La forza della memoria. Le storie dei Giusti per insegnare il coraggio

Come parlare della Shoah e del male del mondo ai bambini senza spaventarli o banalizzare? Possiamo farlo ricordando i Giusti, coloro che hanno rischiato la loro vita per proteggere e salvare i bambini, le donne e gli uomini perseguitati

di Graziella Favaro24 gennaio 20245 minuti di lettura
La forza della memoria. Le storie dei Giusti per insegnare il coraggio | Giunti Scuola
Se comprendere è impossibile, conoscere (e ricordare) è necessario
(Primo Levi)

Ricordare il passato e non dimenticare gli eventi terribili che hanno segnato la storia dell’umanità è il modo che abbiamo per vivere il presente con maggiore consapevolezza e per costruire un futuro nel quale si possa cercare di prevenire il male. Ricordare è un’operazione attiva, consapevole e intenzionale che serve a conoscere, vigilare, proteggere. Il giorno 27 gennaio è la giornata internazionale della memoria e cade nella data in cui vennero abbattuti i cancelli e fu liberato il campo di concentramento di Auschwitz. Il giorno nel quale la ferocia indicibile dell’umanità venne disvelata e consegnata per sempre alla storia. In Italia in quel giorno si ricordano le vittime della Shoah e delle leggi razziali, ma si ricordano anche: la persecuzione italiana dei cittadini ebrei; gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte; coloro che hanno salvato delle vite a rischio della propria. Le scuole sono invitate a narrare i fatti, a proporre una riflessione, a mantenere viva la memoria di un periodo oscuro e feroce della storia dell’umanità affinchè tali atrocità non possano più accadere. Come parlare di Shoah ai bambini della scuola primaria? Come evitare i rischi di banalizzare i fatti e di ritualizzare una data, slegandola dal presente e dalle implicazioni attuali e quotidiane? La proposta deve essere adeguata al livello cognitivo ed emotivo dei bambini ed essere strettamente connessa all’educazione al rispetto, al riconoscimento del valore di ciascuno, ai diritti di tutti gli uomini e alla legalità, che deve essere continua, ordinaria, paziente. Parlare ai bambini del male del mondo e della ferocia degli uomini su altri uomini vuol dire scegliere un punto di vista, una storia, una testimonianza che possano essere compresi e fatti propri. Le storie dei Giusti, di coloro che hanno rischiato per salvare altre vite, ci sembra un modo efficace per ricordare e celebrare la memoria.

Storie e immagini per ricordare

Fra le storie e le immagini possibili, vi proponiamo: due libri illustrati che possono coinvolgere i bambini delle classi iniziali della scuola primaria (La portinaia Apollonia e Il gelataio Tirelli); un graphic novel per i ragazzi più grandi ( La guerra di Catherine); una galleria di immagini e un film adatto ai ragazzi della scuola secondaria.

La portinaia Apollonia
Il libro di Lia Levi e Emanuela Orciari, edito da Orecchio acerbo, racconta la vita di Daniel un bambino ebreo che vive in una città occupata dai nazisti. Un libro da leggere e da guardare insieme ai bambini per raccontare gli orrori della guerra e delle persecuzioni, ma per ricordare anche le tante storie di solidarietà, altruismo e coraggio. Il libro ha vinto il premio Andersen come miglior albo 0-6 anni e come miglior libro dell’anno.
Dal testo è stato tratto anche uno spettacolo teatrale.
 

Il gelataio Tirelli
Il libro di Tamar Meir, illustrato da Yael Albert, edito da Gallucci, racconta una storia vera: quella del gelataio Francesco Tirelli. C’era una volta un bambino che amava così tanto il gelato da trasformarlo in strumento di salvezza per i suoi amici. Da grande, emigrato a Budapest, apre una gelateria e è proprio qui, nel retrobottega, che Francesco Tirelli nasconde alcune famiglie di ebrei salvandole dalla deportazione. Tra questi c’è anche il piccolo Peter con il quale il gelataio instaura un legame di amicizia. È lo stesso Peter a narrare all’autrice la sua storia e il coraggio di un giusto.

 

La guerra di Catherine
Un graphic novel, tratto dal romanzo di di Julie Billet e illustrato da Claire Fauvel (traduzione di Elena Orlandi) pubblicato ora anche in Italia da Mondadori. Rachel è una ragazzina ebrea che frequenta la scuola e guarda il mondo attraverso la sua macchina fotografica. Un giorno la guerra e le persecuzioni la costringono a cambiare identità e a fuggire in luoghi sempre diversi. Ma lei non si separa mai dalla sua macchina fotografica Rolleiflex. La guerra di Catherine dimostra come anche nei giorni più bui una passione possa illuminare la vita e aiutare a vivere.

 

Gli invisibili. Film di Claus Rafle
Il film si basa su una storia vera di forza e coraggio. Racconta le vicende di due ragazze e due ragazzi che riuscirono incredibilmente a sopravvivere a Berlino come “invisibili”. Dal 1941 alla fine della seconda guerra mondiale 7000 europei di fede ebraica tentarono di sfuggire alla deportazione nascondendosi o cambiando identità. Di questi, solo 1500 riuscirono a salvarsi.

Per schede e percorsi didattici legati al film vai su: www.ilgiornodellamemoria.it

 

Disegna ciò che vedi: i disegni di Helga Weissova
“Disegna ciò che vedi”: furono queste le parole che il padre disse a Helga quando la bambina venne internata nel campo di Terezin. Helga nasce a Praga nel 1929 nello stesso anno di Anna Frank e a 12 anni viene rinchiusa a Terezin. I suoi disegni raccontano la prigionia, la deportazione, la vita quotidiana viste attraverso gli occhi di una bambina dallo straordinario talento espressivo.

Galleria disegni


 

 
 
 

Potrebbero interessarti