiane, le quali hanno approfondito le tematiche relative all’integrazione degli alunni stranieri nelle grandi città (prima sessione), nelle piccole e medie città (seconda sessione), nei piccoli centri (terza sessione), nei comuni montani (quarta sessione). Tali gruppi di lavoro erano introdotti dalla presentazione dei direttori generali delle Regioni Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Lombardia, Campania, Basilicata e Sicilia.

L’appuntamento futuro è per un altro seminario nazionale , organizzato dalla stessa Direzione generale, che si terrà a breve nella Regione Marche e che approfondirà la tematica del rapporto con le famiglie degli alunni di cittadinanza non italiana .

Dove trovi questo contenuto