Viaggi reali o immaginari: un’esperienza di scrittura autobiografica alla primaria

Il racconto dell’esperienza nata nell’ambito del progetto “Nati per scrivere”, promosso dalla Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari

di Anna Maria Latrofa12 ottobre 20193 minuti di lettura
Viaggi reali o immaginari: un’esperienza di scrittura autobiografica alla primaria | Giunti Scuola
Nel fascicolo Racconti autobiografici per un anno sono stati trascritti i testi autobiografici più rappresentativi e significativi degli alunni e delle alunne delle classi quarte, della scuola primaria “Console Marcello” che hanno aderito al progetto “Nati per scrivere”. Il progetto, promosso dalla Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari in moltissime scuole italiane, chiedeva per l’anno scolastico 2018/2019 di cimentarsi con la tematica “Il paesaggio fuori e dentro di me”.

 

Quattro itinerari

 

Abbiamo declinato questa tematica seguendo quattro itinerari: la porta, il mercato e/o il giardino della scuola, il viaggio, il paesaggio fluviale. Si è trattato di un autentico lavoro di sperimentazione perché tutto ciò che si è proposto ha avuto carattere di novità e di messa in prova per la prima volta di metodi e procedure capaci di stimolare scritti autobiografici che fossero espressione autentica dei vissuti dei bambini.

Il progetto ha coinvolto quattro classi quarte e ha visto la partecipazione di 90 alunni e 4 insegnanti d’Italiano. Di ogni itinerario è stato esplorato:

- l’aspetto esteriore attraverso raccolta di descrizioni, realizzazione di elaborati artistici, uscite sul territorio circostante la scuola;

- l’aspetto interiore con esercizi di visualizzazione guidata che aiutavano i bambini a ricercare dentro di sé i ricordi e i vissuti legati al luogo.

Il paesaggio esteriore ed interiore dei bambini è stato arricchito da narrazioni di storie, visione di libri, osservazioni sensoriali guidate, brevi descrizioni ampliamento del vocabolario, realizzazione di manufatti e/o disegni. Dopo ogni esplorazione c’è sempre stata la scrittura di un testo individuale.

 

Osservare, scrivere, condividere

 

I testi sono stati corretti dalle insegnanti rispettando il pensiero degli alunni e facendo attenzione a non apportare modifiche che alterassero l’espressione individuale del bambino. Solo lo scritto sul fiume Ticino è stato prodotto partendo dall’esperienza diretta durante la gita di fine anno; in questo caso i bambini sono stati invitati al silenzio e hanno scritto in libertà le sensazioni provate a contatto con il paesaggio fluviale, poi, nei giorni seguenti, il testo è stato rivisto e completato in aula, dopo un lavoro di arricchimento lessicale.

Come previsto dal progetto, la lettura dei testi autobiografici è stata condivisa liberamente con tutti i compagni della classe generando stupore, interesse e maggiore conoscenza reciproca tra compagni.

La scrittura di questi testi autobiografici ha promosso e valorizzato la multiculturalità delle nostre classi: scrivendo e leggendo di sé, tutti i bambini hanno potuto far conoscere ai compagni e alle maestre le loro radici culturali senza timore e, tutti gli alunni e le insegnanti hanno conosciuto i paesaggi geografici e culturali custoditi nella mente di ogni bambino.

Importante è stata anche la lettura ad alta voce del proprio testo svoltasi alla fine dell’anno scolastico con tutti i genitori della classe. Con questo ultimo atto del progetto si è prodotto nella scuola uno scambio importante di saperi tra il dentro e il fuori, e ciò ha fatto sì che la scuola si presentasse come luogo generatore di idee e di cultura condivisa.

 

Per saperne di più

Il progetto “Nati per scrivere” è raccontato nel libro omonimo, curato da Ludovica Danieli e Giorgio Macario, pubblicato nella collana Quaderni di Anghiari diretta da Duccio Demetrio e Stefano Raimondi, da Mimesis. Il testo è una vera e propria miniera di proposte, bussole, riferimenti; raccoglie riflessioni e proposte di coloro che hanno accompagnato il cammino di scrittura autobiografica dei bambini e che possono essere replicate, trasferite e re-inventate in altri contesti e laboratori.

Leggi anche il post Il paesaggio fuori e dentro di sé: percorsi di scrittura autobiografica nella scuola primaria di Graziella Favaro.

 
 
 
 
 
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