Uno per tutti, tutti per uno: per non lasciare indietro nessuno

Costruire legami di amicizia fra i bambini della classe: il racconto di un’esperienza per insegnare a stare bene insieme

di Anna Maria Latrofa12 novembre 20184 minuti di lettura
Uno per tutti, tutti per uno: per non lasciare indietro nessuno | Giunti Scuola
Noi siamo un pezzo di catena appiccicate l’uno all’altro e insieme formiamo una catena di tanti amici (Kalid). L’attenzione alle relazioni in classe è un nostro pensiero costante fin dal primo giorno di scuola della classe prima. Come passare da una situazione “ognuno per sé” alla costruzione di un gruppo che coopera, si ascolta, sta bene insieme? Servono tempo, pazienza e intenzionalità per tessere fili e legami fra i bambini. Quest’anno noi delle classi quarte abbiamo pensato di riattivare l’attenzione sul tema grazie a due poesie e a un’attività concreta .

Abbiamo letto insieme la filastrocca dell’amicizia di Gianni Rodari che smonta i vecchi proverbi e che ha suggerito ai bambini la metafora della catena.

Dice un proverbio dei tempi andati:
“Meglio soli che male accompagnati”.
Io ne so uno più bello assai:
“In compagnia lontano vai”.

Dice un proverbio, chissà perché,
“Chi fa da sè fa per tre”.
Da questo orecchio io non ci sento:
“Chi ha cento amici fa per cento”.

Dice un proverbio con la muffa:
“Chi sta da solo non fa baruffa”.
Questa io dico, è una bugia:
“Se siamo in tanti, si fa allegria”.

Per continuare a sorreggere il nostro impegno per l’unità, la cooperazione, la condivisione abbiamo poi proposto poi  la bellissima poesia di Bruno Tognolini da imparare a memoria e custodire come motto e orizzonte delle classi.

”Il giuramento dell’amicizia”

Tutti per uno, uno per tutti

è questo il patto che noi giuriamo

nei giorni belli, negli anni brutti

tutte le foglie da un unico ramo

e tutti i fiumi in un solo mare

tutte le forze in un solo braccio

e questo braccio ce la può fare

voi ce la fate se io ce la faccio

perché non resti più indietro nessuno:

uno per tutti, tutti per uno.

I testi hanno aiutato i bambini a riflettere sul valore dell’unione, della collaborazione e della solidarietà .

Per me il giuramento dell’amicizia significa…

Essere un gruppo di amici unito e forte che non si arrende mai. Jovana

Essere amici che si danno la mano, e non lasciare indietro nessuno. Ting Ting

Giocare con gli amici e aiutarci sempre, quando uno è in difficoltà. Lucas

Per me significa che ci sarà un amico che mi aiuta. Ricky

Ascoltare gli amici e giocare con tutti. Serena F. Elisa

Avere amici che mi aiutano. Zhang

Per me essere amica significa avere un tesoro, il più grande che ci sia. Io prometto di giocare con tutti e non lasciare in disparte nessuno. Chiara

Stare tutti insieme, aiutarci a vicenda e non lasciare escluso nessuno. Redis

Voglio avere tanti amici, stare insieme, così la pace non finisce mai. Andrea

Quattro orecchie per ascoltare: il totem dell’amicizia

In un secondo momento, abbiamo proposto ai bambini di realizzare un totem da tenere in aula come simbolo dell’amicizia ed è stato un momento entusiasmante e partecipato.

Il totem è stato realizzato con tante scatole di forme diverse . Ogni bambino ha portato a scuola la propria scatola per rappresentare se stesso. Le scatole sono state prima colorate con la tempera e poi incollate una sopra l’altra cercando di dare loro una forma.

In aula era presente materiale di vario genere capace di stimolare la creatività di tutti . Così, mentre le maestre si preoccupavano dell’assemblaggio delle singole scatole, i bambini realizzavano le decorazioni e scrivevano le parole per raccontare l’amicizia.

Man mano che l’opera emergeva dalla massa informe di scatole, i bambini e le maestre trovavano idee per caratterizzare e personalizzare il totem . È stato un momento di grande socialità e creatività che ha prodotto tre totem unici e irripetibili.

Tutti i bambini hanno mostrato grande soddisfazione nel vedere il risultato finale dell’opera frutto di un vero lavoro di squadra, come racconta Melany:

Il totem dell’amicizia è una costruzione fatta da noi: la classe IV A. Questa scultura è formata da molte scatole dipinte e decorate da noi. Assomiglia ad un gruppo di amici diversi. Ha quattro orecchie perché per essere un vero amico bisogna ascoltare le sue difficoltà e preoccuparsi degli altri.

Il totem ha molti occhi per stare attento agli altri, ai loro bisogni, per capire e guardare i loro sentimenti attraverso gli occhi. Sulle scatole ci sono molti simboli e parole dell’amicizia, due bamboline amiche, cuoricini, fiori, cornici ad origami e parole gentili. Sul totem c’è anche un cofanetto e lì dentro ci sono i doni più cari che ognuno di noi ha ricevuto da un suo amico.

Quando guardo il totem sento la pace nel cuore e mi sento orgogliosa di me e del capolavoro che siamo riusciti a realizzare tutti insieme come un vero gruppo ed una vera classe di amici.

Melany Alvarado

I tre totem realizzati dalle classi quarte della Scuola Primaria “Console Marcello” di Milano

 
 
 
 
 

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