Idee per una recita di Natale interculturale

Genitori e bambini insieme sul palco per scoprire le festività invernali del mondo

di Laura Sidoti03 dicembre 20193 minuti di lettura
Idee per una recita di Natale interculturale | Giunti Scuola
 
 

Recita sì o recita no? Chissà quante volte vi sarà capitato, all’approssimarsi delle feste di Natale, di andare nel panico al pensiero delle recite. Di solito ci sono due scuole di pensiero: c’è chi obietta che la scuola italiana è laica e le recite si dovrebbero fare per altri motivi e chi prende spunto da questa festa per riflettere su temi come la pace, l’ospitalità, l’uguaglianza.
Nella mia classe ci sono bambini le cui storie familiari sono collegabili a 12 paesi diversi e ad almeno 10 regioni italiane. La maggior parte di loro è nata in Italia ed è cristiana (non tutti però sono cattolici), qualcuno è musulmano, altri non seguono l’ora di religione perché i genitori non professano alcuna religione. Questo non mi ha mai impedito di rispondere alle curiosità dei bambini sul crocefisso presente in una nostra vecchia aula o di ignorare la radice religiosa delle feste di Natale. Vivendo in Italia, l’atmosfera di Natale si percepisce ovunque e tutti i miei alunni sanno che il 25 dicembre si festeggia la nascita di Gesù e non l’arrivo di Babbo Natale. Tuttavia nell’organizzazione della recita di Natale ho sempre cercato di tener conto della varietà di provenienze e religioni dei miei alunni, senza imporre esperienze di fede che invece dovrebbero rimanere personali.

 

I genitori sul palco con i bambini

La recita è un evento unico nell’anno scolastico, perché tutte le famiglie vi partecipano. In nessun’altra occasione capita di avere una simile concentrazione di papà, mamme, fratelli, nonni, zii. E così quest’anno ho pensato che, se Natale vuol dire stare assieme e celebrare il valore della convivenza, allora la recita poteva diventare l’occasione perfetta per favorire la conoscenza e la prossimità fra le famiglie. All’uscita di scuola ogni mamma, papà o nonno ha un proprio posticino fisso in cui attende il bambino: raramente hanno modo di scambiare fra di loro più di due parole. La recita di quest’anno ci permetterà di scoprire un po’ chi sono gli altri genitori, rompendo il muro della diffidenza e diminuendo le distanze.

L’annuncio è stato questo:

Cari genitori, quest’anno durante la festa di Natale a scuola vorremmo scoprire anche quali sono le festività invernali e le tradizioni più importanti nella vostra cultura/paese di origine, ma anche di alcune regioni italiane. Preparatevi a rispondere in modo breve a queste domande:

  1. QUAL È LA FESTA IN INVERNO PIÙ IMPORTANTE NEL VOSTRO PAESE DI ORIGINE?
    (se non ci sono feste invernali speciali, spiegate perché e quali altre feste celebrate!)
  2. COME SI FESTEGGIA?
  3. È UNA FESTA SPECIALE ANCHE PER I BAMBINI? PERCHÉ?

Il giorno della recita salirete sul palco e sarete intervistati dai bambini della 2a C! Grazie per la collaborazione!”

Ci sarà la possibilità di integrare le risposte dei genitori con immagini delle feste che saranno proiettate nello schermo sopra il palco. I genitori che non parlano bene l’italiano potranno essere affiancati da fratelli maggiori dei miei alunni, mentre chi non se la sente non è obbligato a partecipare. Gli intervistatori saranno i bambini stessi, che poi diventeranno presentatori e giudici di un quiz a premi che vedrà come protagonisti nuovamente i genitori, in gara con i bambini (da me preventivamente preparati!) per dimostrare le proprie conoscenze sul Natale e sulle feste di tutti. I genitori avranno l’occasione di posare lo sguardo sull’altro, cogliendo come non sia poi così diverso da noi. E naturalmente i genitori stranieri volontari dello sportello saranno impegnati anche loro a preparare la recita.

 
 
 
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